FESTA DEGLI ORATORI: “L´IMPORTANZA DI EDUCARE I PIÙ PICCOLI ALLA FEDE”
Si è conclusa la Festa degli
oratori cittadini: l’ultimo appuntamento in Sacer, da martedì 29 settembre a
domenica 4 ottobre. Conferito il mandato educativo a catechisti, educatori e allenatori.
La festa dell'Oratorio nella nostra Comunità pastorale ha avuto come slogan "Alla fine della sera ciò che conta è avere amato". Allo stesso tempo, la proposta diocesana della FOM (Fondazione Oratori Milanesi), riprendendo la lettera pastorale di quest’anno dell'arcivescovo, cardinale Angelo Scola, sul tema "Educarsi al pensiero di Cristo", ha proposto come motto per il nuovo anno oratoriano "Come Gesù", chiedendo ai ragazzi, agli adolescenti e ai giovani che vivono l'Oratorio di immedesimarsi nei sentimenti e nei pensieri di Cristo, così da chiedersi in ogni situazione quotidiana: "Qui, che cosa avrebbe fatto Gesù? Come si sarebbe comportato? Quali parole avrebbe detto? Quali azioni avrebbe compiuto?" E agire poi di conseguenza.
All’inizio della giornata di festa, domenica 4 ottobre, la partecipatissima Messa delle ore 9,30 in chiesa prepositurale (le previsioni meteo hanno sconsigliato di celebrarla nel grande cortile della Sacer), presieduta da don Ettore Colombo, prevosto della città e responsabile della nostra Comunità pastorale e concelebrata con don David Maria Riboldi, vicario parrocchiale per la pastorale giovanile.
«La festa di apertura degli Oratori - ha detto don Ettore Colombo - riporta tutta la nostra Comunità pastorale all'importanza di educare i più piccoli alla fede cristiana come incontro personale con il Signore Gesù all'interno della Chiesa. Da qui l'importanza, più volte ricordata dal nostro arcivescovo, della Comunità educante, e la necessità di non separare la vita dell'oratorio da quella della parrocchia, perchè non sono due mondi a parte.»
«Mettere al centro il comandamento dell'amore e educarsi a vivere come Gesù – ha proseguito il prevosto della città - non è qualcosa di astratto o che possiamo immaginarci personalmente. Significa, invece, guardare all'amore di Gesù che la parabola riportata nella pagina del vangelo odierno (domenica 4 ottobre, ndr)- gli operai chiamati a lavorare nella vigna in diverse ore del giorno e pagati con lo stesso salario - sottolinea essere di totale gratuità. L'amore di Dio che Gesù ci ha rivelato ha questa caratteristica: di essere rivolto a tutti - buoni e cattivi, vicini e lontani, giusti e peccatori - e di trasformare tutti nella novità portata da Gesù stesso. Per fare questo non dobbiamo puntare sulle nostre forze, quasi dipendesse solamente da noi essere "come Gesù". Dobbiamo, piuttosto, vivere "con Lui", sfruttando ogni occasione di incontro dove Gesù ci raggiunge con il dono del suo Spirito, perchè solo vivendo "con Gesù" è possibile, alla fine, vivere "come Gesù". Ed è quello che stiamo facendo proprio ora nell'Eucaristia.»
Durante la Messa è stato poi conferito il mandato educativo ai catechisti, agli educatori e agli allenatori dell’A.s.o. , chiamati ad “accompagnare i più giovani all’incontro personale con il Signore Gesù nella comunità cristiana.” Il prevosto ha quindi detto agli educatori: “Dio vi chiama a essere innanzitutto dei testimoni credibili che, con il pensiero, i sentimenti e l’azione, rimandino al pensiero, ai sentimenti e all’azione di Cristo e aprano il cuore alla sua imitazione. Sarà la vostra fede, comunicata nella comunione fraterna, ad aiutare i ragazzi e i giovani a cogliere la profondità dell’amore del Padre e la sua predilezione per i più piccoli e a rispondere a questo amore imparando a seguire Gesù, come unico e vero Maestro.”
Consegnato il "Mandato educativo"
La Festa è poi proseguita in Oratorio come da programma: con l’apertura stand, pesca di beneficenza, gonfiabili e “Ruota del Chiodini”. Nel pomeriggio, con uno spettacolo per bambini e l’esibizione hip-hop. Per tutti, inoltre la possibilità di fermarsi a pranzo e a cena.
Cernusco sul Naviglio, 5 ottobre 2015