Venerdì 29 Marzo

LEVATI MALE INTERPRETATO? UNA CATTIVA ABITUDINE DURA A MORIRE

Il consigliere comunale del PD prima annuncia di volersi “mettere da parte” e lascia l’aula consigliare poi sostiene di essere “stato male interpretato”. Un balletto della “vecchia politica” che non ci piace.

A commento della nomina del nuovo assessore al Bilancio, Pietro Melzi, comunicata lo scorso 16 febbraio, nel corso di una conferenza stampa convocata in Villa Greppi, avevamo scritto che al momento rimaneva «ancora tutto da decifrare il senso della dichiarazione resa da Angelo Levati (PD) ieri sera in consiglio comunale (15 febbraio): “non sono d’accordo sulla scelta del Sindaco. È una scelta (quella della sfiducia a Rosci, ndr) che la gente non capisce. È la famosa politica fatta nei palazzi che non dà spiegazioni. Alla mia età, come le ho detto Sindaco, comincio a capire poco e quindi è meglio che mi metta da parte.” Il consigliere del PD, quando poi i colleghi hanno iniziato a esaminare i punti all’ordine del giorno sul bilancio, ha lasciato l’aula consiliare.»


Villa Greppi, sede comunale

Non ci aveva convinto neppure la spiegazione data dal Sindaco, Eugenio Comincini, nel corso della conferenza stampa, a seguito di una nostra esplicita domanda: il consigliere Angelo Levati ha presentato oppure no le dimissioni? Il Primo cittadino aveva risposto: “Io non ho le dimissioni di Levati. Ci dovremo vedere per parlarci e al momento non sono preoccupato.”

Un consigliere comunale del PD, quella stessa mattina della conferenza stampa, ci aveva detto di esser passato dal segretario comunale per accertarsi se Levati avesse oppure no presentato le dimissioni.

Alcuni giorni dopo, il circolo cittadino del Pd emette la seguente nota: «"Non ho nessuna intenzione di dimettermi". Così il consigliere comunale del Pd Angelo Levati interviene in merito a quanto accaduto nel corso del consiglio comunale del 15 febbraio scorso e ad alcune interpretazioni che stanno circolando sui social, fra i media e fra esponenti del mondo politico locale. "Le notizie relative a mie dimissioni dal consiglio comunale sono destituite di fondamento. Sono stati male interpretati una mia presa di posizione critica rispetto alla vicenda che ha coinvolto il Sindaco e l'ex assessore Rosci e un mio riferimento al futuro. Sulla vicenda c'è stato, l'indomani del consiglio, un chiarimento con il sindaco Eugenio Comincini. Sino al 2017, vale a dire sinché non scadrà il mio mandato, intendo proseguire nel mio impegno da consigliere comunale del Pd sostenendo l'azione della giunta".»

Punto di vista – Il consigliere Levati avrebbe fatto più bella figura se avesse riconosciuto che le sue parole sono andate oltre le sue intenzioni e quindi ammettere di essersi espresso male piuttosto che sostenere che sono state male interpretate. Se è vero – come sostenuto dal consigliere PD - che la gente non capisce perché Rosci è stato sfiduciato, perché mai dovrebbe capire chi prima dice una cosa - e compie un atto conseguente, come il lasciare l’aula consigliare - e dopo ne fornisce una versione diversa? Anche questo modo di agire dei politici, a qualsiasi livello, anziché avvicinare i cittadini alle istituzioni li allontana sempre di più. (C.G.)

Cernusco sul Naviglio, 22 febbraio 2016