Venerdì 29 Marzo

PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE. TUTTI DESIDEROSI DI LAVORARE PER LA CITTÀ

Lunedì 17 luglio in un’aula consigliare gremita, come di rado capita, si è insediato il nuovo consiglio comunale. Pietro Melzi eletto presidente del “parlamentino cernuschese”, Olivia Mabellini la sua vice.


Il Sindaco Ermanno Zacchetti (primo a sinistra) e il presidente del consiglio comunale Pietro Melzi

Primo atto del nuovo consiglio comunale la verifica dell’eleggibilità dei consiglieri eletti e la sostituzione di quelli nominati assessori. Così Daniele Restelli e Mariangela Mariani di Vivere Cernusco, nominati nella giunta comunale, sono stati sostituiti dai primi dei non eletti della stessa lista: Gianni Cervellera e Chiara Beniamino. Altri cambi, invece, per rinuncia degli eletti: Daniele Cassamagnaghi, l’ex sindaco, è entrato in sostituzione della candidata sindaco di Forza Italia Ivana Raguzzi, mentre per la Lega Nord Pasqualino Ratti è subentrato alla consigliera Claudia Cristina Brambilla, dopo la rinuncia anche di Enzo Falzone.

La seduta inaugurale del mandato, come prevede la legge, è stata presieduta dal consigliere più votato nella consultazione dell’undici giugno e quindi da Maurizio Rosci, che ha innanzitutto ringraziato tutti quei cittadini che gli hanno espresso fiducia. Rosci però non ha nascosto la preoccupante disaffezione e il distacco dei cittadini nei confronti della politica, vista la scarsa partecipazione alla consultazione elettorale. Ha quindi invitato tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, a collaborare per trovare strumenti e occasioni per riavvicinare i Cernuschesi alla politica, auspicando che già all’interno del consiglio comunale si possa creare una clima di confronto sempre attento al bene della città. Invito che ha raccolto, almeno in questa prima seduta, l’apprezzamento di tutti i consiglieri.

Rosci ha quindi invitato il neo eletto Sindaco Ermanno Zacchetti a giurare fedeltà alla Costituzione Italiana, come prevede la legge. Giuramento che è stato sottolineato dall’applauso dei consiglieri e del pubblico presente. Prendendo poi la parola, il Sindaco ha inizialmente ringraziato per il lavoro svolto il suo predecessore Eugenio Comincini e l’intero consiglio comunale passato. Quindi ha augurato un buon lavoro sia ai consiglieri riconfermati che a quelli che per la prima volta sono chiamati ad amministrare la città, dicendosi felicissimo per la presenza fra i banchi della minoranza di Daniele Cassamagnaghi, già sindaco dal 2002 al 2007, perché con la sua esperienza potrà essere utile ai lavori dell’assise.

Zacchetti si è detto poi onorato, e nello stesso tempo emozionato, per essere il nuovo Sindaco di Cernusco. “E’ una responsabilità grande”, “è un grande amore verso la mia città”, ha affermato Zacchetti, che poi ha aggiunto: mi “metto al servizio della cosa pubblica, con attenzione per ogni cittadino, cercando di essere un sindaco di ‘prossimità’ a cui tutti possono rivolgersi”. Una sfida che vedrà il Sindaco e la sua giunta impegnati perché Cernusco diventi una città migliore, con l’aiuto dell’intero consiglio. Zacchetti ha poi informato i presenti di avere già richiesto l’aspettativa dal lavoro per una costante presenza nel suo nuovo incarico amministrativo.


La sala consigliare affollata per la prima seduta del nuovo consiglio comunale

Si è quindi proceduto alla votazione per l’elezione del presidente del consiglio comunale, dove è palesemente emersa una divisione all’interno del PD: infatti, il consigliere Daniele Mandrini, segretario locale del partito, a nome del gruppo, ha proposto la candidatura del consigliere Pietro Melzi, incalzato dalla consigliera Manuela Longoni, sempre del PD, che ha candidato Rosci in virtù delle numerose preferenze ottenute alle elezioni. Divisione subito sottolineata dai consiglieri di minoranza che hanno accusato la maggioranza di essere già divisa, in primis dalla consigliera Rita Zecchini (Sinistra per Cernusco) che inoltre ha dichiarato di costituire con la consigliera Monica Tamburrini (La Città in Comune) un unico gruppo consiliare. Poi sono seguite le dichiarazioni, tutte a favore di Rosci, di altri consiglieri della minoranza: Paola Malcangio (Cernusco primaditutto), Olivia Mabellini (Cernusco Civica), Pasqualino Ratti (Lega Nord) e Lorella Villa (Cinque stelle).

Di diverso parere Daniele Cassamagnaghi (Forza Italia) che, considerando la duplice candidatura come una normale dialettica interna a un partito e segno di democrazia, ha auspicato la nomina di un presidente di stimolo per i lavori del consiglio e ha dichiarato la propria preferenza per Melzi. Seguita da quella di Gianluigi Frigerio (Cernusco Viva) sempre per Melzi. Giordano Marchetti (Vivere Cernusco), ricordando il percorso comune fatto nei dieci anni precedenti con il PD e sollecitando un chiarimento all’interno dello stesso partito, ha dichiarato che il suo gruppo avrebbe appoggiato Melzi.

