CARITAS AMBROSIANA: RACCOLTA ABITI USATI, RISULTATI IN CRESCITA
Dalla raccolta diocesana degli abiti usati della Caritas sono nati nel 1998 i cassonetti gialli: da allora ad oggi sono state raccolte 100mila tonnellate e sono stati destinati circa 2.100.000 euro al finanziamento di un centinaio di progetti e servizi sociali.
«Nella Laudato si' – ha sottolineato don Roberto Davanzo, direttore della Caritas Ambrosiana - Papa Francesco ci invita a reagire allo scandalo della cultura dello scarto. Questa iniziativa (la raccolta degli abiti usati, ndr), purché avvenga nella trasparenza e secondo regole certe, è una testimonianza concreta di come i nostri stili di vita possono incidere e trasformare veramente ciò che sbrigativamente classifichiamo come rifiuto in una risorsa a vantaggio della collettività».
È la storia della rete Riuse, sei cooperative del consorzio "Farsi prossimo", che hanno tradotto in quasi 20 anni gesti di solidarietà individuali in una grande impresa sociale che riutilizza il tessile scartato vendendolo in altri mercati a Sud, crea occupazione, restituisce al territorio gli utili sostenendo progetti solidali e mette in discussione gli stili di vita. Dal 1998 ad oggi sono state raccolte 100mila tonnellate, sono stati destinati circa 2.100.000 euro al finanziamento di un centinaio di progetti e servizi sociali a favore delle persone più deboli (donne sole con minori, vittime di tratta, persone con disagio psichico, rifugiati) e si è creato lavoro per 51 persone, di cui 41 ex disoccupati, soggetti deboli o svantaggiati ai sensi di legge.
La raccolta effettuata dalla cooperative di Caritas Ambrosiana è in crescita. Solo nel 2014, grazie a un recupero di 8mila tonnellate, è stato possibile finanziare progetti sodali per 317mila euro e anche per il 2015 si prevede di reinvestire a favore della fasce più deboli nel territorio della diocesi una somma superiore a 300mila euro. Ma le raccolte "porta a porta" e la concorrenza dei cassonetti non autorizzati rischiano di mettere in ombra il lavoro fatto.
Così Riuse ha lanciato una campagna, "+ trasparente", che si troverà sui 1400 cassonetti gialli con l’insegna "DonaValore" e il simbolo Caritas Ambrosiana per garantire che la raccolta viene effettuata da coop sociali in possesso delle necessarie autorizzazioni e certificazioni per la raccolta, il trasporto e il recupero; che i cassonetti sono posizionati in luoghi pubblici in accordo con i Comuni; che i contenitori sono sicuri, svuotati almeno settimanalmente per prevenire fenomeni di degrado urbano e che gli abiti raccolti nei cassonetti sono venduti a partner commerciali che hanno sottoscritto a loro volta contratti e protocolli etici.
Le cooperative incaricate della raccolta si impegnano inoltre a devolvere i ricavi a progetti sociali sul territorio della Diocesi individuati da Caritas Ambrosiana, a comunicare periodicamente le risorse che hanno destinato e ad assumere due persone ogni 80 nuovi cassonetti autorizzati. (fonte: Avvenire, 20 novembre 2015)
Cernusco sul Naviglio, 21 dicembre 2015