L’inizio di un corso di formazione su «La parrocchia comunica con i social media» all’Università Cattolica di Milano, promosso dalla nostra diocesi, ha offerto l’occasione al telegiornale della Rai per parlare della presenza dei social nelle parrocchie. L’attenzione si è rivolta alla nostra parrocchia di Santa Maria Assunta che è stata tra le prime, tra quelle ambrosiane, a sbarcare su internet con “CernuscoInsieme.it”.

Carlo Guzzi della redazione di questo sito con la giornalista Donatella Negri
In pagina iniziale, il prevosto, monsignor Luciano Capra, durante l’intervista

«22 novembre 2001, per la prima volta un’esortazione apostolica sui media viaggia in rete e Giovanni Paolo II invia una mail, tra gli applausi, in Oceania, un evento che in una parrocchia di Cernusco sul Naviglio, hinterland milanese, era già una realtà»: con questa annotazione si è aperto il servizio, a cura di Donatella Negri, che il TG3 Lombardia ha dedicato ieri sera - nell’edizione delle 19,35 - ai social nella diocesi di Milano. L’occasione è stata offerta dall’avvio, questa mattina, del corso di formazione su «La parrocchia comunica con i social media» all’Università Cattolica di Milano.

«È circa 17 anni che CernuscoInsieme è sempre online, continuamente aggiornato. Noi lo immaginiamo – evidenzia Carlo Guzzi della redazione di questo sito - come un sagrato virtuale che ci offre la possibilità di dialogare e confrontarsi anche con chi abitualmente non frequenta le parrocchie cittadine».

«Nel 2005, all’esame di maturità – rivela Stefano Palattella, altro componente della redazione - ho portato una tesina sulla “Pastorale nel web”.» Stefano – spiega la giornalista - è oggi social media della comunità pastorale di Cernusco, figura questa che la diocesi ambrosiana vuole istituire in tutte le parrocchie, avviando un corso ad hoc di sei lezioni, con teoria e pratica. Il corso è aperto a tutti, parrocchiani e sacerdoti.

«La comunicazione ormai è qualcosa di professionale, fatta bene da tutti, istituzioni e imprese – sottolinea monsignor Davide Milani, responsabile dell’Ufficio delle Comunicazioni sociali della Curia di Milano e portavoce dell’arcivescovo - e anche la Chiesa deve comunicare bene con i media.»

Maurilio Frigerio della redazione di “Voce Amica”

Comunicare la fede in tempo facebook, twitter, instagram, stare vicino alle gente, al territorio – aggiunge l’autrice del servizio - un’esigenza che a Cernusco parte da lontano: il mensile Voce Amica nasce nel 1925 e quindi sta vivendo il suo 93° anno di pubblicazione, la radio – RCS inblu – è in onda da quaranta e poi c’è la sala della comunità, cinema e teatro Agorà. «Tutto è frutto della sinodalità», sottolinea il parroco, monsignor Luciano Capra: «Credo che la forza di tutti questi strumenti sia proprio questa: trovare un’unità, pur nella diversità dei linguaggi, per far passare il messaggio evangelico”.

Una forza – conclude la giornalista - che ha in Papa Francesco il suo primo sostenitore, con il suo pontifex, record di “like”

Monsignor Davide Milani, portavoce dell’arcivescovo, con la giornalista RAI

Il servizio mandato in onda dal TG3 Lombardia ha inteso richiamare l’attenzione che c’è nella nostra diocesi sull’importanza dei mezzi di comunicazione sociale e, in particolare, sulla necessità di individuare, in ogni comunità, un responsabile della comunicazione parrocchiale: tema che è oggetto di riflessione e approfondimento anche nella nostra Comunità pastorale, rientrando tra i gli obiettivi richiamati dal prevosto al termine della recente Missione cittadina. Compito del responsabile dovrà essere quello di pensare e coordinare le varie dimensioni della comunicazione dentro le parrocchie cittadine: curare strumenti quali il mensile, il sito e i social coordinando gli altri volontari; tenere i contatti con i media locali del territorio; gestire le “crisi” di comunicazione; promuovere la diffusione della stampa e dei media cattolici diocesani e nazionali. Un servizio da svolgere su mandato del parroco e del consiglio pastorale, che diventa un ambito di impegno volontario, in cui mettere in gioco la passione e la competenza maturata sul campo e nelle iniziative diocesane di formazione.

Per la redazione di questo sito prosegue l’impegno a offrire una comunicazione che non distrugge e divide, che non polarizza, ma capace di tenere insieme, di far emergere contributi dentro una visione unitaria, ma non omogenea. Una comunicazione che, invece d’essere impegnata a fare ‘guerre’, è impegnata a costruire esperienze di coesione e di condivisione. (C&A)

Il servizio andato in onda sul TGR Lombardia del 16 Marzo: