"CENTRO D´ASCOLTO": ATTENTO AL FENOMENO MIGRATORIO

In occasione del 20° del “Centro d'ascolto”, dopo aver descritto quanto fatto nel primo decennio, ripercorriamo questa volta l’attività svolta dal 2005 ad oggi.

Dopo i primi dieci anni di attività, un'importante occasione di riflessione e di revisione dell'operato del Centro d'ascolto fu costituita dalla pubblicazione di uno studio sociologico-statistico -"Indagine 2004 sul bisogno sociale in Cernusco sul Naviglio"- promosso dalla Caritas cittadina di allora che, partendo da un censimento delle associazioni e degli enti operanti sul territorio, attraverso rilevazioni e interviste, si proponeva di individuare e valutare, per macro gruppi sociali, sia i bisogni presenti in Cernusco che le risposte fornite dai vari enti e operatori.

Il Centro d'ascolto -anche attraverso una partecipazione attiva nella fase di rilevazione - poté ricavare da questo studio una visione più completa - aggiornata e approfondita - delle povertà presenti sul territorio così da poter meglio conformare la sua azione. La maggiore conoscenza, poi, degli enti e delle associazioni di volontariato operanti nel sociale ha reso possibile una collaborazione stretta con le stesse rendendo quindi più efficace la sua attività di orientamento e accompagnamento delle persone ascoltate. Tale collaborazione si é perfezionata nel tempo ed é proseguita sempre più efficace fino ad oggi.


Una famiglia di immigrati (Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Da quegli anni ai tempi attuali l'aggravarsi delle conseguenze della crisi economica - iniziata già alla fine degli anni '90 con pesanti effetti negativi sull'occupazione e, di conseguenza, sui bilanci e sull'indebitamento individuali e famigliari - ha di molto aumentato il numero delle persone che si rivolgono al Centro d'ascolto. Anche la tipologia degli assistiti é notevolmente cambiata: mentre nei primi anni di attività si registrava una accesso al Centro prevalentemente di immigrati, oggi circa il quaranta per cento degli assistiti é costituito da italiani, spesso completamente impreparati ad affrontare i situazioni imprevedibili di povertà.

Di grande rilievo, di efficace potenziamento e valorizzazione dell'attività del Centro d'ascolto sono stati poi due eventi importanti nella nostra città di Cernusco: l'avvento della Comunità pastorale e la conseguente ricostituzione della Caritas cittadina. La creazione della Comunità pastorale Famiglia di Nazaret ha contribuito in modo decisivo ad orientare la mentalità dei fedeli cernuschesi da una visione circoscritta alla parrocchia ad uno sguardo d'insieme che riesce a comprendere l'intera Cernusco, consentendo di esprimere sinergie efficaci altrimenti difficilmente realizzabili. L'attività del Centro d'ascolto, che già per l'intuizione dei suoi fondatori - Rusinenti e Don Claudio - é nata con una dimensione cittadina, non poteva che trarre efficacia e vantaggio da questa unità pastorale.

La ricostituzione, poi, di una Caritas cittadina - conseguenza, appunto, dall'unità pastorale - ha permesso, tra le tante altre cose, di poter proporre alla Comunità pastorale un visibile segno di attenzione verso le povertà rilevate. Questo segno, si é concretizzato nel destinare ogni anno le offerte raccolte durante le sante Messe di cinque domeniche alla Caritas stessa per utilizzarle nelle povertà emergenti. Per il Centro d'ascolto questo gesto, di tutto rilievo, ha consentito di poter contare su maggiori risorse nella formulazione di progetti di riscatto delle persone in difficoltà e al contempo di poter contare su una maggior sensibilizzazione della comunità alle povertà emergenti. Prova ne é che, grazie all'attenzione sollecitata da questi gesti comunitari concreti, nuovi volontari si sono proposti per un impegno continuativo

Anche la costituzione dell'Associazione "Farsi "Prossimo" - braccio operativo della Caritas e di cui il Centro d'ascolto é entrato a far parte con altri gruppi comunitari - si é rivelata un’efficace occasione di maggior integrazione dell'attività di tutto il volontariato che fa riferimento alla Comunità pastorale, con risultati evidentemente più efficaci. L'individuazione poi di nuovi ambiti di intervento (problema abitativo e lavoro) sta sollecitando il Centro d'ascolto a seguire concretamente e più da vicino le persone e le famiglie con disagi riferibili a casa e lavoro.

Guardando al prossimo futuro, il Centro d'ascolto é attento al fenomeno migratorio epocale a cui assistiamo quotidianamente e si prepara ad affrontare le emergenze che ne dovessero derivare.

(seconda parte – fine; la prima parte è stata pubblicata il 28 settembre 2015)

Cernusco sul Naviglio, 5 ottobre 2015