“ECUOSACCO” AL DEBUTTO CON TANTE CRITICHE

Mentre il Sindaco, con un’ordinanza, dà attuazione al progetto sperimentale, singoli cittadini, ex amministratori, consiglieri comunali d’opposizione sollevano parecchie critiche.

Dal 1° giugno entrerà in vigore, non senza polemiche e tensioni, la raccolta differenziata della frazione secca mediante l’utilizzo dell’ecuosacco (o sacco rosso tracciabile), che i Cernuschesi dovrebbero, in queste settimane, aver ritirato presso l’apposito ufficio comunale di via Cavour.

La previsione della sperimentazione dell’ecuosacco, secondo quanto richiama la giunta comunale in una sua delibera dello scorso 25 maggio, era già contenuta nel «Piano Finanziario 2016 e relazione di accompagnamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani del Comune di Cernusco sul Naviglio, approvato con Delibera di Consiglio n.12 del 15/02/2016». Infatti, si precisa che a pagina 5 di detto documento si legge: “A giugno 2016 partirà inoltre il progetto sperimentale Ecuosacco già proposto da Cem Ambiente in altri Comuni con ottimi risultati. Il progetto prevede la distribuzione annuale gratuita a tutte le utenze di un congruo numero di sacchi tracciabili nei quali dovrà essere conferita obbligatoriamente la frazione secca; l’utenza potrà eventualmente acquistare ulteriori sacchi presso lo sportello Tari comunale. Il sistema è finalizzato ad introdurre sistemi di misurazione puntuale della frazione secca, a ridurre sensibilmente la produzione della stessa oltre a dare la possibilità di individuare la provenienza dei sacchi utilizzati in maniera non conforme”

Nel citato Piano Finanziario è, inoltre, previsto che «per quanto riguarda la frazione secca il passaggio della frequenza di raccolta (si riduca) da due volte a settimana a una volta a settimana.» Ed ancora, si precisa che «l’art. 41 del Regolamento Comunale per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati, per la raccolta differenziata dei rifiuti e di altri servizi di igiene ambientale prevede che le modalità di conferimento siano determinate dal Regolamento stesso, dal Contratto di Servizio o da Ordinanza Sindacale e possano essere apportate eventuali modifiche attraverso specifica Ordinanza Sindacale.» Quest’ultima emessa lo scorso 26 maggio.

Con la delibera di giunta dello scorso 25 maggio si stabilisce, quindi, di «dare corso al progetto sperimentale denominato “Ecuosacco” nel periodo giugno 2016 - dicembre 2017». Nella relazione allegata alla citata delibera, con riferimento ai dati dei Comuni campione in cui questo tipo di raccolta è già in atto, si esprime «la convinzione che la nuova modalità proposta comporta una netta riduzione del rifiuto indifferenziato e una maggiore entrata per il Comune grazie ai maggiori contributi dai consorzi di filiera. Tutto ciò, a fronte di un incremento meno che pro­porzionale e certamente molto meno rilevante sui plano economico dei possibili conferimenti anomali (ingombranti e RSU)», ma si aggiunge anche che «è utile inoltre sottolineare che quest’ultimo dato è soggetto ad una grande variabilità all'interno dei Comuni campione esaminati e pertanto tali conferimenti dovranno essere controllati e monitorati con attenzione da parte del Comune e di CEM.» Insomma, risultati tutti da verificare.

L’«obiettivo principale ed essenziale del progetto», nella relazione richiamata, è così indicato: «incre­mentare, per quanto possibile e comunque per raggiungere almeno il 70%, l’alta percen­tuale di materiali recuperabili che possono essere differenziati all’origine e destinati alle diverse filiere o che comunque possono essere avviati a recupero presso gli impianti convenzionati con CEM Ambiente, il tutto puntando in primo luogo a ridurre la quantità di rifiuto secco residuo da raccolta differenziata avviato a termovalorizzazione.»

Dalla sperimentazione dell’ecuosacco sono inizialmente esclusi ospedali, case di cure, centri sanitari, centri sportivi, oratori, cinema, scuole, e cimitero. È opportuno ricordare che i sacchi rossi o blu (per utenze non domestiche) devono essere esposti su strada senza raccoglierli in un ulteriore sacco.

Da parte di singoli cittadini, ex amministratori, consiglieri comunali d’opposizione sono state sollevate parecchie critiche sul progetto ecuosacco. A partire dal mancato passaggio in consiglio comunale delle modifiche al contratto di servizio con Cem Ambiente, al regolamento comunale per la gestione dei rifiuti e alla relativa tariffa; inoltre, sono contestati i criteri di quantificazione dei sacchi rossi per singolo nucleo famigliare, la reale capacità di ogni sacco (40 litri), la distribuzione fatta per un periodo superiore all’anno, diversamente da quanto riportato nel Piano Finanziario 2016 del Comune. C’è anche chi si è detto pronto a denunciare l’amministrazione comunale per interruzione di pubblico servizio, qualora non provveda, a breve, a sanare le “irregolarità” rilevate.

Cernusco sul Naviglio, 30 maggio 2016