Don Luciano: Gesù bambino portaci via la tristezza e aiutaci a vivere nella gioia!

Carissimi,

perché a Natale si fanno dei doni? Con questo gesto noi cristiani vogliamo significare il Dono che abbiamo ricevuto in Gesù Figlio di Dio che nasce per me e mi fa dono della sua vita: Lui è il vero dono!

Il momento difficile che abbiamo attraversato e in parte stiamo ancora vivendo ha messo a dura prova il nostro vivere comune e la capacità di stare insieme. Vorrei invitarvi quest’anno a chiedere un dono particolare: LA PURIFICAZIONE DELLE RELAZIONI.

Le nostre relazioni sono il contenuto dove Dio si rivela e ci mostra il suo amore. Purtroppo talvolta capita di non riuscire a vedere la vera vocazione delle relazioni che sono la manifestazione della vita divina che Gesù è venuto a donarci (Gv 17). Vediamo nelle nostre relazioni tanto male e tanta paura dell’altro. Non è raro che le relazioni possono diventare l’ambito dove si sperimenta l’inferno.

Normalmente le cose si sistemano mentre le relazioni non sempre si sistemano perché noi siamo liberi e nelle relazioni entra in gioco la nostra libertà. La libertà è l’ambito della massima gioia ma anche della massima tristezza. Dalle relazioni problematiche non si può uscire da soli ma solo attraverso una vera guarigione grazie all’intervento di Dio Padre.

Le relazioni includono ed esigono una supplica di grazia per chiedere e donare perdono. Ci vuole  tempo ma occorre farlo, è un’arte difficile ma è quella della Chiesa.

Le relazioni vanno “misericordiate”, cioè vanno lavate consegnandole. Relazioni con se stessi: quando non accettiamo qualcosa di noi che ci fa soffrire. Relazioni con gli altri: le ferite non lavate dal perdono sono il nido del diavolo. Relazioni con Dio: può succedere di essere delusi e arrabbiati con Dio.

Quando non c’è questa pace nascono i paradisi artificiali che vanno dalle passioni fino all’illusione di avere tutto per riempire il vuoto interiore della nostra vita.

Faremmo bene a ricordarci sempre che le ferite che ciascuno si porta dentro sono la grande occasione per sentirsi in comunione con Dio, l’unico vero medico che può guarirci.

Ci sono due sintomi che ci dicono che dobbiamo seriamente prendere in mano le nostre relazioni: la tristezza e l’invidia. Questi due sintomi possono essere superati con la gratitudine, ossia trovare sempre motivi per ringraziare.

C’è una tristezza che è nascosta nel profondo del cuore e potrebbe anche non apparire ma tortura le cose e distrugge la pace interiore e c’è anche una tristezza che si manifesta dal volto e dai sensi. La tristezza è l’esatto contrario della fede e unita al rancore e all’invidia porta alla morte spirituale. Essa è il frutto di un esasperato “individuocentrismo” ossia quando il soggetto vuole unicamente avere in mano la propria vita e dal momento che non riesce a farlo è triste e muore. Oppure nel non sentirsi amati perché ci si è chiusi agli altri e a Dio per cui si entra in competizione con l’altro e lo si accusa della propria tristezza. Vediamo bene che la tristezza è legata al peccato.

Quali sono i sintomi della tristezza? La lamentela, la critica, la depressione, l’attivismo e l’ansia…

Quali sono le cause della tristezza? La frustrazione del desiderio, la collera, la memoria malata. Qual è la conseguenza della tristezza? L’ Accidia cioè il male di vivere, la deresponsabilizzazione con il conseguente spegnimento della vita spirituale e il nutrimento delle passioni.

Come si cura la malattia della tristezza? Con i Sacramenti, la Parola di Dio e la carità nascosta.

Tutti abbiamo bisogno di questa purificazione e guarigione delle relazioni con noi stessi, con gli altri e con Dio.

In questo prossimo Natale chiediamo a Gesù bambino di portarci via la tristezza e di aiutarci a vivere nella gioia perché Lui è venuto per essere con noi oggi e sempre.

Buon Natale.

don Luciano