SCOLA: «AGIRE NELLA SOCIETÀ PLURALE CON AMORE CHE NON ESCLUDE E AMICIZIA CIVICA»
Il cardinale Scola ha presieduto, in Duomo, il Pontificale nella Solennità dell’Epifania. Dall’Arcivescovo un forte richiamo ad affrontare il presente con quell’apertura universale che ci indica la manifestazione al mondo di Cristo.
«Nel tempo che è un cambiamento di epoca, fatto della migrazione di
centinaia di milioni di disperati e dell’intreccio di culture e di fedi, “l’apertura
universale dell’Epifania, manifestazione al mondo di Cristo come Messia” si fa “invito
rivolto a tutti ad affrontare questo processo di portata storica senza cedere
alla comprensibile paura e senza essere succubi di insidiose tentazioni
intellettualistiche”.»
«Ben altro è quello che ci è chiesto: “agire in unità con tutta la famiglia umana e le sue diverse articolazioni, a partire dalla famiglia, operando secondo l’ideale dell’amore e di un’autentica amicizia civica”. Anche perché “questo dobbiamo alle vittime degli episodi terroristici, ai non pochi martiri e alla grande massa degli esclusi, scartati da un sistema sociale dominante, non di rado, iniquo”. Le parole del cardinale Scola, scandite in Duomo nel Pontificale nella Solennità, appunto, dell’Epifania, segnano la coscienza e costringono a riflettere, definendo il senso di una convivenza civile che ha più che mai bisogno di tutti attraverso il «coinvolgimento personale e comunitario». (Da: www.chiesadimilano.it)
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Cernusco sul Naviglio, 9 gennaio 2017