“DARE ALLA SCUOLA PARITARIA IL PESO CHE AD ESSA COMPETE”
Il cardinale Angelo Scola ha incontrato, lo scorso 5 aprile, nell’Aula Magna dell’Università Cattolica di Milano, i dirigenti e i gestori delle scuole paritarie presenti nel territorio della nostra Diocesi durante il seminario di studio sul tema “Una scuola libera ci aiuta a crescere”.
L’arcivescovo ha invitato a «uscire da uno scenario rivendicativo» per entrare in un percorso «capace di dare alla scuola paritaria il peso che ad essa compete e mostrare il vantaggio sociale di questa esperienza, che è una delle poche che i cittadini portano avanti a proprie spese». Ha quindi esortato a essere «sistematici, cioè trattare insieme la materia della parità», «organici, quindi saper lavorare in rete» e «critici, ossia essere capaci di mettersi a confronto con i veri bisogni educativi del Paese». Un percorso anche per superare l’attuale situazione che sembra «lasciare ai soli addetti ai lavori l’impegno di tenere viva questa esperienza di libertà in campo educativo». Del resto proprio il concetto che «una scuola libera ci aiuta a crescere», è lo slogan scelto quest’anno per l’edizione della marcia della scuola cattolica ambrosiana. Libertà: parola, ha osservato ancora l’arcivescovo, di cui si parla molto, quasi fossimo solo «una società della libertà e dei diritti», ma avendo perso qualsiasi riferimento ai doveri e ai valori.
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d’archivio (Siciliani-Gennari/SIR – Riproduzione riservata)
«Una scuola libera è il luogo dove meglio di altri è possibile far collaborare scuola, famiglia e territorio con l’obiettivo finale di realizzare il bene dei ragazzi»: ha affermato la professoressa Luisa Ribolzi, sociologa ed esperta di temi educativi, che poi ha invitato i presenti al seminario a riflettere su alcuni temi. «Occorre valorizzare le buone pratiche per scardinare pregiudizi duri a morire - ha detto - ; puntare sul principio della sussidiarietà, verso il quale si stanno muovendo in molte parti del mondo; compiere un percorso politico chiedendo di eliminare sistemi organizzativi statali per le paritarie; porre lo Stato come regolatore e non gestore; e riconoscere sempre il servizio pubblico svolto da queste scuole». (fonte: Avvenire, 6 aprile 2016)
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Cernusco sul Naviglio, 11 aprile 2016