“GRAN CASINÒ”, UNO SPETTACOLO PER DIRE NO AL GIOCO D’AZZARDO

“Gran Casinò. Storie di chi gioca sulla pelle degli altri” è una produzione “Itineraria Teatro” e sarà in scena venerdì 4 novembre alla Casa delle Arti di via De Gasperi, alle ore 21.


Casa delle Arti di via De Gasperi

«”L’azzardo non è un gioco”, urla da più parti la società civile. "L'azzardo è un cancro sociale" tuona Papa Bergoglio, che lo definisce un flagello al pari del narcotraffico. Tanto nelle grandi città quanto nelle province, assistiamo ad una proliferazione dell’offerta del gioco d'azzardo legale, sostenuta da una promozione pubblicitaria sempre più massiccia e aggressiva.». Così la compagnia “Itineraria Teatro” presenta il suo spettacolo.

L’allestimento «si offre come strumento di comunicazione emotiva e al contempo razionale per stimolare l’indignazione e creare consapevolezza. Così – prosegue la presentazione - si scopre come in un Italia che da decenni è in forte declino economico e sociale, il gioco d azzardo ha fatto registrare un exploit travolgente: il fatturato dell’azzardo legale è passato dai 26 miliardi di euro del 2005, ai 98 miliardi di euro del 2015.»

«Gli italiani sono meno dell’1% della popolazione del pianeta – aggiunge “Itineraria Teatro” - ma nei giochi on line rappresentano il 23% del mercato mondiale. Ogni cittadino italiano, minorenni compresi, si è giocato in media l’anno scorso più di 1.500 euro. Molti hanno intravisto nel gioco d’azzardo la soluzione ai propri problemi economici e si sono gettati a capofitto nel mare delle scommesse; lo Stato, dal canto suo, ha pensato bene di risolvere i propri deficit di bilancio andando a pescare nel torbido dell’azzardo per aumentare le entrate fiscali.»

Con “Gran Casinò”, la compagnia teatrale vuol manifestare il suo «no al gioco d’azzardo, anche a quello legale, e contribuire a creare consapevolezza su un perverso business gestito dalle lobby del gioco e dalla malavita. Perché questo cancro sociale cessi di propagarsi nelle menti e nell’animo di milioni di cittadini.»

Cernusco sul Naviglio, 31 ottobre 2016