“LA SCUOLA AL CENTRO DELL’AZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE”

Nella seduta del consiglio comunale dello scorso 4 novembre è stato approvato il “Piano per il diritto alla studio”: nessun voto contrario. In evidenza, l’attenzione ai disabili e alle nuove tecnologie

Il Piano per il diritto alla studio è uno strumento essenziale attraverso il quale l’amministrazione comunale – ha spiegato l’assessore all’educazione Rita Zecchini - garantisce e sostiene l’azione delle istituzioni scolastiche in un’ottica di collaborazione e condivisione. Negli ultimi anni, anche per la riduzione dei finanziamenti degli enti superiori, il Comune si è fatto carico di dare risposte a problemi della scuola sempre più complessi ed articolati – ha aggiunto l’assessore – perché “vogliamo considerare la scuola una scuola per tutti, che non ammette discriminazioni, nell’accesso al sapere e nel diritto all’istruzione, e che consente ad ognuno di esprimere il meglio di sé.”

Il ruolo degli enti locali si è profondamente modificato dopo l’avvento della cosiddetta autonomia scolastica e il loro attuale compito è quello di contribuire al potenziamento dell’offerta scolastica, di fornire tutti quei servizi rispondenti alle necessità degli alunni e delle famiglie. “Con questo Piano – ha precisato l’assessore - si sottolinea come la scuola sia al centro dell’azione dell’amministrazione comunale di Cernusco, contribuendo in maniera sostanziale alla promozione del sistema formativo quale presupposto strategico allo sviluppo della comunità.”


La scuola primaria di via Mosè Bianchi

Nel concreto il Piano si propone di perseguire lo sviluppo e il rinnovamento tecnologico - come evidenziato dall’assessore - stanziando un contributo straordinario per il progetto di digitalizzazione delle scuole (70.000 euro): definito un “progetto strategico” per fornire strumenti adeguati ai tempi e alla didattica innovativa (Della digitalizzazione nelle scuole italiane ne parliamo anche nella Nota di questa settimana). A partire dalle scuole secondarie di primo grado tutte le scuole avranno la lavagna interattiva e saranno potenziate le infrastrutture. Secondo obiettivo del Piano: l’ampliamento dell’offerta formativa con progetti legati alla didattica e orientati alla crescita e al futuro della comunità (educazione interculturale, educazione alla cittadinanza, nell’ambito della quale sarà attivato il “consiglio comunale dei ragazzi”, educazione all’affettività consapevole e al rispetto di genere). La scelta di queste tre aree educative – ha spiegato l’assessore – è motivata dal fatto che sono “temi per i quali la scuola da sola non è in grado di creare un percorso formativo, ma richiedono una condivisione della comunità, di tutti gli studenti,e delle loro famiglie.”

L’assessore ha poi informato che sono stati sottoscritti alcuni protocolli con la scuola. Un primo protocollo riguarda l’inserimento e il benessere degli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali (stanziati 400.000 euro). “Se aiutiamo chi ha più difficoltà – ha affermato l’assessore - aiutiamo tutti. Questo è anche un impegno nei confronti di tutti gli alunni. Perché laddove io vedo che nella mia classe l’insegnante, l’educatore sostiene delle fragilità, sostiene anche le fragilità di chi apparentemente non le ha.” In questo protocollo rientrano tutti gli alunni disabili certificati, ma anche gli alunni disabili che non hanno la certificazione per l’assistenza educativa e anche chi ha altre sofferenze e fragilità, per esempio di carattere sociale ed economico.

È stato poi accennato alle spese, per oltre 3 milioni di euro, che il Comune sosterrà per la riqualificazione degli edifici scolastici e per la costruzione del nuovo polo scolastico. L’assessore Zecchini ha infine ha sottolineato che considera centrale sul tema scuola “la relazione, la collaborazione e la condivisione con tutte le componenti scolastiche e con le diverse agenzie del territorio perché è in gioco il carattere peculiare della comunità in cui diversi soggetti per genere, cultura e formazione dialogano sul vivere comune.”

Un “Piano” da oltre 5 milioni e 900mila euro - È toccato poi al funzionario comunale che segue queste settore illustrare nel dettaglio il Piano, che riguarda 3.300 studenti e le loro famiglie (si è passati dai circa 2800 dell’anno scolastico 2009/2010 agli attuali 3310 dell’anno scolastico 2015/2016) e del valore complessivo di oltre 5 milioni e 900mila euro. Il Comune gestisce direttamente il servizio trasporto, la refezione, il pre-scuola e il post-scuola. Oltre a provvedere alla fornitura di nuovi arredi o sostituzione di quelli esistenti, alla manutenzione degli edifici, alla fornitura di libri di testo, a interventi per l’inclusione dei disabili, ai centri estivi, alla formazione permanente, a erogare contributi, come da convenzione, con la scuola paritaria “Sorre”, e contributi per il funzionamento delle scuole e per i progetti formativi.

Per la copertura finanziaria, anche per il 2016, di tutte le spese per il nuovo polo scolastico, il Sindaco, Eugenio Comincini, si è detto abbastanza tranquillo, ma per avere la certezza definitiva occorrerà aspettare “l’approvazione della legge di stabilità all’esame del Parlamento”. Ha quindi precisato che la riqualificazione del centro sportivo di via Boccaccio, come chiesto dalle minoranze, non può andare di pari passo con la costruzione del nuovo polo scolastico perché i progetti già in corso e quelli previsti per altre opere pubbliche “saturano le risorse finanziare oltre che quelle umane” del Comune.

“Il ‘Piano’ di quest’anno mi piace in modo particolare” - Il Primo cittadino – rispondendo agli interventi dei consiglieri, di cui riferiamo in altri articoli – ha detto di “essere sempre stato soddisfatto” dei nove piani per il diritto allo studio che ha portato in consiglio comunale, “ma quello di quest’anno mi piace in modo particolare. Per le risorse messe a disposizione, per il piano di digitalizzazione delle scuole, un progetto più ambizioso di quello che avevamo nel nostro programma elettorale, per il progetto del nuovo polo scolastico avviato nello scorso settembre, per l’incremento delle risorse destinate all’inclusione dei disabili. È evidente che se ascoltassimo le richieste di qualcuno anche queste risorse non basterebbero, ma considerato il contesto di risorse sempre più scarse, essere riusciti a farlo crescere in questi anni ci rende contenti e orgogliosi.”

Sul Piano per il diritto allo studio non ci sono stati voti contrari. È stato approvato dalla maggioranza, mentre le opposizioni si sono astenute.

Cernusco sul Naviglio, 9 novembre 2015