VI DOMENICA DI PASQUA

LO SPIRITO FARÀ STRADA
Dopo la Pasqua, il Risorto rimane ancora un poco con i discepoli, poi prenderà definitivamente congedo da loro. Riviviamo, in queste domeniche, il tempo della imminente separazione da Gesù. Ma non ci lascerà soli: ci promette la presenza dello Spirito. Nell’Evangelo odierno Gesù comincia a rivelare questa presenza dello Spirito. E lo fa adoperando un verbo assai significativo. A quest’unica parola, a questo verbo, voglio dedicare la mia riflessione. Dice Gesù: “Lo Spirito della verità vi condurrà alla verità tutta intera”. Lo Spirito vi condurrà. Altre traduzioni dicono: vi guiderà. Traduzioni che non restituiscono adeguatamente la parola adoperata da Gesù anzi un poco la tradiscono conferendole un tono quasi autoritario. Gesù dice: Lo Spirito farà strada con voi. Il verbo adoperato da Gesù racchiude proprio il termine strada. Vi confesso che questa parola mi incanta. Lo Spirito di Gesù farà strada con noi, metterà i suoi piedi accanto ai nostri, sulla nostra stessa strada, sarà il nostro compagno di viaggio. Ci accompagna. Mi piace la parola ‘accompagnamento’. Più spesso, nel linguaggio ecclesiastico si parla di ‘direttore spirituale’ o di ‘guida spirituale’. In verità non c’è da dirigere nessuno, non c’è da guidare nessuno. Bisogna invece riconoscere il Signore già presente, è Lui che accompagna tutti grazie al suo Spirito. Lo Spirito è un grande camminatore. Da sempre. Ha camminato alla destra di Mosè per condurre il popolo verso la terra promessa (Is 64, 11ss.) e in quel cammino non inciamparono (13b). Lo Spirito ha accompagnato tutti i passi di Gesù, fino a Gerusalemme, il luogo del dono definitivo di sé. La presenza dello Spirito di Gesù che fa strada con noi, fa quindi di noi dei camminatori. E’ camminatore colui che cerca, che non si considera già arrivato e quindi installato nelle sue sicurezze. Lo Spirito non è sedentario ma è principio di insonne ricerca, di santa inquietudine. Ancora: camminare, andare in cerca di… vuol dire avere davanti a sé un ideale, una mèta, un traguardo. Chi si mette in cammino di ricerca non bighellona senza mèta, senza saper dove andare. Chi cammina accanto allo Spirito cammina verso la verità tutt’intera, verso un senso per i nostri giorni.

A piccoli passi verso la meta
L’esistenza non è quindi per chi cammina al passo dello Spirito un andare a casaccio, un vivere alla giornata senza scopo, senza una ragione. E ancora, fare strada vuol dire mettere un piede dopo l’altro, avere la pazienza di raggiungere il termine con la fatica di tanti passi. Vuol dire accettare la paziente fatica che non sfrutta scorciatoie ma rispetta ogni pur piccolo passo. Chi camminando ricerca con pazienza, impara a valorizzare ogni più modesto frammento di verità. Come ogni passo pur piccolo e faticoso ci porta sempre più vicini alla mèta, così nella ricerca della verità sappiamo ritrovare in ogni parola, un barlume di luce. Il camminatore non è fanatico, non ha l’impazienza di chi pretende tutto e subito. Nessuno di noi è già nella pienezza della verità. Dovremmo esser tutti dei ‘mendicanti’ della verità. Proprio la compagnia dello Spirito ci rende consapevoli di ciò che non siamo, di ciò che non sappiamo. Camminiamo verso la pienezza della verità. Che non è tanto accumulo esaustivo di nozioni ma adesione piena a Colui che è la verità. Lo Spirito di Gesù fa strada con noi perché giungiamo a riconoscere che “Tutto abbiamo in Cristo, tutto è Cristo per noi”. L’evangelo di questa domenica, la bella notizia sta tutta in una sola parola che ho tentato di restituire alla sua luminosità: fa strada con noi lo Spirito di Gesù. Questa certezza sostenga la fatica del nostro andare.


Don Giuseppe Grampa 2019