Giovedì 28 Marzo

OTTANT’ANNI FA LA BENEDIZIONE DELL’ATTUALE CIMITERO

Era il 2 novembre 1935. Con interventi successivi, l’aspetto monumentale ed armonico che aveva il nostro cimitero prima del suo ampliamento è stato purtroppo definitivamente perso.

«Nel pomeriggio del giorno dei morti – scrisse su Voce Amica del novembre 1935 il prevosto d’allora, don Claudio Guidali - andremo processionalmente a benedire il nuovo Cimitero, che così diventerà il Camposanto. Il Camposanto nel quale saremo sepolti anche noi: un paio di metri di quella terra sarà la nostra abitazione ove ri­poseremo in pace, dopo il travaglio di questa vita, fino al giorno del Giudizio, quan­do l’Angelo del Signore ci risveglierà per la vita eterna.»

Quante generazioni passeranno là dentro? - «Io so già – continuava don Guidali - dove sono i miei due metri: là nella cappella centrale, a sinistra en­trando, proprio in angolo; sopra della mia tomba molti fedeli s’inginocchieranno per udire le Sante Messe che si celebreranno sull’altare centrale, e penso che si ricorde­ranno anche di me, presso il pio Gesù! Quando la sera vado a dormire, quando il mattino mi alzo, m’affaccio alla finestra della mia stanza che guarda proprio la Cap­pella del Cimitero nuovo, e penso ... là riposerò!» Quindi, concludeva così: «Chi sarà il primo ad occupare la sua porzione di terra benedetta? E chi l’ulti­mo? Quante generazioni, quante migliaia di persone passeranno là dentro?»


La cappella centrale del cimitero cittadino.

 

“Il guardaroba del povero” - Poi, dopo la sua firma, il Prevosto Guidali annotava: «Tra i suffragi che noi possiamo prestare ai nostri morti, c’è anche l’ele­mosina. S’avanza la stagione brutta, ed i poveri chiederanno indumenti: ”il guardaroba del povero” è quasi sprovvisto: lo si raccomanda ai cuori generosi.» E così, ancora oggi, alle porte del cimitero, nella festività di Tutti i Santi, i ragazzi dei nostri oratori raccolgono offerte per il gruppo cernuschese della “San Vincenzo” che aiuta le persone bisognose.

In processione dalla prepositurale al cimitero - Il mese dopo, dicembre 1935, puntualmente sul mensile parrocchiale si informava dell’avvenuta benedizione del nuovo cimitero. «Alle ore 15 del giorno dei morti, il buon popolo nostro sfilò processionalmente dalla parrocchia al cimitero nuovo. Alla presen­za delle autorità civili e politiche, il signor prevosto, previo il canto delle litanie dei santi procedette alla benedizione della cro­ce alla quale poi furono innestate tre can­dele, e all’aspersione della terra, percor­rendo i viali. La processione ritornò alla Chiesa.»

In questi ultimi anni il nostro cimitero è stato al centro di diverse polemiche per la scarsa manutenzione e cura nella gestione. Dallo scorsa primavera è cambiata la società incaricata della gestione e la situazione è senz’altro migliorata. Questo è un fatto senz’altro positivo.

Dobbiamo, invece, constatare che il carattere monumentale ed armonico che aveva il nostro cimitero prima del suo ampliamento è stato definitivamente perso, in seguito a diversi interventi, fatti in epoche successive, per la costruzione di nuovi colombari e di cappelle private dagli stili più disparati.

Cernusco sul Naviglio, 26 ottobre 2015