ANCHE AL PRESEPIO DELL’IPSIA IL PRIMO PREMIO DELLA DIOCESI

Siamo ben contenti di dare questa notizia. Perché si tratta di un allestimento fatto al di fuori dei tradizionali luoghi di culto o di istituzioni cattoliche. Segno evidente che il presepio parla a tutti.

Foto da Ipsia Facebook


Ai due primi posti nel Concorso diocesano presepi, indetto dalla FOM, conquistati dalla Sacer nella categoria “Oratori” e dalla Parrocchia Santa Maria Assunta nella categoria “Parrocchie” si deve aggiungere anche il primo posto dell’Ipsia Majorana di Via Volta vincitore nella categoria “Scuole superiori”.


Il premio è stato assegnato nel corso della “Festa dei presepi” - svoltasi nel pomeriggio di domenica 15 gennaio in via Sant’Antonio 5 a Milano – alla presenza dei numerosi partecipanti delle diverse categorie della 64ma edizione per la città di Milano e alla 29ma edizione per la Diocesi di Milano del “Concorso presepi” organizzato dalla FOM (Fondazione Oratori Milanesi). A consegnare i primi è stato monsignor Roberto Busti, vescovo emerito di Mantova.

«Anche quest’anno, come è ormai tradizione, all’IPSIA Majorana di Cernusco è stato allestito il tradizionale presepe. E’ stato un lavoro corale, studenti e studentesse di varie classi hanno contribuito alla realizzazione del manufatto in polistirolo e gesso» sotto la direzione della loro insegnate di religione, la professoressa Anna Maria Venturini. Che poi – su Voce Amica di febbraio 2017 - spiega: «Il presepe di grandi dimensioni, metri 2 per metri 2, è stato esposto nell’atrio della scuola. I personaggi sono stati vestiti con abiti realizzati e dipinti a mano nell’ambito del laboratorio tessile della prof.ssa Manno. Con nostra grande soddisfazione, infine il presepe è stato premiato dalla Federazione oratori milanesi nella categoria “scuole superiori”.»

Siamo ben contenti di dare anche questa notizia. Perché si tratta di un allestimento fatto al di fuori dei tradizionali luoghi di culto o di istituzioni cattoliche. Segno evidente che il presepio è parte della nostra storia e della nostra cultura, radicato nelle nostre tradizioni. È un simbolo che parla a tutti e non esclude nessuno.

Cernusco sul Naviglio, 6 febbraio 2017