CINQUANT’ANNI FA LA PRIMA MESSA A “SAN GIUSEPPE”
Il 2 dicembre 1967 monsignor Luigi Oldani, vescovo ausiliare di Milano, benedisse il nuovo complesso parrocchiale di via San Francesco e vi celebrò la prima Messa. Poi il 19 marzo 1968 fu l’arcivescovo di Milano, cardinale Giovanni Colombo, a presiedere una solenne celebrazione eucaristica.
Chiesa di San Giuseppe Lavoratore (Via San Francesco):
19 marzo 1968,
da destra don Felice
Riganti, cardinale Giovanni Colombo, don Arcangelo Rossignoli.
«Sua eccellenza monsignor Luigi Oldani, vescovo ausiliare di Milano, sarà tra noi, sabato 2 dicembre alle ore 20, per benedire il nuovo complesso parrocchiale, la nuova chiesa e per celebrare la prima Santa Messa»: questo è l’annuncio di don Arcangelo Rossignoli, allora prevosto di Cernusco (1962/1989), riportato su Voce Amica di dicembre 1967. Poi aggiunge: «E’ avvenimento già sognato dall’indimenticabile prevosto monsignor Claudio Guidali ed arrivato finalmente alla sua realizzazione. Ringrazio di gran cuore la divina Provvidenza e il caro San Giuseppe scelto come patrono del nuovo centro religioso. Compatrono sarà il serafico San Francesco di Assisi, tanto caro al popolo.»
«Si stanno facendo le pratiche – spiega quindi il prevosto di allora - per ottenere il decreto arcivescovile di erezione della nuova parrocchia. Appena avuto, si faranno festeggiamenti, per ricordare la storica data. Intanto, per un bene maggiore, incomincerà a funzionare subito come fosse parrocchia vera e propria con funerali, battesimi, matrimoni, prime comunioni, cresime, con proprie associazioni ecc.»
Quando si erige una nuova parrocchia, all’interno di una città o paese dove ne esistono già altre, si pone il problema di individuarne i confini. «E’ sembrata soluzione migliore – sottolinea don Arcangelo, per i confini della nuova parrocchia - prendere le Linee celeri dell’Adda (ora Metropolitana 2, ndr). La distinzione è completa, non presenta difficoltà di interferenze e acconsente di avere il Santuario di Santa Maria ancora con la prepositurale, con la quale ci sono legami di tradizioni secolari, che è utile conservare. La porzione territoriale è molto vasta... La zona è in pieno sviluppo edilizio, in prevalenza industriale. Attualmente conta più di tremila abitanti.»
La prima chiesa fu pensata come provvisoria. Infatti, spiegava il prevosto Rossignoli, «la chiesa vera e propria sorgerà appena possibile; l'attuale bella, devota, elegante nella sua semplicità, capace di seicento posti a sedere, entra nel piano di fabbricato che sarà domani ambiente di oratorio soltanto, per cui fu studiata con questa prospettiva. Con semplici tavolati, si potranno ricavare, se necessario, aule di catechismo.» Quindi precisava: «L'attuale complesso è composto: di una chiesa capace, come si è detto, di seicento posti a sedere; di un appartamento per sacerdote; di tre aule per oratorio maschile; di tre aule per oratorio femminile; di un saloncino di 190 posti a sedere per adunanze e divertimento; di un vasto terreno di ventimila metri quadrati, per gli indispensabili campi da giuoco e sul quale sorgeranno la chiesa definitiva e gli altri complessi parrocchiali.»
«Due sentimenti pervadono in questo momento il mio cuore: uno di gioia per aver donato a Gesù una nuova casa, destinata a far tanto bene; un secondo di dolore, perchè si avvicina l’ora del distacco da figli teneramente amati. Mi consola il pensiero, che sono affidati al carissimo Don Felice Riganti, tanto ben preparato a questo nuovo, importantissimo compito.» Con questo stato d’animo don Arcangelo accompagna la nascita della nuova parrocchia.
Ricordiamo questo anniversario, innanzitutto, per rendere “grazie al Signore con tutto il cuore … Grandi sono le opere del Signore, le contemplino coloro che le amano … Le sue opere sono splendore di bellezza”. (salmo 111). Poi per un dovere di riconoscenza verso tutti coloro che hanno reso possibile, in vario modo, e hanno lavorato per l’avvio della Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore.
Cernusco sul Naviglio, 30 novembre 2017