“MOLTI LO SEGUIRONO ED EGLI LI GUARÌ TUTTI”

Domenica 12 febbraio – Gesù “impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: Ecco il mio servo … nel quale ho posto il mio compiacimento.”



In giorno di sabato si presenta a Gesù un uomo per essere guarito: non ci sono i tratti dell’urgenza, per cui poteva benissimo chiedere la guarigione in un giorno diverso. Questo fatto innesca una pesante diatriba tra Gesù e i farisei, uomini pii e rigorosi osservanti della Legge. Il problema posto da questo episodio è decisivo per capire la novità di Gesù e della sua missione.


«Ecco il mio servo che io ho scelto». Matteo cita il profeta Isaia per dare una spiegazione al comportamento di Gesù: egli non è contro la Legge, ma ne svela il significato profondo; la Legge di Mosè serve solo a preparare la strada per accogliere la rivelazione definitiva del volto di Dio. Gesù rivela il volto autentico di suo Padre, Dio da sempre invocato dagli ebrei. Il Padre che Gesù svela è piegato per amore sulla miseria dell’uomo e manda suo Figlio nella forma di servo per rendere manifesta a tutti la sua infinita misericordia. Dio non chiede nulla per sé ma, per grazia, fa doni agli uomini. La fede cerca sempre il volto di Dio: conoscere e amare le parole e i gesti di Gesù è la forma essenziale di questa ricerca. La giustizia che rende santi viene da Dio per grazia e non per la caparbia osservanza della Legge, perché essa, da sola, non può portare a salvezza.

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Cernusco sul Naviglio, 9 febbraio 2017