AGRATE BRIANZA, RESTI DEL NEOLITICO NEL CANTIERE SCOLASTICO

Gli scavi archeologici, presidiati dalla Soprintendenza Archeologia della Lombardia, sono in corso di ultimazione. Possibili riflessi sulla storia anche di altri paesi vicini.

Nel corso di controlli archeologici preventivi alla realizzazione della nuova scuola per l'infanzia, eseguiti sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia della Lombardia, è stata evidenziata la presenza di un deposito di interesse archeologico. Gli scavi stratigrafici, effettuati in collaborazione con il Comune di Agrate Brianza e grazie all'assistenza tecnica dell'impresa costruttrice, hanno offerto l'occasione per indagare e documentare fasi di frequentazione dell'area che hanno offerto nuovi e inattesi dati sulla storia del territorio comunale. I rinvenimenti comprendono poche sepolture ad incinerazione, molto compromesse dalle arature, e tracce diverse di uso del suolo, in particolare buche di palo e aree con tracce di accensione di fuochi. I frammenti ceramici rinvenuti hanno confermato la presenza di abitanti in Agrate durante l'età romana, già nota da tempo, ma hanno anche suggerito che la frequentazione dell'area possa aver avuto inizio già in età neolitica. Gli scavi archeologici sono in corso di ultimazione. Lo studio dei reperti consentirà di meglio precisare e comprendere le differenti fasi di frequentazione e di ricostruire un frammento della storia più antica di Agrate”. Così è riportato – come informa un comunicato stampa del Comune di Agrate Brianza - nella nota siglata il 22 aprile scorso dalla Soprintendenza Archeologia della Lombardia che fotografa lo stato dell’arte del rinvenimento di antichi reperti nell’area di cantiere della nuova scuola dell’infanzia di via don Gnocchi del citato paese.

Gli scavi sono iniziati a fine marzo e fin dall’inizio, in piena attuazione della normativa vigente, sono stati eseguiti sotto la supervisione di archeologi diretti dalla Soprintendenza competente e incaricati dal Comune. Sarà interessante seguire gli sviluppi di questo ritrovamento per capire se potrà aiutare a meglio comprendere anche la storia di altri luoghi vicini, compreso il nostro territorio.

Cernusco sul Naviglio, 2 maggio 2016