ADORAZIONE EUCARISTICA: “IL SIGNORE NON È MAI RIMASTO SOLO”

Ogni sabato, dopo la Messa delle ore 9,00 in chiesa prepositurale, inizia, in penitenzieria, l’adorazione eucaristica che prosegue poi sino a mezzanotte. Sta sorprendendo la numerosa partecipazione dei fedeli.

Veniva nel mondo la luce vera, "così potente da illuminare tutti gli uomini, quelli che sono nel mondo e quelli che verranno" (San Giovanni). Come possiamo, oggi, vedere e contemplare questa Vita, luce degli uomini, che si è manifestata a noi? Tutto ciò lo sperimenta la Chiesa nella contemplazione del mistero Eucaristico. È qui, infatti, che incontriamo ogni giorno Gesù, vero Dio e vero uomo; è qui la sua passione e morte; è qui, che ci incontriamo con Gesù risorto. "Venite a me, voi tutti che siete affaticati ed oppressi ed io vi ristorerò”. Allora andiamo con fiducia, ci aspetta per dirci ciò che è essenziale per vivere nella luce. Davanti a Gesù Eucaristia staremo nel silenzio come ci suggerisce il salmo:”Sta in silenzio davanti a Dio”.

E grande è il silenzio nella penitenzieria della chiesa prepositurale di Santa Maria Assunta, nonostante la sempre numerosa presenza di persone che vengono ad adorare il Signore. Mai, nemmeno un minuto, quelle panche sono state vuote, il Signore ha avuto sempre compagnia: in alcuni momenti della giornata lo spazio non è stato sufficientemente ampio per ospitare tutti! Davanti a Lui si inginocchiano persone di qualsiasi età, famiglie, preti, uomini e donne di paesi vicini, tutti desiderosi di questo incontro. L'uomo ha bisogno, cerca Colui che, nonostante tutto, sempre ci ascolta, sempre ci attende! L'Eucarestia è proprio una consolazione, una luce, una certezza, un amore grande che quando lo si incontra, ci si innamora! È quanto raccontano alcuni fedeli che hanno partecipato all’adorazione eucaristica proposta dalla Comunità pastorale.

“Più importante della propria vita, pensiero fisso di tutti i sabati finora trascorsi: andare a trovare Gesù e adorarlo, Lui che tanto ha sofferto per salvarci, Figlio prediletto che ci ama tanto da sacrificarsi per noi e che ci vuole condurre alla vita eterna. Nel silenzio della penitenzieria sentire arrivare le risposte, vedersi dipanarsi i dubbi o semplicemente avere la serenità nel cuore per i nostri problemi affidati a Lui. Oppure stupirsi di vedere tante persone lì come me, di vedere qualcuno che saluta con affetto e qualcun'altro che canta e prega ad alta voce o legge un passo della Bibbia, il piacere di sentirsi fratelli davanti al Suo corpo. Questa è la mia esperienza vissuta fino ad ora. "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la tua mente" è scritto nel Vangelo di Matteo (22,37) e la nostra comunità vuole mettere in pratica questa Parola per riuscire ad amare veramente gli altri come se stessi!” (M.A.)

Una seconda testimonianza ci racconta di un “cuore innamorato” - “Sabato 31 gennaio noi partecipanti agli esercizi spirituali tenuti a Seveso ad ottobre, ci siamo dati appuntamento in penitenzieria per un' ora di adorazione eucaristica da vivere insieme. Dario, dietro nostra richiesta, ha tenuto una preziosissima meditazione, dal Vangelo di Luca, sulle tentazioni di Gesù nel deserto. È stato un bel momento: noi tutti davanti al Santissimo in adorazione della Sua maestà, della Sua divinità, consapevoli che essere lì altro non era che un rapporto d'amore: come noi in silenzio col cuore innamorato guardavamo a Lui, così da quel piccolo altare in tutta la Sua onnipotenza e misericordia Lui stesso ci guardava e si poneva in profonda adorazione di ognuno di noi.” (L.M.)

M.G.

Cernusco sul Naviglio, 15 febbraio 2016