DA 75 ANNI I CERNUSCHESI INVOCANO SAN GIUSEPPE NELLA SUA BELLA CAPPELLA

Alla festa di San Giuseppe 1943 fu inaugurata la Cappella del Santo nella chiesa prepositurale, consacrata il 17 luglio 1932 dall’allora arcivescovo di Milano cardinale Ildefonso Schuster.


L’altare di san Giuseppe della chiesa prepositurale

«Non poteva mancare l’altare a San Giuseppe - si legge su Voce Amica di marzo 1943 in un articolo a firma monsignor Luigi Ghezzi, illustre nostro concittadino - fu subito in programma quando si decise la costruzione della nuova chiesa. C'era anche nella vecchia chiesa e poi si voleva ricordare il prevosto cavaliere don Giuseppe Toselli, che ini­ziò e venne a mancare quando la costruzione della nuova chiesa era per divenire un fatto compiuto.» Poi si spiega: «Nella vecchia chiesa, l’altare di San Giuseppe vi era stato messo, quando fu ampliata (1810) con due piccole navate laterali; a sfondo delle quali a destra si eresse l’altare alla Madonna del Rosario, a sinistra l’altare di San Giuseppe con rispettive statue in marmo bianco, in stile barocco e di un certo valore artistico.» Ma «il poco buon gusto di una quarantina d’anni fa fece cambiare con due statue in legno a co­lori le due marmoree, che arrischiarono di an­dare, non appena riposte, ma anche perdute.»

«Ora, sul nuovo altare, di disegno dell’archi­tetto Zanchetta – prosegue l’articolo - tutto in marmo e alquanto mo­numentale come richiede la chiesa stessa, vi appare la vecchia statua marmorea del Santo, che vi troneggia magnificamente, con due An­geli ornamentali pure in marmo bianco, opera scultoria del concittadino Bazzini. L’abside è stata ornata con mosaico, vera­mente bello nella significazione voluta dal no­stro Prevosto, e nella fattura curata dal Carpi della Scuola di Brera. In mezzo troneggia la Vergine che è per af­fidare all’amplesso amoroso del casto suo spo­so il Bimbo divino. L'artista ha vestito di ricchi paludamenti orientali San Giuseppe, così che ha fatto credere al poco attento osservatore, trattarsi di un sacerdote del Tempio di Geru­salemme o del Santo vecchio Simeone. Da un lato stanno poi il Sommo Pontefice (e il viso è del regnante Pontefice Pio XII) e un Vescovo (e il viso è del nostro Arcivescovo cardinale Schuster) che invocano il Patrono della Chiesa universale. Dall'altra parte è trat­teggiata una famiglia inginocchiata e supplice a domandare protezione e benedizione da San Giuseppe. Le vetrate istoriate ci ricordano la piccola casa e lo botteguccia di San Giuseppe e la santa sua morte fra le braccia di Gesù e di Maria.»

«Così nell’altare vi è tutta e bellamente rap­presentata la figura e la storia del gran Santo. E il Santo – conclude monsignor Luigi Ghezzi - non mancherà certo di benedi­zioni e larga protezione a questa popolazione cernuschese», che volle «veramente un’opera d’arte, degna della nostra bella Chiesa e ri­spondente alla pietà e al buon gusto artistico di Cernusco

L’inaugurazione e benedizione dell’altare di San Giuseppe, in quel 19 marzo 1943, solennità liturgica dello sposo di Maria, avvenne nel corso della Messa solenne delle 10, celebrata, per l’occasione, nella cappella del Santo.

All’altare di San Giuseppe i Cernuschesi continuano a sostare per invocare la sua protezione. Il prossimo 19 marzo non mancherà certamente anche una preghiera particolare per i benefattori e gli artisti che ci hanno donato un cappella così bella.

Cernusco sul Naviglio, 12 marzo 2018