“SAN VINCENZO”, DAL 1947 UNA PRESENZA “SILENZIOSA”

Il tradizionale “banco di beneficienza” sarà aperto sabato 27 e domenica 28 novembre al Centro cardinal Colombo di piazza Matteotti. Un volontario racconta la sua esperienza.

La Società di San Vincenzo de Paoli è una associazione cattolica ma laica, che ha come scopo principale quello di aiutare le persone più sfortunate: i poveri, gli ammalati, gli stranieri, gli ex carcerati, gli anziani soli, sia dal punto di vista materiale-finanziario che da quello morale-culturale. In parecchie città gestisce, mense, case di accoglienza e dormitori. Ha settori speciali che si occupano di carcerati e di gemellaggi con i Paesi in via di sviluppo. In Italia conta circa 13.000 soci ed è presente in tutte le regioni e in quasi tutti i Paesi del mondo. Opera anche nella nostra città. Abbiamo chiesto a un volontario della locale Conferenza di San Vincenzo De Paoli di raccontarci la sua esperienza. Ecco, di seguito, la sua testimonianza.

«La “San Vincenzo” è un’associazione di laici che ha lo scopo di testimoniare la fede mediante le opere di carità. È formata da uomini, donne, giovani e anziani che operano a titolo gratuito e condividono una comune cammino di assistenza e di aiuto a chi si trova in situazioni di bisogno e di emarginazione. In questi tempi di crisi, non solo economica, le povertà crescono velocemente. Sono povertà di diversa natura causate dalla solitudine, dalla caduta dei valori, dalla droga e dall’insicurezza del domani. Sono numerosi gli immigrati senza abitazione e lavora che cercano nella comunità cristiana attenzione ed assistenza.

Da noi le persone arrivano con mille problemi: di casa, di lavoro, di salute, di sostentamento. A tutti dedichiamo attenzione e ascolto. Spesso cercano soprattutto la possibilità di poter incontrare qualcuno disposto ad ascoltarli e al quale poter confidare le proprie sofferenze. Poi vengono affrontate le necessità materiali e concordati gli aiuti economici. Dopo le necessarie verifiche e accertata l’effettiva necessità, interveniamo per il pagamento di affitti arretrati, paghiamo bollette di energia elettrica e metano, acquistiamo medicinali di prima necessità, distribuiamo ogni settimana circa 70 borse con prodotti alimentari, aiutati in questo dal Banco Alimentare e dalle associazioni che organizzano la raccolta di viveri nelle scuole e fuori dai supermercati cittadini.

Poi c’è la gestione del “Guardaroba”. Raccogliamo abiti usati, accessori e biancheria per la casa, stoviglie e piccoli elettrodomestici da distribuire secondo le richieste e le necessità dei nostri assistiti. Le gestione del “Guardaroba” è molto laboriosa perché bisogna selezionare quanto viene donato, scegliere i capi in buono stato, dividerli per tipologia, riporli negli armadi e ruotarli secondo la stagione per essere pronti poi per la distribuzione.


La sede della “San Vincenzo” cittadina, in via Marcelline (ingresso cinema Agorà)

I soci si riuniscono periodicamente. Ci sono momenti di riflessione e di preghiera comune. C’è l’impegno della formazione personale per preparasi a convivere sempre di più con persone di mentalità, cultura e religione diverse dalla nostra. C’è lo scambio di esperienze e di opinioni partecipando ai convegni con le associazioni consorelle. La stampa e le pubblicazioni della “San Vincenzo” nazionale ci consentono di approfondire le necessarie conoscenze, utili per un rapporto costruttivo.

Non disponiamo di rendite o patrimoni ai quali attingere. Le spese che sosteniamo sono quasi sempre superiori alle entrate. Dobbiamo quindi impegnarci a raccogliere i fondi necessari per realizzare i nostri programmi. È doveroso ringraziare alcuni enti per i loro contributi: l’amministrazione comunale, la locale Banca di credito cooperativo e la Nuova Cooperativa Agricola Cernuschese. Inoltre, la generosità anonima di alcuni privati. Anche la Caritas cittadina destina una quota delle offerte raccolte alle nostre opere caritative. Da parte nostra, ad ogni riunione organizziamo una colletta lasciando un piccolo contributo personale. Nella ricorrenza della commemorazione dei defunti viene fatta una questua alle porte del cimitero con l’aiuto dei ragazzi degli oratori cittadini.

Prima delle feste natalizie organizziamo un “banco di beneficienza” col quale intendiamo coinvolgere tutta la popolazione. Vengono offerti articolo regalo, cesti natalizi, fiori e piante, torte e dolci, libri, capi di abbigliamento e oggettistica. È un’occasione per farci conoscere e condividere con gli amici e i benefattori il nostro impegno e ringraziare chi ci aiuta. È motivo di grande soddisfazione sapere che la nostra opera è riconosciuta ed apprezzata. A questo appuntamento, in programma per sabato 27 e domenica 28 novembre, al Centro cardinal Colombo di piazza Matteotti, siete tutti invitati. Vi aspettiamo numerosi.

Vogliamo, infine, ricordare che per far parte della “San Vincenzo” è sufficiente il desiderio di aiutare chi è in difficoltà. La nostra sede – in via Marcelline 35, ingresso di fronte alla chiesa prepositurale - è sempre aperta il mercoledì e il venerdì pomeriggio.»

A.M.

Cernusco sul Naviglio, 16 novembre 2015