A SANTA MARIA, IL VICARIO GENERALE CHIUDERÀ LA VISITA PASTORALE

Al termine della processione del 1° maggio, con partenza alle ore 21 dalla chiesa prepositurale, il vicario generale della nostra diocesi, monsignor Mario Delpini, chiuderà la visita pastorale alle nostre tre parrocchie cittadine, iniziata lo scorso 13 dicembre, per tutto il decanato, dall’arcivescovo, cardinale Angelo Scola. Delpini consegnerà ‘il mandato’ con le indicazioni e le azioni concrete da intraprendere per i prossimi anni.


Monsignor Mario Delpini, vicario generale della Diocesi di Milano

Il mese di maggio, dedicato alla vergine Maria, inizierà, per tutta la comunità pastorale, lunedì prossimo con la processione, dalla chiesa prepositurale al Santuario di Santa Maria, con il simulacro della Madonna Addolorata, che così farà ritorno nella chiesetta lungo il naviglio, dopo averla lasciata, secondo un’antica tradizione, la sera del venerdì santo. Una processione che quest’anno è stata molto partecipata, con una significativa presenza di giovani e di famiglie.


Processione dello scorso Venerdì Santo, ingresso dell’Addolorata in chiesa prepositurale
(Foto G. Melzi)

La processione sarà guidata dal vicario generale della nostra diocesi, il vescovo Mario Delpini, che nell’’occasione concluderà la visita pastorale alla nostra comunità pastorale, iniziata dall’arcivescovo, il cardinale Angelo Scola, lo scorso 13 dicembre 2016 e continuata dal vicario episcopale della nostra zona pastorale, monsignor Piero Cresseri, il 26 gennaio 2017. Il vicario generale consegnerà ‘il mandato’ alla comunità pastorale: un’indicazione di cammino elaborata attraverso il lavoro del consiglio pastorale e dei vari organismi della Comunità e incoraggiata dall’arcivescovo. In questa indicazione rientrerà la prossima Missione. Per questo alla processione del 1° Maggio sarà presente anche il superiore generale dei Padri di Nazaret che animeranno una speciale Missione (momento intenso di annuncio e ascolto della parola di Dio a tutti i Cernuschesi, con particolare attenzione ai giovani) nel prossimo ottobre.

L’arcivescovo, lo scorso 13 dicembre, aveva spiegato il senso della sua Visita dicendo che «si trova nel “Direttorio”, che definisce la Visita pastorale un’espressione privilegiata del vescovo per esercitare la propria responsabilità nel convocare il popolo, nel guidarlo, nell’incoraggiare e nel consolare». Poi ne ha precisato l’obiettivo specifico: Visita volutamente “feriale”, che nasce dalla constatazione della frattura diffusa oggi tra la fede e la vita. Chiaro il fine da raggiungere: «L’educazione al modo di pensare e di sentire di Gesù in ogni momento della vita, anzi, come diceva San Massimo il Confessore, pensare Cristo attraverso tutte le cose». Infatti, «o Gesù è nel quotidiano della nostra esistenza o non c’è e, allora, il fossato tra la pratica della fede e la vita si allarga».

Cernusco sul Naviglio, 28 aprile 2017