Don Luciano, Luglio. La vacanza può diventare occasione gioiosa di trasmissione della fede

Carissimi,

sembrava così lontano ed invece eccoci alle porte dell’estate con le relative vacanze che auguro a tutti gioiose e riposanti.

Penso che se vogliamo coltivare una seria e feconda unità della nostra persona con noi stessi, con gli altri e con Dio dobbiamo vedere e rivalorizzare il lavoro ed il tempo libero non come antagonisti, ma piuttosto come alleati necessari l'uno all'altro.

In questo senso le vacanze possono essere il tempo di una speciale cura delle relazioni, a partire da quelle più importanti, per esempio dando maggior spazio all’ascolto della Parola di Dio e condividendo la vita altrui, in particolare quella di quanti sono nel bisogno.

Non possiamo nemmeno in vacanza dimenticare il dolore e la sofferenza di tanti nostri fratelli e sorelle segnati dalla tragedia della guerra in Ucraina e delle guerre nel resto del mondo. Oltre alle tante situazioni che indicano molti segni di povertà che toccano la vita quotidiana di non poche famiglie e persone sole o segnate dalla malattia e dalla sofferenza.

Ritengo che anche la vacanza può e deve diventare occasione gioiosa di trasmissione della fede in famiglia, tra le mura domestiche come nei luoghi di villeggiatura. Non è sempre automatico che il tempo libero equivalga a una ricerca autentica di Dio, spesso si traduce in un vago tempo vuoto che ci lascia insoddisfatti e forse… più stanchi di prima!

Trovo significative queste parole del Card. Angelo Scola, già Arcivescovo di Milano, che possono aiutarci a vivere bene questo tempo che abbiamo davanti: “... il tempo libero è il tempo della libertà. Non anzitutto però come libertà da, semplicemente come uno “staccare la spina”, ma come libertà per. L’idea, oggi molto diffusa, di libertà come assenza di legami è falsa. Ciascuno di noi sa sulla propria pelle che un io “disimpegnato” dalla realtà e senza relazioni, si inaridisce e muore. È inoltre assai importante quella specifica relazione che si sperimenta nella comunità.

… E’ decisivo sottolineare il binomio riposo-bellezza. La bellezza ha a che fare con la libertà, perché questa viene esaltata dalla verità che gratuitamente si dona a noi.

Per questo il tempo del riposo – la domenica, le vacanze – è tempo privilegiato per educarsi alla bellezza, quella del creato e quella proveniente dalla mano dell’uomo, ed imparare a custodirla. Certo, la bellezza non è sinonimo di evasione dal dolore e dalla prova. Ragion per cui, anche nel tempo estivo, è necessaria una particolare vicinanza ai bisognosi, agli ammalati e quanti, per diversi motivi, resteranno nelle nostre città…”

Dopo il tempo difficile che abbiamo attraversato come quello della pandemia sentiamo un forte bisogno di rigenerare il nostro spirito e riposare in tutti i sensi… Attenti però all’inganno di un fatuo divertimento che riempie il tempo ma lascia vuota l’anima e priva di quel senso che può trovare solo nel rapporto con il Signore.

Sforziamoci di non sciupare il tempo o di riempirlo con cose vuote che non reggono alla nostra sete di felicità, al nostro bisogno di pace vera e di serenità.

Spero per tutti in un tempo fecondo di riposo e riequilibrio pronti per ripartire ancora una volta…

Buona vacanza e buon riposo sia per chi parte che per chi resta…

don Luciano