Ultime notizie :

ORARI SANTE MESSE A CERNUSCO SUL NAVIGLIO   

CORO PER LA PACE - Serata di canti dell´antica tradizione slava dedicati alla Vergine Maria   

MAGGIO, MESE MARIANO   

Iscrizione online all’Oratorio Estivo   

MERCOLEDI’ 1 MAGGIO, FESTA PATRONALE DI S. GIUSEPPE LAVORATORE   

DON SANDRO SPINELLI CITTADINO ONORARIO DI TERESINA   

SABATO 6 APRILE, "PORTE APERTE" IN BOUTIQUE!   

Estate a Bolbeno, prenotazioni dal 18 marzo   

FIERA DI SAN GIUSEPPE. SI MANGIA IN ORATORIO!   

PROFESSIONE PERPETUA NELL´ORDINE AGOSTINIANO DEL CERNUSCHESE P. GENNARO LIONE   

EMERGENZA TERRA SANTA - Un appello di Caritas   

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA, LA PROPOSTA 2023/24   

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA, LA PROPOSTA 2023/24   

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA, PROGRAMMA 2022/23   

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA, PROGRAMMA 2022/23   

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA... ISCRIZIONI APERTE!   

ISCRIZIONI ORATORIO ESTIVO 2024   

SETTIMANA SANTA 2024 A CERNUSCO SUL NAVIGLIO   

QUARESIMA 2024   

PREGA, CONFIDA E SPERA. 100° DALL APPARIZIONE DELLA B.V. MARIA A CERNUSCO   

Santuario, approvato il recupero dei decori nascosti per anni    

Don Luciano, Aprile. Come possiamo vivere la Pasqua nella nostra vita quotidiana?   

DON LUCIANO, MARZO. LA QUARESIMA CI PROPONE UN PERCORSO INTERIORE DI CONVERSIONE   

DON LUCIANO, FEBBRAIO: Oggi, dopo 100 anni, la Madonna ci parla ancora   

Don Luciano, gennaio. La fede in Dio torni ad essere centrale nella nostra vita   

Venerdì 19 Aprile

BENVENUTO PAPA FRANCESCO! DUEMILA CERNUSCHESI INCONTRERANNO IL SANTO PADRE

La Curia di Milano ha scelto di tenere aperte le iscrizioni alla celebrazione della Messa - sabato 25 marzo, alle ore 15, al Parco di Monza - fino al giorno stesso. “Il faccia a faccia con il Papa è insuperabile, incontrarlo di persona, ricevere questo dono, è un’esperienza che segna la nostra vita e ci dà entu­siasmo e gioia di continuare.” Il programma della visita “ci offre un’indicazione esplicita sui tesori che dobbiamo scoprire e far lievitare nel territorio e nella Chiesa diocesana.”


Foto sopra e pagina iniziale: archivio SIR

Siamo ormai nell’imminenza dell’incontro con papa Francesco. Gli organizzatori hanno fatto sapere che per la Messa al Parco di Monza - sabato 25 marzo, alle ore 15 - si sono iscritte circa 500mila persone. Lo Stadio di San Siro è al completo, con oltre 80mila presenze. Anche per gli altri appuntamenti della giornata, alla “case bianche” di via Salomone, in cattedrale e in piazza Duomo, è prevista una grande partecipazione. Dalla nostra città si sposteranno nei diversi luoghi di incontro previsti dal programma circa duemila Cernuschesi. Un fatto mai successo prima, per nessun altro evento di qualsiasi natura!


È possibile ancora iscriversi: l'iscrizione singola o di piccoli gruppi può essere fatta in due modi: tramite l’app ufficiale Papa a Milano, dopo essersi registrati, oppure compilando il modulo che si trova sul sito www.papamilano2017.it.


Ma se i numeri dei partecipanti sono già di per sé eloquenti per evidenziare l’attesa che circonda questo incontro, cerchiamo di capire quale fase storica sta vivendo la Milano che accoglierà il Papa e il significato della sua visita.


«La Quaresima di quest’anno ci farà incontrare non solo con il Signo­re Gesù, attraverso un abbondante ascolto della sua parola, ma anche con papa Francesco, il vescovo di Roma – ha scritto don Ettore Colombo, responsabile della nostra Comunità pastorale, su Voce Amica di marzo 2017 - venuto “quasi dalla fine del mondo”, che viene a visitare la nostra terra ambrosiana e a incontrare le no­stre comunità. Il nostro arcivescovo, il cardinale Ange­lo Scola (…) ha detto: ‘Il faccia a faccia con il Papa è insuperabile. Incontra­re il Santo Padre di persona, ricevere questo dono di cui ha voluto gratifi­carci scegliendo la nostra città, invece di altre città europee, è un’esperienza che segna la nostra vita e ci dà entu­siasmo e gioia di continuare’. Questo stesso entusiasmo e questa stessa gioia sono pure ricordate dal motto che è stato scelto per annun­ciare tale evento: ‘In questa città io ho un popolo numeroso, dice il Signo­re’. Sono le parole con cui Gesù risor­to si rivolge a Paolo, sfiduciato dopo l’insuccesso di Atene, quando, con timore e trepidazione, inizia il suo mi­nistero di evangelizzazione a Corinto (cfr. Atti 18,1-11). In questo decimo anno di costitu­zione della nostra Comunità pastora­le, anche vivendo il cammino spiritua­le della Quaresima, abbiamo bisogno di riscoprire la fiducia in colui che guida la nostra Chiesa, il Signore, e la gioia di essere cristiani, che viene prima di ogni programmazione e ini­ziativa pastorale.»


