BELLE PROPOSTE DAL CONCORSO DI IDEE SULL’AREA EX-GARZANTI

Premiati i primi cinque classificati del concorso nazionale indetto da Confcooperative. In una sala gremita, i progettisti under 32 hanno illustrato i loro elaborati. Presenti anche Sindaco e vicesindaco


Un momento dell’illustrazione di un progetto.
Prima da sinistra in piedi, architetto Alessandro Maggioni

“È stata un’ottima idea aver inserito l’area ex-Garzanti nel concorso per giovani architetti: perché ci ha consentito di cogliere spunti interessanti e innovativi”: così il presidente della Cooperativa edificatrice Constantes, Maurizio Comi, ha aperto la serata di premiazione del concorso “AAA architetticercasi 2015 - area Nord Italia”, tenutasi lo scorso 7 febbraio alla Filanda di via Pietro da Cernusco. “La crisi non ha certamente favorito la riconversione ad uso industriale-commerciale dell’area”, ha aggiunto Comi, sottolineando poi che “i progetti presentati hanno cercato di tenere insieme la funzione residenziale con le moderne tendenze dell’abitare sociale.” Idee e suggestioni sulle quali lavorare per dare un futuro ad un’area, quella di via Mazzini angolo via Alfieri, dismessa dal 2004.

Dal presidente nazione di Federabitazione-Confcooperative, architetto Alessandro Maggioni, è arrivato un pieno apprezzamento per l’attività svolta dalla Constantes: “Sono contento di essere qui perché la Constantes è una presenza forte e integerrima. Grazie anche al Comune perché si è reso disponibile al confronto.”

Importante il contributo di idee che è arrivato da Alessandro Alì, giurato del concorso ma anche uno degli estensori del PGT della nostra città. “L’area ex-Garzanti è di grande qualità per la posizione in cui è collocata”, per il suo riuso “occorre saper costruire relazioni con l’intorno ( Villa Alari, cannocchiale, linea metropolitana …)” e serve la “capacità di introdurre nel suo contesto spazi che sappiano dialogare tra loro”, per esempio ambiti di lavoro con unità abitative. Per Alì, adesso la palla passa alla futura amministrazione comunale, che dovrà ragionare su come accogliere le idee emerse dal concorso negli strumenti urbanistici. Infine, una sottolineatura che dà il senso dell’iniziativa di Constantes e che acquista significato perché arriva da un professionista esterno: “Qui c’è un soggetto privato che ha deciso di fare un bando pubblico per dialogare su un’area dismessa, anziché avviare una trattativa privata con l’amministrazione comunale”. Insomma, par di capire: adesso di idee ce ne sono. Se la politica vuole dare risposte allineate coi tempi che stiamo vivendo, ha tanto su cui riflettere. Non rimane che sedersi attorno a un tavolo e discuterne con tutti gli attori potenzialmente coinvolti.


Il pubblico presente alla serata

Sono poi seguite le illustrazioni dei primi cinque progetti classificati e le premiazioni dei relativi progettisti, in una sala gremita di persone attente e desiderose di cogliere i contributi arrivati dagli architetti under 32. Il progetto che ha vinto il concorso - “Seminare futuro” – si caratterizza, come si legge nella relazione che l’accompagna, per la presenza sull’area di una “forte componente di servizi: accanto a quelli per l’abitare (per i soli residenti) si articolano pacchetti di servizi – le officine – spazi aperti e servizi legati alla socialità. I servizi sono stati progettati osservando le tendenze e i cambiamenti in atto nella società – la crescente attenzione alla mobilità sostenibile, all’alimentazione sana, all’autoproduzione del cibo, il boom degli orti urbani, la sharing economy, il lavoro condiviso e flessibile, l’aumento di fablab e start up - e analizzando la realtà circostante l’area per innescare connessioni e scambi e immaginare servizi innovativi, attrattivi non solo per i residenti ma anche per chi viene da fuori.”

“Elemento caratterizzante del progetto – come evidenziato nella relazione - sono le officine: luoghi produttivi, di ricerca, condivisione, formazione, creazione di lavoro. Due officine (del km zero e della biodiversità) prendono le mosse dal mondo rurale e verde di Cernusco, le altre due (delle creazioni e del lavoro) da quello industriale e metropolitano. Le officine mirano a intercettare gli utenti sulla base dei loro interessi, che possono essere lavorativi o legati a hobby, passioni, allo stile di vita e mirano a creare comunità e relazioni proprio sulla base di interessi condivisi.”

Un particolare del progetto vincitore “Seminare futuro”

Il progetto vincitore, “Seminare futuro”, “offre la possibilità di abitare e lavorare in uno stesso luogo, dedicarsi ai propri hobby in un ambiente innovativo, sostenibile e stimolante – prosegue la relazione - ma anche a misura d’uomo. Un residente può per esempio lavorare nello spazio coworking dell’officina del lavoro e nel tempo libero frequentare corsi di giardinaggio nell’officina della biodiversità, coltivare con i vicini l’orto sul tetto e la sera guardare uno spettacolo nell’auditorium.” Per ulteriori informazioni su questo e sugli altri progetti: cliccare qui

A conclusione della serata gli interventi dell’assessore all’urbanistica, Giordano Marchetti, e del Sindaco, Eugenio Comincini. “Credo che i progetti siano sicuramente interessanti e per alcuni versi affascinanti. E non poteva essere che così - per Marchetti - perché gli architetti non avevano vincoli. Adesso la palla torna alla Constaes per vedere se le idee-progetto possono avere le gambe per stare in piedi, così da arrivare ad una proposta che possa essere accattivante e far riflettere la politica” per vedere se sarà possibile “andare oltre all’attuale destinazione del PGT”

“Ci sono elementi di grande suggestione e interesse nei progetti illustrati. La cooperazione – ha affermato il Primo cittadino, Eugenio Comincini - ha segnato fortemente la storia della nostra città. Su quest’area ci si deve giocare al meglio per la sua posizione unica.” Infine, un’affermazione che ha lasciato non poco stupiti i presenti: “la nostra amministrazione comunale ha fatto bene a bocciare il PII del 2007 per non sprecare quest’area.”

Punto di vista - E adesso? La Constantes è stata inviata, dagli amministratori comunali, a formalizzare le diverse proposte emerse dai progetti presentati come base per la prossima revisione del PGT. La cooperativa stessa probabilmente verificherà la sostenibilità economica-finanziaria di alcuni elaborati. Un giurato ha detto che la palla passa all’amministrazione comunale, l’assessore all’urbanistica ha risposto che rimane nel campo della Constantes: siamo al solito rimpallo delle responsabilità? Intanto, i Cernuschesi continuano a vedere, su una delle vie principali di accesso all’abitato, fabbricati in forte degrado. Un biglietto da visita tutt’altro che gradevole. Come ventilato e auspicabile sarà probabilmente la prossima amministrazione comunale – libera da preconcetti e da scelte urbanistiche precedenti di corto respiro - a mettere mano alla riconversione di questa e alle altre aree dismesse. (C.G.)

Cernusco sul Naviglio, 8 febbraio 2017