I FEDELI SI TASSANO PER PAGARE GLI AFFITTI A CHI È IN DIFFICOLTÀ

Accade a Genova. “L’iniziativa è partita dai laici. Crediamo che i piccoli numeri permettano anche una integrazione migliore. Speriamo che tale iniziativa si possa replicare altrove”.


Genova (Foto archivio SIR – Riproduzione riservata)

Dieci euro al mese per persona: è la cifra che alcuni fedeli che frequentano la parrocchia di N.S. delle Vigne, nel centro storico di Genova, hanno scelto di devolvere per pagare gli affitti di alcuni appartamenti per dare una casa ad alcuni migranti e a una famiglia italiana particolarmente bisognosa.

“Abbiamo iniziato a raccogliere i soldi a maggio tra quanti frequentano la Messa che si tiene tutti i mercoledì all’ora di pranzo”, ha spiegato Laura Scursatone, docente di Filosofia e Storia, che ha proposto l’idea a monsignor Nicolò Anselmi, parroco della chiesa e vescovo ausiliare della diocesi. “Abbiamo iniziato in 30 – ha aggiunto – ma adesso siamo già tra i 40 e i 50 aderenti e speriamo che il gruppo possa aumentare dopo le vacanze estive”. Tra l’altro, ha aggiunto, “speriamo che la nostra idea si possa esportare anche in altre realtà perché è una cosa semplice e non è difficile da realizzare”.

Ci sono persone che hanno già anticipato alcune quote per i mesi estivi e altre che raccolgono quote anche di persone che non frequentano la parrocchia. In totale gli appartamenti sono 3 e, formalmente, sono affittati al parroco delle Vigne. Un appartamento è già occupato da una famiglia italiana che viveva, sempre nel centro storico, in condizioni di disagio e di precarietà. Gli altri due verranno affidati, non appena terminati i lavori di ristrutturazione, presumibilmente ad agosto, a una famiglia nigeriana, mentre l’altro sarà reso disponibile per ospitare 4 ragazzi migranti.

“L’iniziativa è partita dai laici – ha affermato monsignor Anselmi – e crediamo che i piccoli numeri permettano anche una integrazione migliore. Speriamo che tale iniziativa si possa replicare altrove”. (Agenzia SIR – www.agensir.it)

Cernusco sul Naviglio, 18 luglio 2016