«Sta tornando la grande tradizione milanese: ‘Milano con il cuore in mano’» - ha commentato il nostro arcivescovo – e questo accade mentre papa Francesco arriva nel nostro capoluogo.«Sta crescendo qualcosa soprattutto nelle parrocchie, nelle associazioni e nei movimenti – ha proseguito Scola - che sta rendendo attuale in una forma nuova questa attitudine che è propria della ‘Milano città di mezzo’. E un ruolo importante lo detiene il volontariato non solo quello cattolico. C’è un insieme di energie positive. Mi sembra che stia maturando un’attitudine molto significativa a capire che siamo in una società plurale ma con un grande desiderio di confronto con l’altro.» Il cardinale Scola ha anche aggiunto: «Il mio sogno per Milano è quello di non aver più vergogna di esporci come soggetti, sia a livello personale e comunitario.»


«Come laici cristiani che vivono nell’Azione Cattolica (AC) la passione per la Chiesa – hanno scritto Silvia Landra presidente e monsignor Gianni Zappa assistente unitario dell’AC Ambrosiana - sentiamo che c’è una bellezza dilagante e contagiosa in questo evento (la visita di papa Francesco a Milano, ndr), non perché un personaggio famoso viene in tournée proprio vicino a noi, ma perché orgogliosamente siamo una porzione del popolo di Dio visitata dal successore di Pietro. Come è stato nel 2012 con Papa Benedetto, anche questa volta sentiamo di essere riconfermati nella fede e ricondotti all’universalità di un abbraccio che ci ricorda la missione discreta e grande della Chiesa nel mondo, chiamata ad andare “fino agli estremi confini della terra”.»


«Il Papa arriva a noi, in terra ambrosiana, nel nostro territorio. Tocca il suolo - continuano i due responsabili di AC Ambrosiana - dove noi siamo chiamati ad essere credenti, dove ogni giorno conduciamo vite di gioia e di lotta interiore. Entra attraversando innanzitutto una periferia, viva e forte ma faticosa per chi la abita; quindi mangia con i detenuti nel carcere, parla al popolo e alle sue guide, celebra l’Eucarestia e infine si intrattiene a lungo con i ragazzi. Con un simile programma è come se avesse già fatto una prima parte del discorso che ci sta riservando. Ci offre un’indicazione esplicita sui tesori che dobbiamo scoprire e far lievitare nel territorio e nella Chiesa diocesana».


«Con noi ci saranno molti altri ad aspettare Papa Francesco – concludono Landra e Zappa - e ad essere sinceramente felici della sua visita. Molti di loro attendono un grande uomo del nostro tempo, un personaggio generoso e positivo che sa dire parole buone, che ha il coraggio di pronunciare parole difficili, che non dimentica di rivolgere parole di speranza a chi è particolarmente ferito dalla vita. In noi non deve prendere il sopravvento la malattia invidiosa del fratello maggiore della famosa parabola evangelica, quello che si dispiace perché l’altro torna dal padre buono e non trova sgridate ma festa. Lasciamo che questa visita sia vera festa per tutti e che più cuori possibili possano sentire le parole di Papa Francesco pronunciate proprio per loro.»


La visita pastorale di papa Francesco è per tutta la Chiesa ambrosiana una grande gioia. Il Papa, come ci ha abituato in questi quattro anni del suo pontificato, verrà per richiamarci alla gioia del Vangelo, per invitarci alla conversione dei cuori e dei nostri stili di vita. C’è in tanti l’attesa e la gioia di incontrare, ancora una volta, lo sguardo di un padre che viene a richiamarci all’essenziale, a confermarci nella fede, a sollecitare ciascuno a uscire dai propri confini sociali, culturali e religiosi. Gesti che hanno anche una grande valenza civile, perché ci esortano ad andare verso gli ultimi con uno spirito di ricerca e mettendoci ‘nelle scarpe degli altri’ (come ha detto il Papa nell’intervista a Scarp de tenis, giornale di strada) al fine di conoscere, condividere e accogliere.

C&A

Per ulteriori informazioni e per essere sempre aggiornati sulla visita del Papa, cliccare qui


Cernusco sul Naviglio, 23 marzo 2017