L’AGRICOLA “CONTINUI A COSTRUIRE, CON L’AIUTO DI TUTTI, IL BENE DI CERNUSCO”

È l’invito rivolto dal prevosto, monsignor Luciano Capra, a soci e amministratori della Nuova Cooperativa Agricola Cernuschese, domenica 14 ottobre, in occasione della “Festa del centenario”

Monsignor Luciano Capra, prevosto di Cernusco (foto di M. Frigerio)

La ‘festa del centenario dell’Agricola’ è cominciata, domenica 14 ottobre, in chiesa prepositurale con la partecipazione, insieme a tutta la comunità, alla Messa delle ore 9,30, celebrata dal prevosto della città, monsignor Luciano Capra. Le parole che il responsabile della nostra Comunità pastorale ha rivolto, durante la sua omelia, ai soci ed amministratori della Cooperativa non sono state di circostanza, ma hanno abbracciato una riflessione più ampia.

«Oggi celebriamo i 100 anni dell’Agricola. Cernusco è un paese che ha dato grandi frutti.” Ci sono stati “uomini e donne che hanno fatto la storia di questo paese. Ma l’hanno fatta sul serio! Uomini e donne che hanno dato il loro tempo, la loro energia, la loro forza fisica e la loro disponibilità.” Il prevosto si è quindi chiesto “da dove veniva tutto questo?”. Ecco la sua risposta: “Dalla loro fede. E non è un caso che in queste realtà c’è sempre un po’ lo zampino di qualche mio predecessore. Perché allora c’era comunione con la realtà della Chiesa. E quando si lavora insieme per il bene della società, allora il campo diventa un campo di grano. Quando, invece, si è divisi ecco l’erbaccia che cresce.”

Continuando nella sua riflessione, don Luciano ha evidenziato che la maggior parte delle nostre associazioni, movimenti, cooperative “sono state dettate dalla fede. Perché il cristianesimo è per il bene dell’uomo e non per la sua mortificazione. È così che fiorisce il bene comune, l’attenzione agli altri e il bene degli altri. La forza di questa nostra società è stato l’altruismo dettato dalla fede e non dal buontempo o dalle chiacchiere. Questo ha generato una società granitica nei valori, pensiamo solo alla famiglia.” Tutto questo però – è la constatazione del prevosto - “oggi sta certamente avendo un momento di difficoltà, perché siamo diventati più egoisti, più individualisti e più egocentrici. E questo porta a far sì che in mezzo a noi cresca la zizzania e il grano muoia.”

“Noi cristiani, discepoli di Gesù – ha proseguito don Luciano - dobbiamo sapere che siamo il buon grano in questa società. Non perché siamo migliori degli altri - ci mancherebbe! – ma perché abbiamo dentro di noi il dono dello Spirito, che spinge al bene, nonostante le avversità, le incomprensioni e le fatiche.”

“Facciamo in modo che questo campo, che è la nostra comunità, – l’esortazione finale del prevosto - sia sempre un campo di grano e non di erba secca o di zizzania, che non servono a niente se non per essere bruciate. Ci illumini lo Spirito Santo e continuino le nostre associazioni a costruire con l’aiuto di tutti il bene di questa nostra società e di questo nostro paese.”

Il presidente dell’Agricola, Alberto Tagliafierro

Al termine della celebrazione, dopo un coffee break al Teatro Agorà, i soci dell’Agricola hanno continuato la loro festa, alla presenza di autorità, rappresentanti di categoria e amici. Il Sindaco, Ermanno Zacchetti ha portato il saluto della città, ricordando la motivazione con la quale nello scorso marzo alla Cooperativa è stata conferita la benemerenza civica - ‘Gelso d’oro’ - e sottolineando l’importanza, per la vita economica e sociale di Cernusco, della sua attività.

Il presidente provinciale di Confcooperative, Alberto Cazzulani, nel riflettere su come consegnare l’importante storia dell’Agricola alle generazioni future, ha espresso l’auspicio “che gli attuali soci e amministratori riescano a fare quello che hanno fatto i loro predecessori: man mano che il mondo si modificava hanno saputo cambiare anche il modo di essere cooperativa per il proprio territorio. Oggi non si può fare cooperativa di consumo se non aggregandosi con realtà che possono permettere, per i volumi movimentati, di concorrere con le principali imprese del settore distribuzione.” L’invito finale è stato a pensare anche a qualche “progetto pilota” per offrire a un gruppo di giovani cernuschesi la possibilità, lavorando in agricoltura, di ritornare alle radici della Cooperativa.

Gli ex presidenti dell’Agricola (da sinistra): Comi, Rossi e Alberti

Il presidente dell’Agricola, Alberto Tagliafierro, ha poi presentato un “alleato della Cooperativa, con il quale negli ultimi 30 anni siamo cresciuti per dimensioni operative e abbiamo potuto resistere alla concorrenza dei mercati”: è così salito sul palco il direttore generale di Conad Centro Nord, Ivano Ferrarrini, “nostro partner, non solo commerciale e organizzativo, ma oserei dire anche umano”.

Il direttore generale, con l’ausilio delle slide proiettate sul grande schermo del cinema-teatro, ha illustrato la filosofia di Conad, una cooperativa nata nel 1962 in Emilia. Prima però ho evidenziato che “nell’ambito delle cooperative di consumo, l’Agricola è una delle poche rimaste in Lombardia. E non è un caso, perché, è vero che noi vi abbiamo aiutato, ma voi avete delle persone che vi hanno consentito di raggiungere un obiettivo, che non è solo quello della sussistenza, ma dell’investimento per il futuro, una delle cose più difficili di questo mondo.” Quindi ha aggiunto che l’Agricola “ha fatto degli investimenti nel futuro, costruendo con noi un progetto molto importante per i prossimi vent’anni”.

Premiazione di alcuni ex-dipendenti

Sono quindi seguite le premiazioni dei presidenti che si sono succeduti negli ultimi decenni, con un ricordo particolare per Vittorio Confalonieri, degli ex componenti del collegio sindacale e degli ex dipendenti. A conclusione dell’incontro, il presidente Tagliafierro, anziché fare un discorso, ha preferito leggere una lettera che ha ricevuto da un fornitore della Cooperativa, da cui emerge il grazie per aver creato, in trent’anni di rapporti commerciali, delle “relazioni forti”. In particolare, nella lettera si evidenzia che “la Cooperativa è il frutto del pensiero sociale e solidaristico dei Cernuschesi. Se questo spirito, fatto di vita, di esempio, di solidarietà e di comprensione reciproca, ma anche di idee moderne di disponibilità al nuovo, permarrà anche per il futuro sono certo che la vita della Cooperativa sarà rigogliosa, così da assicurare un avvenire al suo passato e anche al suo presente.”

Al ‘pranzo sociale’, gli attuali amministratori con la torta del centenario

Cernusco sul Naviglio, 15 ottobre 2018