Con queste posizioni e senza sorprese è quindi stato eletto, alla terza votazione, presidente del consiglio comunale Pietro Melzi, che ha raccolto 16 voti contro i 7 di Rosci e i 2 per Tamburrini. Pietro Melzi nel ringraziare per la nomina ha assicurato tutto il suo impegno nel guidare i lavori del consiglio con imparzialità e nell’attuare tutte le possibili iniziative per riavvicinare i cittadini alla politica. Vicepresidente è stata poi eletta Olivia Mabellini, nella votazione le due formazioni di maggioranza hanno espresso scheda bianca.

Il dibattito ha poi preso toni più “politici” con l’intervento di Rita Zecchini (Sinistra per Cernusco), che ha incalzato il Sindaco sulla mancata nomina del settimo assessore, chiedendo se fosse dovuta all’assenza all’interno della maggioranza di persone competenti oppure insinuando il dubbio di “equilibri di partito” o ancora come segnale, per il dopo estate, di una maggioranza allargata.

Giordano Marchetti (Vivere Cernusco) si è, invece, complimentato con Zacchetti per la sua elezione, non così scontata, a suo parere, per tre motivi: si veniva da dieci anni di governo Comincini con la candidatura di un sindaco nuovo; la coalizione non era più quella della passata consiliatura; infine, il clima politico nazionale non era certamente favorevole al centrosinistra. Ma, come punto a favore di Zacchetti, Marchetti ha citato il fatto che il neo sindaco ha sempre puntato sul “noi”, cioè sulla “squadra”. Anche la scelta degli assessori, per il consigliere di maggioranza, sia quelli nuovi che quelli già rodati, “sono dei buonissimi segnali per il proseguimento del mandato”.

Paola Malcangio (Cernusco primaditutto) ha rilanciato la mancanza del settimo assessore come un segnale di “giunta estiva”, nell’attesa di nuovi sviluppi, sia all’interno del PD e sia come segnale di una possibile nuova maggioranza. Ha comunque assicurato di voler lavorare all’interno del consiglio comunale nel rispetto delle funzioni di maggioranza e minoranza e senza posizioni preconcette.


Olivia Mabellini, in prima fila (da sinistra), eletta vicepresidente del consiglio comunale

Gianluigi Frigerio (Cernusco viva) ha invitato i consiglieri a smettere di polemizzare sui social o con dichiarazioni giornalistiche - quasi si fosse ancora in campagna elettorale, visto che si è chiusa con un chiaro vincitore - per pensare invece concretamente ai problemi della città. Ha quindi ribadito la sua piena collaborazione al lavoro del consiglio comunale.

Anche da Olivia Mabellini (Cernusco civica) è arrivato l’invito a lasciarsi alle spalle le polemiche personali per pensare al bene di Cernusco.

Lorella Villa (5 Stelle) ha offerto la sua piena collaborazione e contributi costruttivi, indipendentemente dai colori dei partiti, per una Cernusco migliore.

Daniele Cassamagnaghi (Forza Italia) ha augurato buon lavoro alla nuova giunta e ai consiglieri, dichiarandosi fiducioso per la presenza di numerosi giovani consiglieri, segno di una non troppa vera lontananza dei cittadini dalla politica.

Daniele Mandrini (PD) ha sottolineato la sua personale soddisfazione e dell’intero PD per l’elezione di Zacchetti. Ha definito la nuova giunta “un abito su misura di Ermanno” e ha evidenziato che i due assessori “tecnici” (Acampora e Vanni) sono un aiuto alle scelte politiche che l’amministrazione dovrà affrontare.

Anche Pasqualino Ratti (Lega Nord) ha auspicato la collaborazione tra i consiglieri, mentre Luca Cecchinato (Lega Nord) e Alessandro Galbiati (PD), i due più giovani consiglieri, si sono dichiarati entrambi emozionati per la loro elezione, augurandosi che l’intero consiglio lavori per il bene di Cernusco.

Zacchetti nella sua breve replica ha ribadito di aver scelto gli assessori con la “massima libertà”, “senza nessuna dietrologia, compresa la personale scelta di non nominare il settimo assessore”, valutando nei prossimi mesi “la possibilità di incaricare su specifiche deleghe alcuni consiglieri”.

La prima seduta del consiglio comunale si è conclusa senza “colpi si scena”. Non pochi saranno gli impegni da affrontare alla ripresa delle attività, dopo la pausa estiva. Visto i toni concilianti espressi nei primi interventi, pur nei rispettivi ruoli di maggioranza e di opposizione, auspichiamo che si possa veramente ripartire con il piede giusto al servizio della città, come è stato più volte dichiarato da tutti i consiglieri.

Roberto Beretta

Cernusco sul Naviglio, 19 luglio 2017