Don Luigi si è speso “in un servizio generoso, capace di una consumazione d’amore che diffonde il buon profumo di Cristo”

Sono trascorsi quasi cinquanta giorni dal ritorno del nostro amatissimo prevosto emerito, don Luigi Caldera (1951-2024), alla Casa del Padre eppure il suo ricordo non vi affievolisce, anzi si rafforza sempre di più. Tante, belle ed intense, le testimonianze che si raccolgono quasi ogni giorno dalle persone più diverse ed inaspettate. A dimostrazione che è stato veramente pastore per tutti. Di seguito proponiamo la riflessione che abbiamo ascoltato qualche giorno fa.

«“Dai frutti riconoscerete l’albero”. “La bocca esprime ciò che dal cuore sovrabbonda”. Quanto ci fa bene riascoltare queste parole del Vangelo (Matteo 12,33-37). Dal giorno del Battesimo noi siamo stati innestati in Gesù, Lui è l’albero buono; Lui è la vite feconda. E noi, i piccoli tralci, siamo percorsi dalla sua linfa santa e benefica. Grazie a Lui, portiamo frutti d’amore, di pace, di gioia. Questa è la nostra vocazione di cristiani. Questa è la nostra missione. Questa la nostra grazia. Ci dice Gesù: “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto sia duraturo”. Grande e bella missione!»

«Il caro, indimenticato, benemerito don Luigi è stato, per volere della Provvidenza di Dio Padre, da Gesù buon pastore albero trapiantato nella nostra terra cernuschese il 6 febbraio 1994. E qui ha portato frutto per 14 anni. E noi ne abbiamo gustato il sapore e la bontà. Prescelto e donato a noi come pastore, ci ha condotto alle sorgenti di acque buone. Ci ha dissetato con la Parola. Ci ha confortato con la sua sapienza. Ci ha rafforzato con le sue certezze. Ci ha dischiuso il suo cuore, dove potevamo trovare accoglienza. Ci ha preso per mano e ci ha dato sicurezza. Ci ha sorriso, accendendo in noi la Speranza che non delude. È stato un Dono.»

«È stato sacerdote convinto di essere dono, a disposizione in un servizio generoso, capace di una consumazione d’amore che diffonde il buon profumo di Cristo. È stato sacerdote, voce che attinge dalla sovrabbondanza del cuore la parola chiara, colta, saggia, esplicita, pertinente. È stato cuore sul modello del cuore di Gesù; è stato, come Gesù-Emanuele, presenza sensibile, compassionevole, premurosa.»

Don Luigi «di Sant’Alessandro martire, patrono della chiesa del suo Battesimo (Pertusella in Caronno Pertusella), ebbe la forza e la chiarezza della testimonianza. Di Sant’Ambrogio, patrono della Comunità di Cinisello, ebbe l’amore indiscusso per il popolo. Di Santa Maria Assunta, patrona di questa Comunità (in Cernusco sul Naviglio), lo Spirito del Magnificat e la profezia del cammino verso il cielo. Di San Giovanni Battista, patrono della Comunità di Cesano Boscone, la forza di essere voce che addita Gesù, l’amico da amare, cercare, desiderare.»

«Don Luigi, hai amato questa terra: non le manchi ora la tua preghiera di intercessione. Sei stato voce fedele di Dio, innamoraci della Parola. Hai amato la Madonna, pregala per noi. (Nel libro del profeta Zaccaria - 2,10-17 – leggiamo) la promessa di Dio: “Chi tocca voi, tocca la pupilla dei miei occhi”. Amaci anche tu di un amore geloso! In mezzo a noi perdura la tua memoria in gratitudine ed amicizia. Arrivederci.»

Cernusco sul Naviglio, 30 novembre 2024


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