“CHI ACCOGLIE VOI ACCOGLIE ME”

Domenica 9 ottobre - “Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa.”


Foto archivio SIR – Riproduzione riservata

Matteo pone i versetti del Vangelo di (questa domenica, 10,40-42) a conclusione del discorso missionario. Pertanto queste parole di Gesù non vanno prese come un invito rivolto alla fede del singolo, ma come la definizione della Chiesa.


«Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato». L’unità tra Gesù e il Padre è la stessa che esiste tra Gesù e la Chiesa e… l’uomo non può separare quello che Dio ha unito. L’unità sponsale tra Gesù e la sua Chiesa fa sì che essa sia l’umanità di Gesù che continua nella storia degli uomini. Nell’Eucaristia, corpo di Gesù, è presente anche la Chiesa che la celebra; questa unità è totale nell’Eucaristia e negli altri sacramenti che da essa nascono. Perciò la Chiesa, quando celebra, è sempre santa e tutta bella. Questa unità con Gesù può affievolirsi fino a scomparire quando la Chiesa diventa peccatrice. L’immagine che esprime meglio questa unità tra Gesù e la sua sposa è quella del corpo: la Chiesa è il corpo di Cristo.



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Per leggere i testi delle letture della Messa di domenica 9 ottobre 2016, VI domenica dopo il martirio di Giovanni Battista il precursore, cliccare qui

Cernusco sul Naviglio, 6 ottobre 2016