APPROVATO IL “PIANO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO”

Per l’assessore Nico Acompora un “Piano dalla forte intensità e magnitudo” con “rispetto assoluto della scuola”. Tra i nuovi interventi spiccano quelli in tema di disabilità: “Cernusco sta facendo scuola”.

Scuola di via Manzoni

Il Piano integrato per il diritto allo studio approvato lo scorso lunedì dal consiglio comunale ”ha l'obiettivo – come dichiarato dall’assessore all’educazione Nico Acampora - di migliorare l'offerta formativa delle scuole e di non lasciare indietro nessuno, occupandosi delle fragilità e contemporaneamente di tutti gli studenti e della scuola nel suo insieme, mettendo a disposizione risorse economiche e condividendo progettualità.”

L’assessore ha indicato come novità i seguenti interventi previsti dal Piano: 550mila euro per il sostegno educativo ai ragazzi disabili (170mila euro in più rispetto allo scorso anno); 176mila euro destinati all’offerta formativa (32mila euro in più rispetto al 2017), di cui 50mila euro, recuperati dall’evasione fiscale, a disposizione delle scuole per l’apprendimento della lingua inglese, coding e digitalizzazione; allungamento di una settimana del ‘centro estivo’ per rispondere alle richieste delle famiglie che lavorano (35% di iscritti in più quest’anno); apertura del terzo asilo nido con il 70% delle famiglie esentate dal pagamento della retta grazie a ‘Nidi gratis’, iniziativa promossa da Regione Lombardia; una sezione in più all'infanzia nel nuovo polo scolastico di via Lazzati, senza perdere sezioni in altri plessi; potenziamento del servizio del post-scuola primaria senza aumento dei costi (con un aumento degli iscritti dell’81%).

Acampora ha quindi presentato le “nuove azioni in favore delle famiglie e degli studenti: lo Sportello DSA (per disturbi specifici dell’apprendimento); la formazione ‘Genitori 4.0’ sui pericoli di internet e la ciber cicurity; le ore previste per la mediazione linguistica; due progetti per le scuole medie superiori: il progetto di prevenzione al consumo di alcool con nuove tecnologie (per limitare il rischio di incidenti stradali) e quello di sensibilizzazione al tema dell’anoressia; il programma di prevenzione del bullismo e cyber bullismo; il programma sulle competenze “Life skills” per la formazione degli insegnanti; più ore di formazione per gli insegnanti del nido e dell'infanzia; l’avvio del Piano per la raccolta differenziata nelle scuole; nuove proposte teatrali su tematiche sociali.

In tema di inclusione e sostegno educativo a studenti con disabilità, l’assessore ha affermato che “Cernusco sta facendo scuola in questo ambito”. Poi ha definito il documento presentato un “Piano dalla forte intensità e magnitudo, che in ambito educativo significa dare continuità nel tempo e forte intensità al lavoro” e con “rispetto assoluto della scuola.

Maggioranza compatta nell’esprimere pieno apprezzamento al Piano. Per Agnese Rebaglio (PD)

“c’è nel documento un’idea di comunità che educa, dove tutti gli attori coinvolti concorrono a creare un contesto in cui ciascuno può crescere, ma anche ricco di stimoli e di occasioni”. “Fondamentale è la capacità di ascolto che l’amministrazione comunale ha dimostrato nel costruire questo Piano.”

Un Piano – per Daniele Pozzi (PD) – “che ha dentro tanti progetti diversi ed eterogenei, ma che insieme danno un gusto pieno. È davvero espressione della volontà di migliorare anno dopo anno l’attenzione di questa amministrazione comunale verso i cittadini più importanti, le nuove generazioni. Non lascia indietro nessuno e presenta un’educazione a 360 gradi.”

“In continuità con il passato questo Piano – a parere di Giordano Marchetti (Vivere Cernusco) - continua ad investire”, “è un ottimo documento che nasce dal lavoro fatto con passione dall’assessore e dai suoi colleghi”. Poi ha risposto alle critiche della consigliera Zecchini sul finanziamento alla Scuola paritaria Sorre osservando che “quando lei era assessore ha redatto per cinque anni il Piano, compreso il finanziamento del ‘terribile Sorre’”, per poi spiegare che “le otto sezione del Sorre se ce le portassimo a casa ci costerebbero almeno un’altra struttura scolastica dal costo equivalente minimo a 20 anni di contribuiti convenzionali. Inoltre, ci sarebbe il problema degli insegnanti, come riusciremmo ad averli dallo Stato?”

L’assessore Acampora, sempre a proposito del Sorre, ha precisato che la cifra stanziata è la stessa della precedente convenzione e che “una sezione dell’infanzia costa al Comune 90mila euro all’anno e quindi se si dovessero istituire 8 nuove sezioni ci costerebbero 720mila euro annue. Con la convenzione al Sorre ne risparmiamo 500.”

In conclusione del dibattito è intervenuto anche il Sindaco, Ermanno Zacchetti: “è un Piano elaborato collegialmente, esprime concretezza e non lascia indietro nessuno. La distanza tra promesse e cose che si fanno è estremamente corta, a differenza di quanto accade di questi tempi con il governo nazionale”.

Cernusco sul Naviglio, 31 ottobre 2018