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Giovedì 18 Aprile

LA MADONNA DI LORETO TRA NOI: “PRESENZA DI PACE E DI CONSOLAZIONE”

«Oggi Maria ha visitato la nostra comunità. Non siamo andati noi a visitarla. Possiamo quindi chiederle la grazia che le nostre famiglie siano anche luoghi di uscita.»

La statua della Madonna di Loreto, grazie all’iniziativa intrapresa dall’Unitalsi Lombardia, sta visitando in queste settimane numerose città della nostra Regione. Lo scorso giovedì, 12 novembre, ha fatto tappa, per un intero giorno nella nostra Comunità pastorale. Al mattino è stata accolta nella cappella del Collegio delle Suore Marcelline, dove in preghiera personale o comunitaria si sono succeduti numerosi fedeli, e vi è rimasta sino al tardo pomeriggio. Ha fatto poi seguito la processione verso la chiesa prepositurale, dove alle ore 18,30 il prevosto della città, don Ettore Colombo, ha presieduto la concelebrazione eucaristica.


L’omaggio dei fedeli alla Madonna di Loreto, che la tradizione rappresenta come “Madonna nera”

«La Vergine Maria sta peregrinando per le nostre città – ha esordito all’omelia don Ettore - per portare la sua presenza di consolazione e di pace. Abbiamo davanti a noi il simulacro della Vergine che è conservato nella Basilica di Loreto, il santuario che ospita e custodisce la Casa di Nazaret. Quella casa dove Maria ha vissuto gran parte della sua vita terrena e dove Gesù stesso ha imparato a vivere e a coltivare i legami famigliari. Questa sera possiamo quindi rivolgere al Signore la preghiera innanzitutto per le nostre famiglie e per le nostre case. Proprio in questi giorni stiamo passando di casa in casa, per la Visita natalizie alle famiglie, per portare il buon annuncio del Vangelo, della nascita di Cristo, della venuta di Dio tra gli uomini.

«Nella casa di Nazaret dove l’angelo entrò per la prima volta – ha proseguito il prevosto - a portare il buon annuncio del Vangelo, Maria non ha fatto altro che educare il suo figlio Gesù ad entrare nella nostra umanità, a condividere ogni attimo della nostra esistenza terrena. Lo ha fatto solo perché il Figlio di Dio diventasse per noi quella consolazione e quella pace che solo Dio sa darci. Preghiamo quindi perché ogni nostra famiglia e ogni nostra casa sia anzitutto luogo di consolazione. La presenza nelle nostre famiglie di bambini, di malati, di persone che hanno bisogno di essere assistite, di sposi che si accolgono l’uno con l’altro ci dice che la famiglia è ancora oggi il luogo principale in cui Dio versa la sua consolazione. Maria in questo caso diventa colei che intercede per noi. Lei che ha vissuto la quotidianità della casa di Nazaret è colei che ci aiuta in tutta cammino di consolazione.»

«Oggi Maria ha visitato la nostra comunità. Non siamo andati noi a visitarla – ha aggiunto il responsabile della nostra Comunità pastorale - ma lei è che venuta da noi, compiendo quel gesto che dopo l’annuncio dell’Angelo si è sentita di fare nei confronti di Elisabetta: è uscita dalla sua casa per andare a visitare quella della cugina in modo da portarle l’annuncio di pace e la consolazione di Dio.»

«Le nostre case siano anche luoghi di uscita» - «Possiamo quindi chiedere una seconda grazia – ha detto il prevosto avviandosi alla conclusione della sua omelia - non solo che le nostre case siano luogo di consolazione e di pace, ma siano anche luoghi di uscita. Chiediamo al Signore di aiutarci ad uscire dalla nostre case per poter così incontrare gli altri, andando là dove c’è bisogno di portare l’annuncio di Vangelo. Questo vale per le famiglie, ma vale anche per la Chiesa.»

«Abbiamo anche un motivo in più per affidarci a Maria, è stato il passaggio finale dell’omelia di don Ettore: la nostra comunità pastorale si chiama Famiglia di Nazaret. Chiediamo quindi al Signore, per la preghiera e intercessione della Vergine, di custodirci e di proteggerci.»


Il simulacro della Madonna di Loreto si appresta a lasciare la nostra prepositurale

Al termine della concelebrazione eucaristica è seguito l’omaggio dei fedeli alla statua della Madonna di Loreto, accompagnato dai canti della tradizione mariana. Infine il congedo, con la certezza che «il simulacro della Madonna di Loreto se ne va, ma la Vergine Santa rimane con i suoi figli, pellegrina di fede, madre di amore, raggio di speranza, e che ci precede sulle strade della nostra vita.»

Cernusco sul Naviglio, 13 novembre 2015