IN VISITA A BARCELLONA, ALLA SAGRADA FAMILIA
Si è concluso il viaggio organizzato dalla nostra Comunità pastorale in occasione dei dieci anni dalla sua costituzione. Al centro dell’itinerario la visita alla Sagrada Familia di Barcellona, nei giorni in cui la città catalana è stata sconvolta dall’attentato terroristico dello scorso 17 agosto.
Una trentina di cernuschesi, dal 16 al 19 agosto, sono stati in visita alla Sagrada Familia di Barcellona, in occasione del decimo anno di costituzione della nostra Comunità pastorale “Famiglia di Nazaret”, guidati dal prevosto della città, don Ettore Colombo. A più mani hanno scritto il ‘diario’ del loro itinerario in terra catalana, che già pubblicato sulla nostra pagina Facebook, riproponiamo anche qui di seguito con un commento finale.
Primo giorno, 16 agosto - L’itinerario è iniziato con la visita al mattino alla ‘bouqueria’ (mercato coperto) ricco di colori e di profumi. Nel pomeriggio, invece, la visita al monastero di Montserrat con celebrazione significativa della Messa nella "Capilla de la Virgen" alle spalle della statua della "Moreneta". Il monastero di Montserrat può essere considerato uno dei luoghi più spirituali di tutta Europa. La sua fama millenaria è dovuta in particolare alla venerazione per la Vergine nera di Montserrat. L’imponente edificio dell’Abbazia sorge su una montagna dalle forme uniche per la loro originalità. Su queste montagne fin dall’888 esisteva una cappella dedicata alla Madonna, apparsa in una grotta dove vivevano degli eremiti. Il monastero benedettino venne fondato dall’abate Oliba nel 1025. Nel XII secolo s’innalzò la chiesa romanica e nel 1223 fu creato il primo coro di voci bianche d’Europa. Che ancora esiste. Infatti nel monastero, oltre a un centinaio di monaci, vivono i ragazzi che compongono la Scuola di canto di Montserrat (chiamata Escolania de Montserrat in catalano), considerata la più antica d’Europa. Il gruppo architettonico del monastero è composto da diverse piazze e dalla basilica, originaria del XVI secolo e ricostruita durante il XIX secolo. Molto vicino si trova il Monastero benedettino, con la sua bella sala capitolare, il chiostro neoromanico e il refettorio, rinnovato nel 1925. Il Museo custodisce opere di artisti come Picasso, Dalì, El Greco. Grande emozione ha suscitato, infatti, il paesaggio che circonda il monastero con i monti di granito rossastro modellati dal vento e dall'acqua. Il clima di intensa spiritualità è stato arricchito durante la giornata da una vivace e fraterna allegria condivisa da tutto il gruppo. Dopo cena la classica passeggiata sulla ‘rambla’.
Secondo giorno, 17 agosto 2017 - Travolti e avvolti dallo stupore della bellezza, nel secondo giorno, alla Sagrada Familia il gruppo ha potuto vedere da vicino l'opera architettonica del maestro Antonio Gaudi. Abbiamo poi partecipato alla Messa celebrata da don Ettore Colombo, prevosto della città, nella cripta della grande basilica. Durante l'omelia don Ettore ha sottolineato come ci siamo "meravigliati dalla grandezza e dalla bellezza che abbiamo visto nelle sculture delle facciate all'esterno della chiesa." I fatti della vita di Gesù sono visti da tutti perché posti sopra le porte all'esterno della chiesa. I misteri raffigurati, attraversando queste porte, si vedono e si vivono con occhi diversi. Altro passaggio significativo dell'omelia è stata la sottolineatura che "siamo qui come pellegrini non a titolo personale ma a nome della comunità cristiana, nel ricordo dei 10 anni della comunità pastorale. Siamo infatti rappresentativi della nostra comunità nelle diverse forme." Il riferimento è che i partecipanti hanno diverse età dai 6 agli 80 anni, sono presenti bambini, adolescenti, giovani, famiglie di diverse età, vedove e sacerdote. Nel pomeriggio il gruppo si è diviso nella visita al Parc Guell e al Palazzo Guell. Purtroppo gli avvenimenti del tardo pomeriggio - qui a Barcellona, con il tragico attentato sulla ‘Rambla”, che non ha visto coinvolto nessuno dei partecipanti - hanno offuscato tutta la ricchezza delle bellezze finora ammirate. Come ha commentato un altro partecipante, “gli avvenimenti di queste ultime ore a Barcellona stanno rendendo molto amara questa esperienza. Stiamo tutti bene, ma siamo un po’ sconcertanti”. Non possono mancare la nostra vicinanza e le nostre preghiere per le vittime, i feriti e i loro famigliari.
