LA CONSEGNA DI PAPA FRANCESCO PER LA NOSTRA COMUNITÀ: “AVANTI CON LA MISERICORDIA!”

È la consegna fatta a don Enrico Carulli, al termine dell’udienza del 22 ottobre scorso, per i partecipanti al pellegrinaggio giubilare e per la nostra comunità pastorale. «Abbiamo attraversato sette porte sante, oltre a quella della Basilica di San Pietro. Di ciascuna porta portiamo un ricordo, un insegnamento, una celebrazione eucaristica che ci ha confortato. Vivere questi momenti ci ha fatto comprende la bellezza di essere cristiani in quanto capaci di attraversare e di andare verso il “mistero”.»

Si è concluso il pellegrinaggio giubilare del folto gruppo di fedeli della nostra Comunità pastorale, che abbiamo seguito giorno per giorno con la fotocronaca pubblicata sul nostro sito. Lasciamo ora che siano due partecipanti a raccontare quanto hanno vissuto in questi giorni, anticipando parte dell’articolo che sarà pubblicato su Voce Amica di novembre 2016.

«Il pellegrinaggio giubilare a Roma per l’Anno Santo della Misericordia, svoltosi dal 21 al 25 ottobre, ha visto unita tutta la Comunità pastorale Famiglia di Nazaret. La guida di don Enrico Carulli ha fatto vivere, a tutti coloro che lo hanno desiderato, 140 persone, questo evento come “segno che anche la Misericordia, per ciascuno di noi, è una meta che si raggiunge con impegno sacrificio e pazienza!”

Abbiamo attraversato sette porte sante, oltre a quella della Basilica di San Pietro che ci ha accolti, il primo giorno, con la sua imponenza e la sua bellezza, dopo il cammino processionale percorrendo Via della Conciliazione. Di ciascuna porta portiamo un ricordo, un insegnamento, una celebrazione eucaristica che ci ha confortato. Vivere questi momenti ci ha fatto comprende la bellezza di essere cristiani in quanto capaci di attraversare e di andare verso il “mistero”.

Alcuni momenti ci hanno profondamente segnati: come l’udienza giubilare di Papa Francesco, sabato 22 ottobre, in piazza San Pietro con oltre centomila persone presenti, delle quali facevano parte anche ottomila corali provenienti da tutto il mondo. Al termine dell’udienza, un dono grande e significativo: don Enrico ha ricevuto la benedizione di Papa Francesco per ciascuno di noi e sull’immagine che riproduce il logo della Misericordia su ceramica dipinta a smalto, che sarà posto nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore.

Momenti straordinari e unici sono stati la Messa nella Cappella Paolina presieduta da monsignor Guido Marini, cerimoniere del Papa, che ha celebrato una liturgia, intensa e penetrante, scesa come balsamo nel cuore di tutti. La visita alla Cappella Redemptoris Mater opera di monsignor Marko Rupnik: entrando si è come ridotti al silenzio ed è solo dopo che si resta ammirati dalla bellezza dell’incontro tra teologia, arte e liturgia. La Messa officiata in San Pietro sull’altare dedicato a San Giuseppe e concelebrata con monsignor Giuseppe Scotti durante la quale abbiamo ricordato in modo particolare le coppie che hanno celebrato un loro anniversario di matrimonio e i nostri cari defunti.

Siamo rientrati dal pellegrinaggio con il ricordo forte di tre parole consegnateci da monsignor Marini: conversione, crescita e consiglio; dobbiamo convertire i nostri cuori; non accontentarci, ma ricercare continuamente il Signore in una crescita incessante; ascoltare il consiglio che ci proviene continuamente dallo Spirito Santo. Altre tre parole ci sono state consegnate da don Enrico: ricerca, concretezza e pace; ricercare Dio nella preghiera; essere concreti attuando la regola di San Benedetto dell’ora et labora; vivere nella pace che è possibile solo nei cuori abitati da Dio. Inoltre, il continuo richiamo di monsignor Scotti a “vivere la misericordia” in tutti gli ambiti della nostra esistenza.»

Cernusco sul Naviglio, 26 ottobre 2016