AZZARDO IN LOMBARDIA, NEL 2015 RADDOPPIO DEI MALATI

Nel 2015 in Lombardia oltre 4.000 persone hanno chiesto aiuto per cercare di smettere di giocare, secondo i dati delle ex-Asl. Intanto, alcune Regioni, compreso la nostra, hanno sottoscritto un manifesto contro l’azzardo.

L’azzardo continua a mietere vittime. Nono­stante la legge regiona­le del 2013, che ha portato nell’anno successivo a 8.000 slot e 203 videoslottery in meno (men­tre oltre 1.280 esercizi commerciali hanno eliminato le macchi­nette al loro interno) sempre nel 2014 le Asl lombarde hanno as­sistito oltre 2.110 dipendenti dal­l’azzardo, che però sono quasi raddoppiati l’anno successivo, secondo dati parziali.

Nell’attesa di una legge nazio­nale che regoli il settore, si è svolto lo scorso 9 marzo a Palazzo Lombardia, dove hanno sede gli uffici della nostra Regione, la "Pri­ma giornata nazionale delle Re­gioni e degli enti locali sul contra­sto al gioco d’azzardo", durante la quale è stato sottoscritto un ma­nifesto dai governatori della Lombardia e della Liguria, dai rappresentanti della Regione Basilicata e della Regione Veneto, per presentare alla conferenza Stato/Regioni le misure già messe in campo fino­ra a livello territoriale.


Foto d’archivio (Siciliani-Gennari/SIR – Riproduzione vietata)

Il mani­festo ribadisce, tra le altre cose: distanze minime del­le slot da luoghi "sensibili" (come scuole), limiti alle pubblicità dell’azzardo, sanzioni più efficaci, un si­stema di incentivi per ridurre le macchinette. Per il governo era presente il sottosegretario all’Economia, Pierpaolo Baretta, che ha dichiarato: «Non si tratta di togliere competenze agli enti locali, ma di condividere il pro­blema: perché se lo Stato pensa solo all’erario e gli en­ti locali solo a bonificare il loro territorio, il risultato fi­nale è che non governiamo il fenomeno». Tra i punti su cui il governo lavorerà nei prossimi mesi: ridurre l’offerta di gioco, riordinare il settore - «ci sono troppi concessionari e troppi gestori» - ha ammesso Baretta - e più risorse per la cura della dipendenza. Con l’o­biettivo di arrivare, entro il 30 aprile prossimo, ad una norma di legge che regolamenti l’industria e preveda una serie di interventi a sostegno delle vittime dell’azzardo.


Intanto, preoccupano i dati che emergono dal rapporto annuale della Guardia di Finanza. Secondo quanto visionato da Avvenire, nel solo 2015 «ai sensi della normativa antima­fia», le Fiamme Gialle hanno «sequestrato 45 complessi aziendali operanti nel settore, per un valore di oltre un miliardo di euro». Una cifra im­ponente, se si tiene conto che in totale, per tut­ti i reati di natura mafiosa, la Gdf ha sequestra­to nel 2015 beni per 2,9 miliardi, confiscando­ne per 747 milioni. Per approfondire, cliccare qui

Cernusco sul Naviglio, 21 marzo 2016