Terzo giorno, 18 agosto 2017 – Barcellona, dopo il tragico attentato di giovedì, si è svegliata ferita, ma non vinta. Alle 9 c’eravamo solo noi sulla Rambla … ma semplicemente perché la vita normalmente inizia verso le 10,30 o giù di lì. E Barcellona, con orgoglio e con fermezza, ha rialzato la testa. Marina, la nostra guida con il nodo alla gola e le lacrime agli occhi – ma con amore per la propria città e passione per il proprio lavoro – ci ha fatto visitare a piedi il centro storico. Abbiamo pranzato seduti ai tavoli dei ristoranti attorno a Santa Maria del Mar. Nel pomeriggio Casa Batlò ci ha accolto, affollatissima di turisti. La televisione manda immagini di luoghi che avevamo attraversato il giorno prima … ma anche due ore prima. C’è sconcerto, ma in tutti noi c’è la voglia di aiutare Barcellona a tornare a vivere, come ci è dato di fare in questi giorni: continuando la nostra visita.
Ultimo giorno, 19 agosto 2017 - Con l'atterraggio a Linate dell'aereo proveniente da Barcellona - questa sera alle ore 19,45 - si è stemperata la tensione e la carica emotiva dei 27 partecipanti all’itinerario, con al centro la visita e la Messa alla Sagrada Familia, proposto dalla nostra Comunità pastorale “Famiglia di Nazaret” in occasione del suo decimo anno di costituzione. Il bilancio è stato positivo nonostante il limitato numero dei partecipanti, che hanno comunque vissuto non pochi momenti emozionanti. Questa mattina, prima della partenza per l'aeroporto, il programma prevedeva una mezza giornata libera che è stata dedicata per qualcuno allo shopping, per altri all’escursione in teleferica dal porto al Montjuic, per altri ancora alla visita al monastero di Pedralbes, e per alcuni "sportivi" alla tour nello stadio Camp nou della squadra di Messi. Nei prossimi giorni ci sarà probabilmente l’occasione per ritornare su questo itinerario proposto dalla nostra comunità pastorale con qualche sottolineatura, anche alla luce delle ultime notizie d’agenzia che riferiscono come fosse la Sagrada Familia l’obiettivo iniziale degli attentatori che hanno seminato terrore e sangue a Barcellona.
Ripensando alla nostra visita a Barcellona - I percorsi che questo viaggio ci ha portato a seguire sono stati all’insegna dell’ammirazione, delle emozioni e della consapevolezza della luce. Abbiamo visto luce nell’abbacinante paesaggio del Monastero di Montserrat, ove la Moreneta (statua di Madonna con Bambino che lì è venerata) non si stanca di lasciarsi abbracciare e le tondeggianti granitiche architetture naturali sono tutt’uno con le opere dell’uomo. La luce del senso di comunità si è diffusa tra noi, luce di gioia per un’esperienza che ha visto rappresentate tutte le generazioni, dai sei agli ottant’anni. Nel caotico chiaroscuro del Barrio Gotico, la luce della storia ha tessuto un racconto appassionante, a tratti fantastico, spesso attuale. Lo scintillio delle Ramblas, la luminosità della spiaggia di Barceloneta e i colori e sapori della gastronomia catalana ci hanno mostrato il lato effervescente e vivace di un popolo dalla forte identità. Ma soprattutto la Sagrada Familia si è aperta ai nostri occhi come un vero e proprio faro, un enorme rappresentazione del mondo esteriore a spiegazione del mondo interiore, spirituale. Ci si sente avvolti, protetti dalle linee ardite e complesse delle colonne e delle volte, sorpresi dalle geometrie insolite, ma allo stesso tempo proiettati nel mondo, collegati con tutti gli uomini della terra mediante i grandi flussi di luce che invadono gli spazi interni, si espandono rimbalzando sulle pareti, sugli archi, frangendosi sulle cortine e sui cordoli, riflettendosi sulle ceramiche. A tutta questa luce qualcuno ha voluto contrapporre le tenebre di un odio tanto più sconcertante quanto più irrispettoso, non solo della nostra ma di tutte le espressioni religiose, inclusa quella che quei portatori di tenebra pretendono di professare. Ma le eclissi, si sa, sono di breve durata e il sole torna a illuminare la mente e il cuore degli uomini. Ci auguriamo che esperienze come la nostra possano contribuire a far splendere la speranza e ad accrescere la coscienza di essere parte di una realtà che si estende ben oltre i confini della nostra comunità. (Loris, Gabriella, Maria Sofia, Filippo Navoni)
Le fotografie del viaggio a Barcellona sono pubblicate sulla pagina Facebook di CernuscoInsieme.it
Cernusco sul Naviglio, 23 agosto 2017