A SOTTO IL MONTE, IL 31 DICEMBRE, LA MARCIA DELLA PACE

Il paese natale del santo Papa Giovanni XXIII ospiterà, il prossimo 31 dicembre, la Marcia della pace, giunta quest’anno alla 51^ edizione. La Marcia è «un’icona dell’impegno per la pace, un impegno che parte dalla convinzione personale, ma che deve aprirsi all’impegno sociale, e perché sia più efficace dev’essere collettivo, per sconfiggere l’idea che la guerra è inevitabile»


Marcia della pace (foto archivio www.agensir.it)

La Marcia partirà da Calusco d’Adda e sarà aperta da una croce costruita con i legni dei barconi approdati a Lampedusa, benedetta e autografata da Papa Francesco. L’appuntamento è per le ore 16.30 con l’accoglienza. Quattro tappe segneranno il cammino diventando momenti di riflessione, di confronto e di testimonianza. Il messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace del 1 gennaio 2018 scandirà il tema e i vari passaggi: “Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace”. Alcuni vescovi e una pastora presiederanno la riflessione. Verranno proposte alcune testimonianze dirette e personali di migranti e rifugiati o di progetti di accoglienza e integrazione. La marcia si concluderà a Sotto il Monte, dopo circa 4 km di cammino a piedi, con la celebrazione della Messa presieduta dal vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi. In allegato, il programma dettagliato con i protagonisti e i temi.

Al termine della celebrazione, come gesto significativo è proposta una “cena digiuno”. Il ricavato di quanto raccolto, offrendo l’equivalente della cena, andrà a favore del progetto “Lavoro per e con…” che svilupperà l’avviamento di una attività lavorativa per giovani disoccupati italiani e non, nelle Valli Bergamasche.

«È dal 31 dicembre 1968 che Pax Christi organizza la Marcia della Pace la notte di Capodanno. Fu fatta proprio a Sotto il Monte, 50 anni fa – spiega don Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi - sulle orme di Papa Giovanni XXIII e con la presenza di Padre David Maria Turoldo. Una scelta alternativa ai veglioni e cenoni per ricordare a se stessi e a tutti che il nuovo anno deve vederci impegnati, ogni giorno per la pace.». «La Marcia è quindi un’occasione di riflessione, di denuncia e di impegno: per il disarmo e una difesa civile nonviolenta; per il rispetto della legge 185/90 sull’export delle armi, che l’Italia sta violando vendendo armi all’Arabia Saudita che bombarda lo Yemen; contro gli aerei da guerra F-35 (130 milioni l’uno) predisposti anche per il trasporto di bombe nucleari. E c’è l’impegno per la messa al bando delle bombe atomiche, anche alla luce del trattato firmato da 122 Paesi (l’Italia era assente!) lo scorso 7 luglio, valorizzato ancor di più con il Premio Nobel per la Pace a ICAN. Il lavoro non manca.»

La Marcia è «un’icona dell’impegno per la pace, un impegno che parte dalla convinzione personale – ha scritto monsignor Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, già presidente di Pax Christi Italia (Avvenire, 28 dicembre 2017) - ma che deve aprirsi all’impegno sociale – e perché sia più efficace dev’essere collettivo – per sconfiggere l’idea che la guerra è inevitabile (tanto più la guerra frammentaria, quale oggi si sta sperimentando, nella prospettiva terribile d’una guerra atomica), mentre superate le guerre medioevali tra le città, superate le guerre successive tra le nazioni, bisogna lavorare perché un’Onu veramente democratica (senza Stati con diritto di veto) ed efficace (con un suo esercito in funzione di polizia mondiale) possa risolvere i problemi insorgenti senza più il ricorso alle guerre. E vanno affrontati i problemi connessi, a cominciare da quello della produzione e del commercio delle armi.»

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Per leggere il messaggio di Papa Francesco per la 51^ Giornata mondiale della pace, cliccare qui

Ecco la locandina della Marcia della pace 2017 con programma :

Cernusco sul Naviglio, 28 dicembre 2017