“SAN VINCENZO”, DA SETTANT’ANNI ACCANTO AI POVERI

Con uno stile inconfondibile, fatto di sobrietà e umiltà, i volontari di questa benemerita associazione operano nella nostra città da settant’anni. Domenica 26 novembre, alla Messa delle ore 9,30 in chiesa prepositurale, sarà ricordato questo significativo anniversario. Intanto i ‘vincenziani’ continuano a sostenere le persone in situazione di povertà ed emarginazione, che sempre numerosi si rivolgono alla loro sede di via Marcelline 37.


La sede della “San Vincenzo” in via Marcelline 37

“La volontà di costruire con ogni assistito in difficoltà una relazione individuale e personale è ed è sempre stata l’originalità fondamentale del nostro modo di agire”: è quanto ha scritto una volontaria su Voce Amica di novembre 2017. “Consapevoli che l’uomo si realizza spiritualmente ed emotiva­mente attraverso le relazioni interpersonali – prosegue la ‘vincenziana’ - la scelta che ognuno di noi della San Vincenzo fa, si fonda su un impegno personale e du­raturo poiché il rapporto con persone socialmente e culturalmente molto diverse, impone molto tempo e dedizione.”

La locale Conferenza di San Vincenzo, appena fondata, fu “dedi­cata a Santa Francesca Cabrini, la santa lombarda, canonizzata pro­prio nel 1947, che dedicò tutta se stessa all’assistenza materiale e morale degli emigranti italiani in America”.

“Nei vari rendiconti conservati a memoria del nostro lavoro – aggiunge la volontaria - ci scorre dinnanzi tutta la mutazione sociale avvenuta partendo da quei difficili anni del dopoguerra; si legge di aiuti dati agli orfani e alle vedove di guerra, della distribuzione di generi alimentari e di vestiario, cosa che si fa tuttora, insieme alla legna per riscaldare le case, di sovvenzioni per aiutare i bambini malnutriti e rachitici ad accedere alle colonie estive.”

“Proseguendo negli anni si arriva al periodo del cosiddetto boom economico durante il quale, però, la richiesta di pagamento di affitti onerosi e di bollette si fa sempre più pressante soprattutto per le numerose famiglie di immigrati dal Sud d’Italia in cerca di un benes­sere che si fatica a raggiungere allora come in questo momento.”

“Nei successivi anni Ottanta e Novanta, le ‘nuove povertà’ si ma­nifestano nel disagio dovuto all’uso delle droghe, all’emarginazio­ne sociale e alle prime immigrazioni dai Paesi dell’Africa e dell’Europa dell’Est. Questo fenomeno si è evidenziato, particolarmente, in questi ultimi anni: moltissime donne, arrivate da Romania, Ucraina ecc. per accudire i nostri anziani, rimaste senza lavoro faticano a tira­re avanti nella loro quotidianità che prevede, anche, un continuo e pressante aiuto alle famiglie rimaste in patria.”

“Il problema della disoccupazione e della perdita della casa – spiega ancora la volontaria - coin­volge anche nuclei familiari con bambini: il nostro sostegno integra, in alcuni casi, l’intervento del Servizi sociali del Comune, quello della Caritas cittadina e di altre associazioni territoriali.”

La “San Vincenzo” non si stanca di proseguire nel suo impegno accanto alle vecchie e nuove povertà. Ma per farlo ha continuo bisogno del sostegno di generosi offerenti, perché le risorse a disposizione non sono mai sufficienti.

Un modo concreto per aiutare l’associazione, per esempio, è quello di visitare il “Banco di beneficenza” che anche quest’ anno sarà allestito presso il Centro Cardinal Colombo nei giorni di sabato 25 e domenica 26 novembre. Attraverso l’acquisto di un oggetto, molti dei quali realizzati e donati per questa iniziativa, si può dare un sostegno alle opere di carità dell’associazione.

“La nostra presenza è sempre stata fedele allo spirito dei fondatori – assicurano i volontari della “San Vincenzo” nello sforzo di rinnovarsi incessantemente e di adattarsi alle mutate condizioni dovute ai cambiamenti dei tempi. Per ricordare e rinnovare questo impegno i volontari della “San Vincenzo” parteciperanno alla Messa delle ore 9,30 di domenica 26 novembre in chiesa prepositurale. La comunità pastorale si unirà a loro nel rendere grazie al Signore per il tanto bene compiuto in settant’anni.

Cernusco sul Naviglio, 23 novembre 2017