CERNUSCHESI IN “MISSIONE”, “DALLA PARTE DEI POVERI”

La Giornata missionaria mondiale, che abbiamo celebrato lo scorso 25 ottobre, è occasione per ricordare le religiose e le volontarie laiche che hanno deciso di dedicarsi agli “ultimi”.

«I destinatari privilegiati dell’an­nuncio evangelico» spie­ga Papa Francesco nel suo messaggio per l’89 Giornata Missionaria Mondiale sono «i poveri, i piccoli e gli infermi, coloro che sono spesso disprezzati e di­menticati, coloro che non hanno da ri­cambiarti». A favore di questi “ultimi” operano anche i nostri concittadini, religiosi e laici, che hanno deciso di dedicarsi al loro servizio. Li vogliamo ricordare - questi nostri religiosi, religiose, e laici - in occasione della Giornata che la Chiesa Cattolica dedica alle Missioni, attingendo alla loro ultima corrispondenza pubblicata su Voce Amica, il mensile della nostra Comunità pastorale. In questo articolo fermiamo la nostra attenzione sulle religiose e sulle volontarie laiche. La prossima volta scriveremo dei religiosi e dei volontari laici.

Suor Serena De Stefani è in Algeria, un Paese con tante fragilità. “Per ora, a differenza di altri Paesi dove ci sono forti tensioni e violen­ze tra credenti di diverse famiglie religiose – ha scritto suor Serena - in Algeria i cristiani vivo­no coi musulmani nell’amicizia e nel rispetto reciproco. E attraverso queste amicizie, il gusto della condivisione, la loro at­tenzione ai nostri bisogni, l’appello alla preghiera che risuona cinque vol­te, la fedeltà con cui i nostri amici vi rispondono, l’intercalare nel modo di esprimersi, che dice il posto priorita­rio di Dio, facciamo l’esperienza del Dio che cammina con noi. Lui è presente quando andiamo nelle famiglie per l’accompagna­mento delle persone handicappate, quando riceviamo qualche studente algerino che comincia a venire per la pratica dell’inglese e nei pomeriggi passati in famiglie amiche che con pazienza ci dedicano del tempo per la pratica dell’arabo anche se con ri­sultati non sempre evidenti.”

Suor Anna Mandrini delle Piccole Sorelle del Vangelo è a Bari, dopo aver vissuto per anni ad Haiti. Equanima è il nome dell’associazione di promozione sociale in cui presta la sua opera. “Fin dall’inizio una delle nostre princi­pali attenzioni dell’associazione – ha spiegato la ‘Piccola Sorella’ - è stata quella di ‘fare rete’ con tutti i soggetti pubblici e privati che si occupano di povertà. Innanzitutto le Caritas delle parrocchie, così come la Caritas diocesana, le circoscrizioni, i SERT, i centri di accoglienza, le comunità per minori, le congregazioni religiose, le cooperative e le associazioni di vario tipo, ai quali abbiamo presentato il nostro servizio (raccolta di indumenti usati, ndr) e dato la di­sponibilità a collaborare. Inoltre i volontari che fanno servizio al carcere o in ospedale sanno che pos­sono venire da noi e prendere ciò che pensano necessario per le persone che vanno ad assistere.”

Suor Maria Noemi Guzzi è spesso “in giro per il mondo”. Insignita nello marzo 2013 del Gelso d’oro, benemerenza civica della nostra città, dopo i tanti anni passati in Kenia e Costo d’Avorio, è stata rieletta economa generale e responsabile dell’animazione missionaria ed ecumenica della sua congregazione, le Piccole Suore Missionarie della Carità di San Luigi. Scrivendo dei suoi 50anni di professione religiosa, ha ricordato di averli vissuti “donandoli a Dio e alla mia congre­gazione, cercando di essere fe­dele ai miei voti e sempre con lo spirito proiettato nel mondo per realizzare quello che è stato il mio sogno fin da bambina: essere ‘missionaria’.” Il suo incarico la porta ad essere “in giro per il mondo la mag­gior parte dell’anno, ma a contat­to con la fame, la miseria, la po­vertà, vedo sempre ed ovunque la mano di Dio che non abbandona mai, vedo la speranza, la fede e anche la gioia che purtroppo spe­rimento molto meno in Italia.”

Cesarina Assi, della Compagnia Missionaria dei padri Dehoniani, dopo gli anni trascorsi in Cile, a cui ha fatto seguito l’incarico di amministratrice centrale del suo istituto, è ora nella casa di Monguelfo in provincia di Bolzano, questo è quanto ci risulta in base all’ultima corrispondenza intercorsa. La sua Compagnia è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffuso in varie regioni d’Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.

Maria Assunta Formenti, missionaria laica, è da oltre vent’anni in Kenia. In una sua lettera di qualche anno fa ha scritto che “alla ‘chiamata’ non ho potuto sottrarmi. Ho vissuto e vivrò tra i poveri, condividendo ogni giorno le loro difficoltà. Quel che riesco a dare è ampiamente ripagato dall’accoglienza e dall’affetto che leggo negli occhi di chi mi circonda.”

Sara Alba è una cernuschese che ha fondato una scuola professionale in Uganda, dopo la morte del marito di origine Ugandese, in collaborazione con la diocesi di Jinja. “Ho pensato che fornire un’istruzione adeguata a delle giovani donne – ha raccontata la nostra concittadina - preparandole ad un lavoro di­gnitoso fosse indispensabile per mi­gliorare la loro situazione, per dare loro dignità e rispetto di se stesse. Le ragazze sono la parte più debole della popolazione ugandese. Ancora oggi si sentono dire che non valgono nulla, e anche loro lo credono! Ho avuto sostegno e aiuto econo­mico da parte di persone generose di Cernusco e ciò mi ha permesso di acquistare una vecchia casa coloniale e di adattarla per essere una scuola. Così nel 2003 è nata la scuola Balidhabene che si è evoluta e migliorata nel corso degli anni e oggi offre un percorso di due anni durante i quali si insegna cucina internazionale, ser­vizio in camera e gestione di albergo, sartoria, igiene, lingua inglese, mate­matica, etc., ma anche fiducia in se stesse, onestà, e rispetto degli altri.” La scuola vive delle offerte che giungono da Cernusco, tramite l’Associazione Balidhabene, e da privati.

Cernusco sul Naviglio, 26 ottobre 2015