“DON SANDRO, TI ASPETTIAMO. RITORNA PRESTO!”

Don Sandro Spinelli, nostro concittadino, da alcune settimane sta trascorrendo un periodo di convalescenza. Dopo il suo ultimo rientro dal Brasile, si è reso necessario il ricovero in ospedale.


Don Sandro (Eremo di Varone, Pellegrino Parmense, ottobre 2017)

 

In questi ultimi mesi sono stati in molti a domandarsi che fine avesse fatto don Sandro. Abituati com’erano a incontrarlo in chiesa prepositurale, per le confessioni, oppure, di buon mattino, per le vie della nostra città. C’è chi, un po’ preoccupato, ha cercato informazioni, altri invece, a conoscenza dei suoi frequenti viaggi nell’amato Brasile, si sono messi alla caccia di sue notizie spinti dall’amicizia. Don Sandro è, da sempre, molto amato dai suoi concittadini, perché riconosciuto come testimone appassionato del Vangelo che annuncia. Oltre ad essere capace di un’attenzione unica per tutti e per ciascuno.

Don Sandro – ecco svelato il motivo di una così prolungata assenza - da alcune settimane sta trascorrendo un periodo di convalescenza. Dopo il suo ultimo rientro dal Brasile, alla fine dello scorso gennaio, si è reso necessario il ricovero in ospedale per alcuni accertamenti. Anche al fine di comprendere le ragioni dei suoi sempre più frequenti affaticamenti.


Don Sandro (Eremo di Varone, Pellegrino Parmense, ottobre 2017)

 

Il periodo più critico sembra ormai superato e ora si trova dai suoi amici veronesi. Dalle ultime informazioni ricevute – tramite Sergio Pozzi, che ringraziamo per la sua preziosa azione di ‘collegamento’ – apprendiamo che don Sandro «si sta riprendendo piano piano, lo spirito è forte, molte forte, ma la carne ... Per coloro che non l'hanno ancora incontrato possiamo dire solo ... che ha lasciato "in giro" qualche chilo, ma il resto c'è tutto. Si nota il recupero delle sue forze e del suo spirito e, a dir la verità, ha davvero una forza e una capacità di ripresa eccezionali.»

«Speriamo che questo non lo faccia "correre" troppo – proseguono gli amici presso i quali sta trascorrendo questo periodo di convalescenza - e che riesca a rispettare i tempi necessari per una buona ripresa!». Ma subito dopo aggiungono: «tutti ben sappiamo che (don Sandro) è uno spirito libero e quindi procederà come meglio crede.»

A don Sandro va tutto il nostro affetto, unito al ricordo nelle preghiere, con il vivo desiderio di poterlo ben presto riaccogliere nella nostra Comunità. Non può mancare, inoltre, l’augurio di una Santa Pasqua, mistero che dissipa “le tenebre della schiavitù antica” e ci fa diventare “figli della luce e uomini liberi”, come lui autenticamente è, “in cammino verso la gioia senza fine”.

Cernusco sul Naviglio, 30 marzo 2018