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PIANO DEL DIRITTO ALLO STUDIO, CONFERMATA L’ATTENZIONE AL MONDO DELLA SCUOLA

Il consiglio comunale, nella seduta dello scorso 26 ottobre, ha approvato il Piano per il diritto allo studio. “Io credo che la cura, l’attenzione e l’investimento sulla scuola – ha evidenziato l’assessore Zecchini - da parte della nostra amministrazione comunale sia un atto di grande coraggio.” “Abbiamo una popolazione scolastica in costante crescita. Siamo a circa 3400 studenti nelle scuole statali.”


Scuola di via Manzoni

Il Piano del diritto allo studio 2016/2017 conferma tutti i servizi contenuti in quello precedente e ha come elementi qualificanti, a parere dell’assessore all’educazione Rita Zecchini, lo sviluppo e il rinnovamento tecnologico; il potenziamento dell’offerta educativa; l’incremento dei servizi educativi; il consolidamento del patto territoriale, già tradotto in documenti sottoscritti tra i diversi soggetti interessati (per esempio, il patto sulla disabilità); la condivisione e progettazione comune di aree tematiche strategiche (educazione alla cittadinanza, all’interculturalità, all’affettività, allo sviluppo tecnologico …), l’attenzione sempre crescente all’area dell’inclusione (alunni con disabilità) e del benessere.

In precedenza, il Sindaco, Eugenio Comincini, aveva evidenziato che la sua amministrazione comunale negli ultimi cinque anni ha speso circa 4,5 milioni di euro per manutenzioni straordinarie sugli edifici scolastici, oltre a circa 900mila euro per manutenzioni ordinarie, a cui si devono aggiungere altri 260mila euro per i prossimi interventi sul plesso di piazza Unità d’Italia e quelli investiti per il nuovo polo scolastico del quartiere est.

“Io credo che la cura, l’attenzione e l’investimento in modo così sostanzioso sulla scuola – ha evidenziato l’assessore Zecchini, con riferimento alle cifre esposte dal Sindaco - da parte della nostra amministrazione comunale sia un atto di grande coraggio.” Poi ha aggiunto: “Abbiamo una popolazione scolastica in costante crescita. Attualmente siamo a circa 3400 studenti nelle scuole statali. La scelta di un nuovo polo scolastico è stata quanto mai lungimirante, se si considera che negli ultimi 5 anni si è registrato un incremento di circa 500 alunni.”

Il Piano per il diritto allo studio è stato elaborato in modo partecipato e condiviso - ha quindi spiegato l’assessore Zecchini – con numerosi incontri, con le diverse componenti scolastiche. Ha anche precisato che il Protocollo d’intesa fra Comune e scuole cittadine – che nelle scorse settimane aveva suscitato qualche polemica – è già stato approvato da entrambi gli istituti comprensivi cittadini e che quindi sarà portato in consiglio comunale nella prossima seduta.

Accennando ad alcuni progetti qualificanti contenuti nel Piano, l’assessore ha aggiunto che nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza, il progetto del consiglio comunale dei ragazzi vedrà anche la partecipazione di alcune classi delle medie di Piazza Unità d’Italia: entro dicembre si dovrebbero svolgere le relative elezioni. Per l’educazione all’affettività, l’impegno è a sviluppare un percorso educativo per prevenire eventuali degenerazioni (bullismo …). Per lo sport, è prevista la partecipazione a “Lombardia in gioco”, progetto promosso dalla Regione. È in programma anche l’avvio di un progetto di rete volto a coinvolgere genitori e insegnanti nell’approfondimento di temi di particolare interesse e rilevanza, come per esempio l’uso dei social da parte dei pre-adolescenti per prevenire pericoli e insidie del web.

Nel corso del corrente anno scolastico, sarà avviato in forma sperimentale anche il servizio di post-scuola per la scuola secondaria di primo grado, perché richiesto dai genitori, che non si sentono del tutto adeguati nel seguire i figli nel fare i compiti. Da segnalare, inoltre, che il servizio piedi bus registra un incremento costante, lo stanno utilizzando 335 alunni. Preoccupano, invece, le 100 nuove richieste di esenzione, parziale o totale, dal pagamento del servizio mensa, con relativi costi, circa seimila euro, a carico del Comune.

Nell’anno scolastico 2017/18 sarà aperto il nuovo polo scolastico del quartiere est, con 15 classi di scuola primaria e 9 della scuola dell’infanzia. Per quest’ultime, considerate le richieste attuali, ci potrebbe essere la possibilità anche di aprire alcune sezioni di asilo nido. L’avvio di questa nuova scuola dovrebbe portare ad un alleggerimento delle classi nei plessi di via Manzoni e via Mosè Bianchi.

Nel dibattito seguito all’illustrazione del Piano, da parte della maggioranza c’è stata la piena condivisione del suo contenuto, mentre alcuni rilievi critici sono arrivati dalle minoranze. Il consigliere Fabrizio De Luigi (Forza Italia) ha notato “un certo statalismo” nel documento presentato, che si accompagna alla “poca attenzione per le scuole paritarie”. Si è detto anche “amareggiato” per quanto scritto a proposito del nuovo polo scolastico, che dovrebbe portare ad una diminuzione di domande verso le scuole paritarie. Il consigliere ha osservato che i genitori che scelgono la scuola paritaria lo fanno per la “proposta formativa che essa offre” e non per altri motivi.

L’assessore Zecchini ha replicato che l’amministrazione comunale nel redigere il Piano deve innanzitutto tenere presenti le esigenze degli alunni delle scuole statali, ma ha anche evidenziato che in tema di disabilità il Comune ha soddisfatto tutte le richieste pervenute dalle scuole paritarie.

A parere di Cristian Mandelli (Lista Cristian Mandelli per Cernusco) la costruzione del nuovo polo scolastico doveva essere affiancata dalla riqualificazione del vicino centro sportivo di via Boccaccio a vantaggio non solo degli alunni del nuovo polo scolastico ma di tutti i Cernuschesi.

Per Mauro Aimi (Movimento 5 stelle) un grosso difetto del Piano rimane il finanziamento troppo elevato alla scuola paritaria Sorre.

L’aumento dei genitori che hanno chiesto l’esenzione dal pagamento del servizio mensa - per Claudio Gargantini (Persona e Città) - evidenzia “un problema sociale importante a Cernusco: c’è almeno un incremento del 5% di famiglie sotto la soglia di povertà”. Ha inoltre osservato, a proposito del servizio post-scuola, che “un bambino non può essere posteggiato all’infinito a scuola”, tenuto conto che se usufruisce anche del servizio pre-scuola entra alle 7,30 ed esce alle 18,30. Ha chiesto, inoltre, di coinvolgere anche gli studenti delle scuole paritarie nel progetto del “consiglio comunale dei ragazzi” e sul tema della digitalizzazione nelle scuole ha rilevato che, a fronte di importanti investimenti in questo settore, né nelle scuole né in Comune, ci sono le competenze adeguate per gestirlo: “dalle scuole arrivano avvisi su foglietti di carta stracciati”. Infine, per Gargantini “lo sport è assente nella scuola primaria. Non c’è un professore di educazione fisica che insegni agli alunni i riflessi positivi dell’attività sportiva sulla salute”.

Per l’assessore Zecchini la digitalizzazione richiede un percorso graduale accompagnato dalla necessaria formazione degli insegnanti, che devono acquisire le indispensabili competente: “sarà un processo lungo, passo dopo passo.” Ha anche segnalato che le scuole stanno pensando a dare uno specifico incarico a esperti in assistenza informatica.

Cernusco sul Naviglio, 31 ottobre 2016