CITTÀ METROPOLITANA, ALLEANZA CONTRO LO SPRECO DI CIBO

Un progetto del Ciessevi per far incontrare imprese e associazioni, fornendo consulenza legale. La collaborazione permetterà di ridistribuire il cibo avanzato salvandolo dalla spazzatura.


Foto archivio SIR

Il progetto ha come titolo, in dialetto milanese, "Ghe n'è minga de ruera", che può essere tradotto più o meno così: "di spazzatura non ce n'è più". Obiettivo del progetto è quello di ridurre il più possibile ogni forma di spreco di cibo, facendo incontrare le piccole e medie imprese alimentari (dal negozietto di quartiere al ristorante) e realtà del non profit. Le prime spesso a fine giornata hanno chili di cibo da buttare, le seconde assistono decine di persone che fanno fatica a mettere insieme il pranzo con la cena.

Gli enti non profit nel territorio della Città metropolitana sono circa 6 mila, con oltre 140 mila volontari attivi che assistono 11 mila nuclei famigliari in difficoltà con 21mila minori stimati a carico. Il progetto permetterà loro di creare una collaborazione che per ridistribuire questo cibo, salvandolo dalla spazzatura. L'idea è di Ciessevi – Centro Servizi per il Volontariato Città Metropolitana di Milano - Milan Center for Food Law and Policy e Banca Prossima.

“Qui parliamo di cibo da raccogliere immediatamente e da distribuire con pari solerzia a destinatari bisognosi già ben individuati, tracciati, conosciuti – ha sottolineato Ivan Nissoli, presidente di Ciessevi, a Redattore sociale -. Per questo, chi meglio del non profit può agire con tale velocità e perizia chirurgica territoriale? Perciò Ciessevi, nella sua missione di promotore d’incontro tra mondo non profit e profit, vuole stimolare le organizzazioni a cogliere questa opportunità che si gioca concretamente sul territorio, nei quartieri, cogliendola, grazie al nostro accompagnamento, alla luce di una corretta e mai improvvisata applicazione della legge vigente".

In concreto, il Ciessevi offre consulenza legale e fiscale sia a chi vuole donare cibo sia a chi vuole riceverlo per distribuirlo alle persone bisognose. Le legge Gadda, approvata dal Parlamento nel 2016, contro lo spreco di cibo, permette infatti di creare questo genere di filiere virtuoso e di incentivarle.

Il progetto ha anche un sito www.iononbutto.it, sul quale è possibile trovare ogni tipo di informazioni. (Fonte: Redattore sociale, www.redattoresociale.it)

Cernusco sul Naviglio, 12 giugno 2017