“PROTOCOLLO ACCOGLIENZA”: ANCHE IL NOSTRO COMUNE HA ADERITO

Il nostro Comune, non avendo a disposizione spazi pubblici fruibili, si attiverà per verificare le disponibilità di privati a mettere a disposizione singole unità abitative per l’accoglienza di 33 persone.

Foto archivio SIR

È stato firmato lo scorso 18 maggio, alla prefettura di Milano, l’accordo sulla ripartizione dei migranti, che fissa a tre migranti per mille abitanti la quota di accoglienza. Nel territorio dei Comuni della città metropolitana sono 5.065 le persone da suddividere tra i Comuni, mentre oggi i Centri di accoglienza straordinaria di Milano ospitano 3.600 migranti, l’hub di Bresso ne accoglie 500, e tutti gli altri 132 comuni insieme circa 400 (calcolati su una stima di 4.500 profughi totali).

L’elemento di novità del protocollo, come evidenziato dal prefetto di Milano, Luciana Lamorgese, sta nel ruolo che svolgerà la prefettura. Infatti, «la prefettura farà da stazione appaltante in un processo in cui i sindaci saranno 'gli attori principali'». In pratica per tutto ciò che riguarderà le gare o gli appalti l’organismo del governo farà da garanzia.

Sono 78 i Comuni, compreso il nostro, che hanno sottoscritto il patto, ma altri hanno già dato la loro adesione, arrivando e superando così quota 80 su 134 Comuni. I sindaci hanno chiesto un forte controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, un ascolto centrale per i problemi che si dovessero verificare, garanzie su numeri e durata dell’accoglienza. Alla prefettura, o alla città metropolitana spetterà il ruolo di coordinamento. I due enti infatti «si impegnano a svolgere il ruolo di stazione appaltante per i servizi di accoglienza dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale sulla base delle disponibilità individuate dai sindaci e a stipulare le convenzioni con i soggetti gestori individuati con procedure di evidenza pubblica in conformità alle direttive e circolari del ministero dell’Interno e della prefettura».

«A Cernusco sul Naviglio, sulla base del Piano nazionale - scrive il Sindaco Eugenio Comincini sul suo blog (cliccare qui per leggere il testo integrale) - spetterebbe accogliere 91 richiedenti asilo e protezione internazionale; poiché abbiamo sottoscritto il Protocollo dovremo arrivare a 45 persone accolte (la metà dei 91 previsti); considerato che ne stiamo già accogliendo 12 dovremo impegnarci a trovare abitazioni che possano accogliere ancora 33 soggetti. L’impegno richiesto al Sindaco è quindi quello di tentare di reperire sul mercato immobiliare privato una decina di appartamenti.»

«Non avendo a disposizione spazi pubblici fruibili - aggiunge il Primo Cittadino - ci attiveremo per verificare le disponibilità di privati a mettere a disposizione singole unità abitative per

l’accoglienza di 33 persone.»

«Il Protocollo non comporta alcun tipo di onere aggiuntivo per i Comuni aderenti – precisa Comincini - ad esclusione della copertura delle eventuali spese per l’impiego dei rifugiati in lavori di utilità sociale. Le spese relative alla gestione dei richiedenti asilo (affitti, vitto, minime necessità) sono a completo carico dello Stato. Non vengono quindi distolte in alcun modo risorse comunali ai bisogni dei nostri residenti, facendoci comunque parte attiva nella gestione di questa complessa situazione.»

All’esterno della prefettura, hanno manifestato il loro dissenso sull’intesa raggiunta un gruppo di sindaci leghisti.

Cernusco sul Naviglio, 22 maggio 2017