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CHIESA PREPOSITURALE, LA “VIA CRUCIS” È DONO DEI SOLDATI

I quattordici tradizionali quadri della Via Crucis più altri due con incisioni in latino furono collocati in chiesa prepositurale il 7 novembre 1943 – 75 anni fa – ma vennero inaugurati due anni dopo.

I primi due quadri della ‘Via Crucis’

Molti oggi ammirano e pregano la ‘Via Crucis’ della nostra chiesa di piazza Conciliazione, ma non tutti sanno che i grandi e artistici quadri sono stati un dono, del valore di lire 40mila, dei soldati cernuschesi e delle loro famiglie a “suffragio dei commilitoni caduti” durante la seconda guerra mondiale ma anche nei conflitti precedenti.

Alla ‘domenica dei morti’, tradizionale ricorrenza religiosa assai cara, un tempo, ai Cernuschesi, che in quell’anno cadeva il 7 di novembre – si legge su Voce Amica di dicembre 1943 – la ‘Via Crucis’ «fece la sua apparsa in chiesa, ed è riuscita di aggradimento di tutti. Gli Artigianelli di Monza vi lavorarono attorno con pas­sione e senso artistico. Presto la benediremo per poter acquistare le san­te Indulgenze: l’inaugurazione ufficiale però la rimet­tiamo al ritorno di tutti i soldati, anche dei prigionieri e dispersi: allora solo riempiremo i due quadri e che stanno l’uno in principio, l’altro al termine, e che vorranno ricordare il primo i donatori viventi, il secondo i donatori caduti.»

Sul primo quadro è stata incisa un’ iscrizione che, tradotta in italiano, dice: “Abbiamo offerta la vita alla Patria - favoriti dal Signore degli eserciti - siamo ritornati a casa sani ed incolumi - a suffragio dei commilitoni caduti - queste stazioni della Via Crucis - ringraziando doniamo.”

Sull’ultimo quadro è stata invece incisa una pre­ghiera per i caduti, dettata dall’allora l’arcivescovo, cardinale Ildelfonso Schuster che, in italiano, recita: “Crocifisso Signore, che già sei entrato nel tuo re­gno, ricordati dei soldati nostri concittadini, che precedendoci nell’immane guerra giunsero a Te muniti del segno indelebile dei cristiani.”

«Questa preghiera la ripeteremo tutte le volte che faremo il santo esercizio della Via Crucis, a perpetuo ricordo dei nostri figliuoli caduti» si assicurava nell’articolo citato, ma decorrere del tempo, come sovente capita, quella promessa è stata dimenticata.

Il secondo e terzo quadro della ‘Via Crucis’

L’inaugurazione ufficiale della ‘Via Crucis’ avvenne però due anni dopo, con «una imponenza poche volte vista», si legge su Voce Amica di dicembre 1945. Alla celebrazione dell’Ufficio solenne per tutti i morti della guerra, domenica 11 novembre 1945, alle 10 – prosegue l’articolo - «presero posto in chiesa le famiglie dei morti, i combattenti delle due guerre, i mutilati, i partigiani, e poi il popolo numeroso come mai; in raccoglimento sentito, si assistette alla cerimonia… Il tempio era parato a lutto; un cartello all'esterno diceva: “Ai morti della guerra e ai viventi - Pio Signore Gesù - dona la pace”. La cappella canctorum, sotto la direzione del nostro maestro Carlo Mariani, eseguì musica impeccabile.»

«Nel pomeriggio si inaugurò la Via Crucis donata dai soldati. Si trovarono numerosi a Santa Maria alle 14 - spiega l’articolo citato - preceduti dal corpo musicale che si prestò gentilmente accompagnati dai combattenti dell’altra guerra e dal clero, sfilarono alla parrocchiale portando i due quadri che ricordano il loro dono e i loro morti. Il popolo, che aveva fatto ala, si riversò dietro loro in chiesa stipandola una seconda volta. Si tenne il santo esercizio della Via Crucis per i morti, dopo l’ultimo discorso e si chiuse con la benedizione pontificale. Fu una giornata piena di sante commozioni.»

Guardando oggi i quadri della ‘Via Crucis’, non dimentichiamoci di invocare dal Signore, per tutti, il dono della pace. Ricordandoci che la pace è un impegno, una missione, un desiderio. Pace significa non essere mai indifferente, non dire mai questo non mi tocca, non mi interessa: ciò che vive il mio vicino, ciò che succede in un altro Paese, in un altro continente, vicino o lontano…”.

Cernusco sul Naviglio, 29 ottobre 2018