SCOLA: «DIVENIRE UOMINI E DONNE COSTRUTTORI DI PACE E CAPACI DI PERDONO»

L’arcivescovo ha presieduto in Duomo la celebrazione del 1° gennaio, presenti i Ministri e i Rappresentanti del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano.


Duomo di Milano

Nel vero Capodanno che è la nascita di Cristo, inizio del tempo e della storia, e in quello che dà avvio a un 2017 già macchiato di sangue, l’appello che si alza anche dal Duomo di Milano, come da piazza San Pietro, è a essere costruttori di pace. A chiederlo con forza – si legge sul sito web della nostra diocesi, www.chiesadimilano.it - di fronte ai moltissimi che sono riuniti in Cattedrale, è il cardinale Scola che presiede la Messa dell’Ottava del Natale del Signore, concelebrata da oltre 20 sacerdoti. Con l’Arcivescovo siedono, in altare maggiore, i Ministri del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano (CCCM). «La vera benedizione è la compagnia del Dio Bambino che ci custodisce lungo il cammino della nostra esistenza. Contemplando un simile avvenimento si capisce che il vero capodanno è la nascita nella carne del Figlio di Dio. Non a caso, ancora oggi, a partire da questo evento in gran parte del mondo, si contano ancora gli anni», osserva subito il Cardinale.

Se, infatti, il nome di Gesù è l’unico nome che la nostra speranza può invocare, proprio «i momenti drammatici che stiamo vivendo ci devono spingere a questa continua invocazione di speranza». Speranza che è salvezza, come dice il nome - che nel linguaggio semitico indica la verità e la totalità della persona - messo al Bambino Gesù, “Dio salva”.

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Cernusco sul Naviglio, 2 gennaio 2017