IL DECANATO IN PREGHIERA A CARAVAGGIO. “MARIA È SEMPRE ACCANTO A NOI”

Santuario gremito di fedeli per la celebrazione eucaristica presieduta dal decano, don Claudio Silva, arciprete di Carugate. La sua omelia è stata tutta incentrata sull’esperienza di ecclesialità, richiamandosi a Maria madre della Chiesa.


Santuario di Caravaggio gremito per il pellegrinaggio decanale del 30 maggio

Al Santuario di Caravaggio, martedì 30 maggio, si sono ritrovate, come ormai è tradizione, le parrocchie del nostro decanato per la recita comunitaria del rosario lungo i viali interni e la partecipazione alla Messa nella grande basilica, nel corso della quale sono stati ricordati i sacerdoti defunti e quelli che quest’anno celebrano un significativo anniversario di ordinazione: tra questi ultimi, anche il nostro don David che ricorderà domenica 11 giugno, nella nostra chiesa prepositurale, alle ore 11, il suo decimo anno di Messa.

Santuario gremito di fedeli per la celebrazione eucaristica presieduta dal decano, don Claudio Silva, arciprete di Carugate e concelebrata da quasi tutti i preti del nostro decanato. La sua omelia è stata tutta incentrata sull’esperienza di ecclesialità, che sacerdoti e laici sono invitati a vivere nel loro cammino di fede, richiamandosi a Maria madre della Chiesa.

«Maria è madre della Chiesa – ci ha ricordato San Giovanni Paolo II nella Redemptor hominis - perché, in virtù dell'ineffabile elezione dello stesso eterno Padre e sotto la particolare azione dello Spirito d'amore, Ella ha dato la vita umana al Figlio di Dio, “per il quale e dal quale son tutte le cose” e da cui tutto il Popolo di Dio assume la grazia e la dignità dell'elezione. Il suo proprio Figlio volle esplicitamente estendere la maternità di sua Madre - ed estenderla in modo facilmente accessibile a tutte le anime e i cuori - additandoLe dall'alto della croce il suo discepolo prediletto come figlio. Lo Spirito Santo Le suggerì di rimanere anche Lei, dopo l'Ascensione di nostro Signore, nel Cenacolo raccolta nella preghiera e nell'attesa, insieme con gli Apostoli fino al giorno della Pentecoste, in cui doveva visibilmente nascere la Chiesa, uscendo dall'oscurità.»


Il santuario di Caravaggio, nella serata del 30 maggio 2017

“Stasera, che siamo qui riuniti come decanato – ha esordito nella sua omelia il decano - ci sembra importante sottolineare questo incontro con Maria come esperienza di ecclesialità, che esprime la capacità non solo di stare insieme, ma anche di camminare insieme e condividere insieme il nostro cammino di fede.” Dopo aver sottolineato l’importanza di fare esperienza di ecclesialità fra i sacerdoti del decanato, ha aggiunto che “il nostro è un decanato ampio, con tante parrocchie. È importante incontrarsi, condividere vicendevolmente il cammino che si sta facendo, come è fondamentale il rapporto tra sacerdoti e laici. Non si può vivere nella distanza di un rapporto così importante. La Chiesa è fatta sopratutto di laici, non solo di sacerdoti. Diventa quindi fondamentale il dialogo fra queste due componenti in tutti gli ambiti della vita ecclesiale. Questa è un’esperienza che stasera vogliamo porre qui sull’altare e presentarla a Maria madre della Chiesa e dell’ecclesialità, come frutto, come desiderio e come impegno del nostro cammino.”

Don Claudio ha quindi messo in guardia dalla “tentazione di pensare che l’autonomia del sacerdote o di una parrocchia o di un gruppo possa essere più facile della fraternità sacerdotale e della comunione laicale”, perché anche se qualche volta è più difficile, qualche volta si fa fatica a camminare insieme, occorre ricordare che vivere un’esperienza di comunione aiuta a risollevarsi nei momenti più complicati e dolorosi.

“Questa settimana che ci prepara a Pentecoste – ha quindi concluso il decano - ci ricorda quanto sia importante la comunione. Lo Spirito è presente dove c’è la comunità. Se il Paraclito è colui che ci è stato messo a fianco per aiutarci a camminare in comunione, Maria Santissima - che dopo l’apparizione dell’angelo vive l’esperienza dell’incarnazione come elemento fondamentale della visita a Elisabetta - ci racconta di una Madre che come primo gesto si pone accanto. Preghiamo quindi Maria Santissima, madre della Chiesa - che nel visitare Elisabetta visita ciascuno di noi e ci sta accanto – affinché cammini sempre al nostro fianco, in cammino di comunione.”

Alla fine della solenne concelebrazione e dopo aver recitato la supplica alla Beata Vergine di Caravaggio, lasciamo il santuario sentendo risuonare in noi l’invito a “ricordaci che chi crede non è mai solo” a “guardare tutto con gli occhi di Gesù, affinché egli sia luce sul nostro cammino.” Come lo è la cupola del santuario, in questa bella serata di tarda primavera.

Cernusco sul Naviglio, 31 maggio 2017