I quattordicenni della nostra Comunità, che si stanno preparando alla Professione di fede, lo scorso mercoledì hanno partecipato all’udienza generale di Papa Francesco in Piazza San Pietro.

«Abbraccio spiritualmente voi, carissimi ragazzi e ragazze provenienti da diversi Decanati, Parrocchie e Oratori dell’Arcidiocesi di Milano – sono state le parole che Papa Francesco ha rivolto ai quattordicenni cernuschesi e ambrosiani presenti in Piazza San Pietro - in occasione della vostra Professione di fede. A voi e a tutti i vostri coetanei auguro di vivere in pienezza il messaggio pasquale, sempre fedeli al vostro Battesimo e testimoni gioiosi di Cristo morto e risorto per noi.»

Roma: in Piazza San Pietro (foto: da upg cernusco facebook)

Per poter essere in Piazza San Pietro per tempo e guadagnarsi un posto nelle prime file, la sveglia è suonata ben presto mercoledì 30 marzo: una levataccia, alle 5,15! Ma per Papa Francesco tutti sono pronti a fare questo ed altro. I nostri ragazzi - che si sono conquistati un posto nel primo settore di sinistra della grande piazza, dove erano presenti oltre trentamila fedeli - non potranno certo dimenticare le parole che il Papa ha pronunciato durante la sua catechesi. In particolare, quando ha detto che «l’unica cosa di cui abbiamo davvero bisogno nella nostra vita è quella di essere perdonati, liberati dal male e dalle sue conseguenze di morte. Purtroppo, la vita ci fa sperimentare tante volte queste situazioni; e anzitutto in esse dobbiamo confidare nella misericordia. Dio è più grande del nostro peccato. Non dimentichiamo questo: Dio è più grande del nostro peccato!».

«Dio è più grande del nostro peccato!» - Una frase, quest’ultima, che il Papa ha fatto ripetere, come ormai capita spesso, per ben tre volte a tutti i presenti, affinché rimasse ben fissa nella loro mente. «”Padre, io non lo so dire, ne ho fatte tante, grosse!”. – è una confessione riportata dal Papa, che poi ha proseguito - Dio è più grande di tutti i peccati che noi possiamo fare. Dio è più grande del nostro peccato. Lo diciamo insieme? Tutti insieme: “Dio è più grande del nostro peccato!”. Un’altra volta: “Dio è più grande del nostro peccato!”. Un’altra volta: “Dio è più grande del nostro peccato!”. E il suo amore è un oceano in cui possiamo immergerci senza paura di essere sopraffatti: perdonare per Dio significa darci la certezza che Lui non ci abbandona mai. Qualunque cosa possiamo rimproverarci, Lui è ancora e sempre più grande di tutto, perché Dio è più grande del nostro peccato.»

Roma: alla Scala Santa (foto: da upg cernusco facebook)

Il pellegrinaggio a Roma della cinquantina di quattordicenni cernuschesi che si stanno preparando alla professione di fede, che faranno nel prossimo settembre, era iniziato il giorno di Pasqua, con la partenza nel primo pomeriggio. Accompagnati da don David e dai loro educatori, hanno iniziato il loro cammino romano, lunedì 28 marzo, con la visita alle catacombe di San Callisto, per poi proseguire con l’itinerario della Misericordia ammirando alcune opere di Caravaggio. Al martedì mattina, passaggio dalla Porta Santa della Basilica di San Pietro e Santa Messa presso la Cattedra di San Pietro, celebrata dal cardinale Gianfranco Ravasi. Ai quattordicenni ha ricordato che "per conoscere il mistero di Gesù risorto serve un altro sguardo, lo sguardo della fede!" Nel pomeriggio di martedì, pellegrinaggio per le basiliche maggiori, cominciando con San Giovanni in Laterano e Scala Santa: dove, ha commentato un partecipante al pellegrinaggio, «preghiamo con le nostre ginocchia: ‘ti voglio bene Gesù!’». Poi proseguimento per Santa Maria Maggiore, San Paolo fuori le mura. Mercoledì, infine, dopo la partecipazione all’udienza generale in Piazza San Pietro, con Papa Francesco, sosta, per la Messa, al Duomo di Orvieto e quindi rientro a Cernusco.

Fra Danilo Monguzzi

Il pellegrinaggio ha offerto anche l’occasione di incontrare il cernuschese fra Danilo Monguzzi della comunità monastica dell’Abbazia Tre Fontane. Nel cuore di Roma, accanto al luogo dove San Paolo fu martirizzato nell'anno 67, sin dai primi secoli è fiorita la vita monastica. Oggi è presente una piccola comunità di monaci Cistercensi della Stretta Osservanza (Trappisti), cui appartiene anche fra Danilo. Che ha raccontato ai nostri quattordicenni come la sua vita sia decisamente cambiata, dopo i trent’anni, quando ha risposto alla vocazione a cui il Signore lo chiamava.

Orvieto: in Piazza Duomo, ultima tappa del pellegrinaggio (foto: da upg cernusco facebook)

Cernusco sul Naviglio, 2 aprile 2016