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COME STA CAMBIANDO IL MONDO DEL LAVORO

Dalla lettera di giugno-luglio del Circolo Acli della nostra città proponiamo un’analisi dei cambiamenti che stanno interessando il mondo del lavoro. C’è necessita di una seria riflessione.


Foto da www.agensir.it

I recentissimi dati Istat mostrano che l’occupazione a fine 2017 in Lombardia è tornata sui livelli di pre-crisi del 2008 (vedere il 12° Rapporto sul lavoro realizzato da Assolombarda, CGIL, CISL e UIL). La ripresa dell’occupazione è trainata dai contratti a tempo determinato. Il tasso di occupazione è pari a Milano al 69,5%, in Lombardia al 67,3% e in Italia al 58,0% Ma nella ricca Lombardia esiste ancora un 23% circa di disoccupazione giovanile (15-24 anni) alla quale si deve aggiungere un 14% di neet (giovani che non studiano, non lavorano e non cercano lavoro). La disoccupazione giovanile nel totale in Italia arriva al 35%, il peso dei neet sale al 20%.

È quindi verosimile che anche a Cernusco e dintorni esista un 37% di giovani che non lavorano e che quasi un 40% di questi abbia rinunciato ad una personale prospettiva futura. Nello stesso tempo si acuisce la disuguaglianza generazionale: in Lombardia (e nel resto d’Italia) aumentano sensibilmente i disoccupati tra i 15-44 anni di età compensati da analogo incremento tra gli occupati sopra i 45 anni. I giovani sono quelli che si stanno impoverendo più delle altre classi di età, con un livello di disoccupazione ben più elevato, con un debito pubblico di un ammontare mai visto prima.

Esiste un serio problema di futuro dei giovani, anche tra quelli del nostro territorio. Lo dicono gli ultimi dati sull’occupazione anche se a livello esteriore potrebbe apparire come un problema non ‘visibile’. È molto probabile che le famiglie di questi ragazzi vivano la loro preoccupazione, propria e dei loro ragazzi, senza avere la possibilità di un adeguato confronto per valutare quali strade percorrere per aiutare i figli nell’ingresso del mondo del lavoro. È indubbio che sta cambiando il paradigma che vede spostarsi il baricentro dal ‘posto’ di lavoro al ‘lavoro’: non cerco un posto di lavoro ma mi rendo sempre più occupabile. È in atto la cosiddetta ‘trasformazione’ digitale nelle imprese (e dei servizi) che porta a privilegiare il lavoro di gruppo, la propensione alla soluzione dei problemi (non limitarsi al proprio compito), a lavorare connessi a una piattaforma, con un lavoro finalizzato a progetto. Questa nuova realtà comporta un salto culturale.

Le prospettive sono quelle di un ribaltamento di ciò che era diventata un’ abitudine del modo di lavorare e che deve essere rivisto per tempo. È prevista la progressiva scomparsa di un 10% circa degli attuali lavori mentre un altro 40% subirà significativi cambiamenti. Molti dei ragazzi delle medie di oggi vedranno tipologie di lavoro che non esistevano ai tempi dei loro padri.

Con il propagarsi di Industria 4.0 (l’integrazione di nuove tecnologie produttive nell’automazione industriale) il concetto di ‘manodopera’ evolve sempre più verso la denominazione di ‘mentedopera’, con l’abbandono dei vecchi stereotipi che vedono i lavoratori ripartiti in ‘colletti blu’ e ‘colletti bianchi’. Il riepilogo 2017 fornito dal MIUR (Ministero Istruzione - Università e Ricerca) indica che gli studenti dei nostri corsi ITS (corsi biennali di formazione specialistica dopo la maturità) sono meno di 10.000 mentre in Germania sfiorano il milione - cento volte tanto - con una popolazione che è solo 1,5 volte quella dell’Italia, e con un tasso di occupazione giovanile che per la Lombardia è per ora un sogno: 5,0%. Questo punto assieme agli altri sopracitati dovrebbero far riflettere le nostre famiglie assieme ai loro ragazzi.

Bisogna davvero che siano coinvolte le famiglie e i giovani. I punti di aggregazione dei giovani sono pochi e non sono quelli di tante associazioni presenti anche nel nostro Territorio. Forse per questo nel corso della 48° Settimana sociale dei cattolici italiani svoltasi a Cagliari in ottobre 2017 si è parlato del bisogno di una pastorale del lavoro anche negli oratori.

Circolo Acli
Lettera giugno – luglio 2018

Cernusco sul Naviglio, 12 giugno 2018