Cantieri della Solidarietà della Caritas Ambrosiana 2019
Cos'è
Africa?
Trascorse tre settimane di cantiere a Nairobi
posso dire che Africa è mille colori, sguardi e sorrisi.
È balli, canti e risate fragorose e spontanee.
È confusione in città, traffico sulle strade e
soprattutto caos nella testa.
È stare ore e ore in coda senza lasciarsi mai
prendere dallo sconforto.
È cucinare un risotto per 13, tagliare e pelare
ogni sera chili di patate o di carote.
È bambini che ti corrono incontro per salutarti
o semplicemente per darti la mano.
È puzza di plastica che brucia, ma anche profumo
di un chaparro che cucina chapati.
È calma di Cafasso House e fatica nei campi la
mattina.
È infinite partite di calcio e pallavolo sotto
il sole cocente del pomeriggio con i nostri ragazzi.
È rimanere svegli a parlare per ore fino a sera
tardi.
È scoperta di un mondo diverso, assurdo ma forse
per quello così affascinante.
È compagni di viaggio da scoprire.
È forzata condivisione di ogni goccia d’acqua.
È svegliarsi il mercoledì mattina e saltare giù
dal letto per controllare se è arrivata finalmente l'acqua.
È farsi prossimo.
È Korogocho, Mathare e Soweto (le
baraccopoli) ma anche Kibiko,
Napendakuishi (le strutture di riabilitazione).
È pianto
in silenzio, ma anche sorriso nel capire che non solo tu provi quel senso di
tristezza infinita.
È incomprensione e turbamento.
È condivisione e confronto.
È imprevisti come finire il gas e rimediare
prendendo pollo, patatine, samoza, chapati, birra e coca d’asporto.
È risparmiare ogni singolo scellino.
È tempo che si dilata e di cui si perde ogni
concezione.
È storie che ti entrano nel cuore e che lì
rimangono.
È silenzio, imbarazzo, difficoltà.
È incontri e ascolto.
È imparare da persone che non hanno nulla, se
non un'infinità di cose da insegnarti.
È riuscire a lavare a otto mani un esercito di
calzini bianchi, ormai diventati arancioni, senza arrendersi.
È terra rossa, terra rossa ovunque.
È essere un "muzungo" ( un bianco)in
mezzo alla folla e dimenticare di esserlo.
È scarpe sporche e magliette bianche che non
torneranno più come prima.
È aiutarsi a lavare i capelli con catino e
bottiglia.
È tornare e sentire un senso di vuoto.
È semplicemente "home".
Forse (sicuramente) Africa è molto più di
questo, ma questa è la mia Africa.
Asante sana, Africa!
Laura
(Liberi pensieri sulla mia esperienza di “Cantierista volontaria” in Kenia, vissuta insieme ad altri 9 ragazzi della diocesi di Milano).
I Cantieri della Solidarietà sono campi di lavoro estivi, che hanno anche lo scopo di entrare in contatto con la gente del posto e di provare a guardare il mondo dal loro punto di vista.Questo progetto Caritas si è svolto a Nairobi, dove si trova la St. Joseph Cafasso Consolation House, una struttura che ospita ragazzi tra i 14 e i 21 anni, con precedenti penali alle spalle, nella quale si cerca di creare percorsi di riabilitazione che possano garantire loro un futuro dignitoso una volta scontata la pena