CAP ASSICURA: “ACQUA, PER ORA NESSUN RISCHIO”

Il rischio di avere rubinetti a secco, secondo Cap, è molto limitato, perché, a differenza di quanto accade a Roma, a Milano l'acqua viene prelevata da falde acquifere profonde anche fino a 100 metri.


Uno dei pozzi di prelievo dell’acqua potabile presente sul nostro territorio comunale

La crisi idrica che sta preoccupando tanti italiani, a causa del prolungato periodo di siccità, non dovrebbe riguardare, nell’immediato, Cernusco e gli altri Comuni gestiti dal Gruppo CAP. "Milano si trova in una situazione fortunata non solo per la conformazione del territorio che permette il rifornimento idrico da profonde falde acquifere, ma anche perché negli anni sono stati fatti ottimi investimenti per garantire la fornitura e la qualità dell'acqua": è quanto ha dichiarato, lunedì 24 luglio, all’Ansa Alessandro Russo, presidente di Cap, il gruppo che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio della Città Metropolitana di Milano e in diversi altri comuni lombardi.

Il rischio di avere rubinetti a secco, secondo Cap, è molto limitato per i Comuni milanesi, perché, a differenza di quanto accade a Roma – ha precisato - dove l'acqua viene rifornita con bacini idrici (laghi o fiumi), a Milano l'acqua viene prelevata da falde acquifere profonde anche fino a 100 metri. Falde che hanno tempi di ricarica molto lunghi e ci vorrebbero quindi anni prima che si creino situazioni critiche.

Il Gruppo CAP informa, inoltre, che in autunno il Water Safety Plan (WSP) sarà esteso al sistema acquedottistico Martesana, che include i comuni di Bussero, Cassina de’ Pecchi e Cernusco sul Naviglio. Si tratta – come spiega l’azienda pubblica - di un “rivoluzionario sistema di analisi dell’acqua che prevede più controlli, più prelievi, più parametri nell’intera filiera idro-potabile, da quando l’acqua entra nell’acquedotto fino al punto di erogazione finale. Introdotto recentemente dalla normativa europea, che presto lo renderà obbligatorio in ogni Stato dell’UE, il WSP è stato adottato per la prima volta in Italia dal Gruppo CAP, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità.”

In futuro poi tutti i pozzi del Gruppo CAP dovrebbero essere dotati di un nuovo e innovativo sistema di monitoraggio Early Warning, che prevede una rete di sonde/analizzatori in continuo per garantire il controllo da remoto della qualità dell’acqua. Attualmente è in funzione su 32 pozzi, che in autunno passeranno a 60.

Cernusco sul Naviglio, 25 luglio 2017