LAGO MALASPINA, POSSIBILE CASO DI INFEZIONE DA WEST NILE VIRUS
Disinfestazioni antizanzare straordinarie a Pioltello e Segrate; l’importanza di farle ”con frequenza ed efficacia” sia su aree pubbliche che private perché le zanzare “possono essere anche un pericoloso veicolo di infezioni"
Foto da www.agensir.it
L'ATS di Milano Città Metropolitana lo scorso
30 agosto – come riferisce un comunicato stampa del Comune di Segrate - ha
segnalato ai sindaci di Pioltello e
Segrate un caso di infezione da West
Nile Virus, riscontrato in una persona residente a Milano che frequenta
abitualmente il lago Malaspina di
Pioltello. Anche se il contagio potrebbe essere avvenuto in altre
località lontane da Pioltello e Segrate, sono state attivate immediatamente dalle due Amministrazioni tutte le
procedure per tutelare la salute pubblica degli abitanti della zona, in
un raggio di 200 metri dal luogo presunto d'infezione.
Questo virus viene principalmente
trasmesso all'uomo attraverso la puntura di zanzara (non si trasmette da
persona a persona), per questo motivo il
sindaco di Segrate Paolo Micheli e il vicesindaco di Pioltello Saimon Gaiotto
hanno programmato interventi urgenti di disinfestazione così come
richiesto dall'ATS, e ordinato in particolare al Comprensorio di San Felice, confinante con il Lago Malaspina, il
Quartiere Malaspina e le strutture afferenti la via Bobbio, di effettuare interventi di disinfestazione adulticida e
larvicida da zanzare nelle aree private di propria competenza.
"Questo caso di infezione, che
speriamo si risolva al meglio per la persona contagiata – ha commentato il
Sindaco di Segrate - potrebbe anche essere avvenuto lontano dai nostri
territori ma giustamente non deve essere sottovalutato ne creare inutile
allarmismo perché stiamo intervenendo. Deve comunque far suonare un campanello
d'allarme alle amministrazioni pubbliche e ai privati cittadini che hanno aree
verdi di proprietà: le disinfestazioni devono sempre essere fatte da tutti con
frequenza ed efficacia, le zanzare non sono solo fastidiose, possono essere
anche un pericoloso veicolo di infezioni".
Così come descritto dal Centro nazionale per la prevenzione delle
malattie e la promozione
della salute dell'Istituto Superiore di Sanità, il periodo di
incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14
giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del
sistema immunitario. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun
sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre,
mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi
sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono
variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una
febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre
mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari.
Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere
più grave. I sintomi si presentano in media in meno dell’1% delle persone
infette (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa,
debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore,
convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono
essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare
un’encefalite letale. Al momento non esiste un vaccino per la febbre West Nile,
la prevenzione quindi consiste negli interventi di disinfestazione evitando il
proliferare e la riproduzione delle zanzare, e nel ridurre l’esposizione alle
punture di questi insetti.
Cernusco sul Naviglio, 3 settembre 2018