“A CANA DI GALILEA, FU L’INIZIO DEI SEGNI COMPIUTI DA GESÙ”

Domenica 15 gennaio – A una festa di nozze, Gesù “manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui”.


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Con il Vangelo di questa domenica continua la meditazione sul significato dell’Epifania, in cui è stato presentato e manifestato al mondo il bimbo nato a Betlemme. È dunque in questa prospettiva che va letto il Vangelo di oggi, sottraendosi alla “tentazione” di leggerlo solo in funzione del sacramento del matrimonio o della potente intercessione di Maria. Il significato di questa pagina nel complesso del Vangelo di Giovanni è molto più ampio.

«Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: “Non hanno vino”». La constatazione di Maria non è solo il segno della sua attenta preoccupazione perché nel matrimonio di un amico tutto vada liscio, ma indica la precisa volontà dell’evangelista di introdurre la vita pubblica di Gesù presentandolo immediatamente come colui che è chiamato a portare a compimento l’alleanza antica. «Non hanno più vino» significa: l’alleanza antica non ha più forza; ha esaurito il suo compito a va superata. Con l’inizio del ministero pubblico di Gesù inizia un’era nuova e questa novità non consiste in un insegnamento nuovo e aggiornato, ma la novità (il vino «più buono» del precedente) è Gesù stesso.

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Cernusco sul Naviglio, 12 gennaio 2017